Capitolo 15

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Capitolo 15: La vecchia e la nuova Clary.

Mi sento male. Non riesco a comandare il mio corpo, sono tre giorni che non caccio e non riesco ad uscire dal mio corpo anche per soli cinque minuti. Mi manca Izzy, Jace , Simon ed Alec...voglio tornare a casa mia, voglio tornare ad essere me stessa. La porta si apre ed appare Amisia. "Preparati, vai a cacciare" chiude la porta "guardami e segui la mia voce".
Non so come lei faccia, ma riesco a sentirla...è come se mi stesse prendendo per mano e mi stesse guidando...chiudo gli occhi e li riapro, sono qui e sono io. Prendo dal cassetto la boccetta e verso due gocce del contenuto sulla lingua...non so se funzionerà, ma devo tentare.
Mi sento cosciente, riesco a usare la mia voce per dire ciò che voglio veramente. Amisia mi ha portata in città a cacciare e, in questo momento me la sto vedendo con diversi demoni Imp, sono creature con forma umanoide ma con corna e coda biforcuta...sono odiosi.
Lancio dei pugnali, e con uno colpisco alla gola e al cuore uno dei due che muore istantaneamente, mentre mi lancio sull'altro con la spada angelica in mano. L'essere carica verso di me e mi colpisce il braccio, oltre a farmi perdere la spada di mano mi ha lacerato la divisa e un lembo di pelle è sparito..."adesso me la paghi!" Con rabbia gli salto sulle spalle e estraggo un pugnale dalla cintura, con un colpo secco e lineare lo sgozzo. Questa è una soddisfazione, sono ancora me in parte. Con lo stilo mi traccio un Iratze e traccio una runa angelica sul muro del vicolo, la mia 'compagna' è appena tornata, mi benda e mi riporta in camera e sparisce.

Sono tornata qui da due ore e mi sono ricaricata, guardo il soffitto mentre il cigolio della porta mi fa capire che è entrato qualcuno. "Come ti senti?" Sposto lo sguardo su di lei "me stessa" arriccia lievemente il labbro sinistro e annuisce "bene, ora preparati...abbiamo un'incontro da fare".
Indosso la divisa e le armi, seguo Amisia fuori dalla stanza e torniamo nell'atrio dove ho incontrato Naradin tre giorni fa. Vengo bendata e dopo poco mi ritrovo in un vicolo maleodorante della città a fianco di Amisia.
"Che cosa dobbiamo fare?" Mi guarda attentamente "recuperare la copia della coppa oscura" alzo un sopracciglio
"la copia?" Annuisce "preferisci portargli l'originale?" Scuoto la testa "assolutamente no''. La seguo fuori dal vicolo e riconosco immediatamente l'istituto davanti a me, Londra.
"Jace lo sa?" Si volta a guardarmi "che cosa?" Indico l'edificio davanti a noi con un cenno del capo "che siamo qui...per la coppa..." Annuisce e fa qualche passo avanti "si, l'ho avvisato io e ha già sostituito la Coppa Oscura originale con la copia" respiro profondamente e poi alzo lo sguardo su di lei...mi ritrovo dentro una gabbia, sento il sangue di Naradin che mi controlla...
"non è possibile...non dovresti avere gli occhi neri se hai preso la pozione..." La voce esce dalla mia bocca come un ringhio "di che diavolo parli? Io non sono più la piccola Clary, adesso sono la nuova Clarissa e non sono buona, se qualcuno mi ostacola morirà, anche se è l'amore delll'altra me, soprattutto se è lui".
Dentro di me sento che l"oscurità prevale sulla vera Clary non riesco a combattere. Ecco la nuova Clarissa, non sono più la piccola Fray...ma Clarissa Adele Morgestern.
Io e gli uomini che Naradin mi ha affidato abbiamo appena fatto irruzione all'interno dell'istituto, le guardie che erano fuori sono state sistemate...non sono morte ma solo tramortite, imbavagliate, disarmate e legate ad un albero. Davanti all'entrata ci sono i miei ex studenti "lasciateci prendere ciò che vogliamo e nessuno di voi si farà male" in prima fila c'è la biondina che era la mia miglior studentessa e caposquadra "Samantha Gellwood...vedo che sei sempre pronta ad attaccar briga con chiunque..." Il mio tono è divertito, ma negli occhi della ragazzina non c'è traccia di divertimento, solo odio e delusione.
"Già, io non sono cambiata, mentre tu...-mi squadra da capo a piedi- tu hai voltato le spalle al conclave...mi fai schifo". Sputa davanti ai miei piedi "andate!" Grido ai miei uomini e loro spariscono velocemente.
"Non ho voltato le spalle al Conclave...è complicato" per un secondo riprendo il controllo delle mie corde vocali, cerco di dire altro, ma l'altra Clary ha ripreso il controllo.
"Non importa, l'ho hai fatto e mi fai schifo. Ora richiama i tuoi uomini e vattene oppure ti ucciderò" alla sua affermazione scoppio a ridere "Credimi, potresti morire prima tu". L'ho appena finito di dire quando inizia ad atraccarmi con affondi e montanti. È passato poco tempo da quando ha cercato di fermarmi..ed eccola qui, con la mia mano attorno al collo "ti avevo avvertito" la lancio contro il muro e salgo al piano di sopra.
Scorgo Alec che combatte contro uno dei miei ragazzi, più in la c'è la mia Parabatai. Le rivolgo un sorriso crudele e continuo nell'avanzata verso l'armeria. La porta è socchiusa, All'interno c'è qualcuno.
Con un calcio spalanco la porta, davanti a me ce lui, il mio Jace.

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"Clary..." Vorrei andarle incontro e stringerla tra le mie braccia
"Jace...sei qui per darmi la coppa o per impedirmelo?" Il mio sguardo è impassibile, se ci fosse vera Cary si sarebbe già lanciata tra le mie braccia.
"Non ti lascerò prendere la coppa." Sorride malignamente e sento il penultimo barlume di speranza spegnersi.
Dalle sue smorfie sta succedendo qualcosa, come se la vera Clary stesse riprendendo il controllo di se.. "no...non posso permettere che la Fray riprenda il controllo...non deve succedere! "
Il suo tono è rabbioso, si porta una mano sul cuore mentre si piega in avanti... Mi volto dandole le spalle, estraggo un pugnale dalla manica della giacca, si avvicina a prova ad appoggiarmi una mano sulla spalla, ma mi volto di scatto puntando in vanti il coltello che ho in mano, l'ho costretta a fare un salto mortale all'indietro per evitare di essere ferita.
''Ma sei cretino?!?" La vedo alzare gli occhi su di me, gli si sono illuminati. "Clary? Sei davvero tu?" Annuisce e mi si avvicina "sei un idiota, avresti potuto uccidermi -continua dopo avermi abbracciato- non ho molto tempo...ma so che hai parlato con Amisia e so dello scambio delle coppe, quindi non preoccuparti per me..." Faccio per interromperla ma posa un dito sulle mie labbra "Jace...mi dispiace per tutto questo, davvero. Amisia mi ha dato una pozione, mi fa rimanere lucida per un po' e adesso sono così grazie a quell'intruglio...comunque, di a Izzy di prendersi cura di Simon e che forse ho trovato il libro rosso Magnus sa cos'è ,lo ruberò e ve lo manderò...ora dammi la coppa e stai attento, sei tu l'unico che può salvarmi" annuisco e le do la coppa.
Pochi secondi dopo mi ritrovo scaraventato contro la parete e un dolore lancinante alla nuca...la sua forza si è triplicata, quindi è tornata sotto il controllo di Naradin. La sua risata non è la risata che vorrei sentire, quella avrà anche il suo aspetto, la sua voce, le sue labbra e i suoi occhi... ma non è la MIA Clary e non è la Parabatai di Isabelle.

Jocelyn si rifiuta di parlarmi e di ascoltare ciò che ho da dire, ha ragione. Io dovrei proteggere Clary, non avrei dovuto esitare un secondo nel seguirla fuori da quel locale...forse avrei potuto evitarle tutto questo.
Due giorni, sono passati due giorni da quando ho visto la mia nana e da allora continuo ad allenarmi. Più passano i giorni e meno opportunità ci sono di salvarla. Clary ha lasciato rune angeliche in giro per la città...non so perché, ma credo che lo faccia per farmi sapere che lei è qui, che c'è ancora...che non l'ho ancora persa e che posso salvarla. La battaglia si sta avvicinando e Izzy sente Clary sempre nello stesso modo, non smette di combattere. Lei è diventata una guerriera e non molla. Iz mi ha detto che fuori dall'istituto sembra una semplice mondana, fragile e delicata che potrebbe essere controllata da uno dei più deboli demoni...ma tutti sappiamo che non è così.
Sferrò un pugno al sacco e sento la sabbia scorrere sul pavimento mentre la porta della palestra sbatte violentemente contro la parete, i tacchi mi fanno pensare a Isabelle, ma mi sbaglio...Jocelyn "è arrivato il momento, va a prepararti...la battaglia inizierà tra qualche ora".

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"e brava la mia piccola Shadowhunters, ottimo lavoro" mi accarezza la guancia.
" ti hanno addestrato davvero bene, sei molto brava...va pure a riposarti piccola Morgestern" si allontana da me e sparisce dalla mia vista. Mi reco nella camera che mi é stata assegnata. Sto cominciando riprendere lucidità, quella pozione che Magnus ha fatto é molto potente. Prendo un libro dagli scaffali e inizio a sfogliarlo, non è un comune libro...é il libro rosso. Qui sopra sono stati scritti tutti gli incantesimi di trasformazione, era stato perso tre secoli fa ed ora è nelle mie mani, devo trovare un modo per mandarlo allo stregone.
"hai trovato il libro..." alzo lo sguardo, Amsia "si...l'ho appena trovato...senti...potresti farlo avere a Magnus Bane?" annuisce "come fai a conoscerlo?" rivolgo lo sguardo fuori dalla finestra "é un amico di famiglia...gli devo molto e questo mi sembra sia il minimo che io possa fare per lui".Esce dalla porta e scompare.

The shadow of the pastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora