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Liam infila i suoi vestiti nella valigia, lasciando solo alcuni capi che saranno destinati, almeno fino a quando Lydia non troverà un momento nella sua agenda per portarmi a fare compere, a me.

Anche ora indosso una sua maglietta, così lunga che quasi mi potrebbe fare da vestito, e una felpa in stoffa che porta il marchio di una squadra di Lacrosse.

In realtà non so cosa significhi questa parola, ma ho visto una racchetta simile a quella disegnata sulla felpa in un angolo della stanza di Liam, quindi suppongo sia una specie di sport.

"Domani dovrò andare a scuola." Mi informa, chiudendo la sua valigia "Ma ho chiesto a Lydia di venirti a fare compagnia."

"Lei non va a scuola?" Chiedo, interessata: le uniche scuole che conosco sono quelle descritte sui libri.

"Oh, no: lei va al college." Dice, quasi come se io stessi capendo qualcosa.

Sorride, notando la mia faccia confusa, e poi si viene a sedere sul mio letto.

"Una volta finita tutta questa storia potremo pensare di iscriverti a scuola: io non sono così bravo ma penso di poterti aiutare a rimetterti in pari, e poi c'è Lydia: lei è la più intelligente di tutte."

"E' questione di dieci giorni." Ricordo, pensando al giorno in cui dovrebbe esserci il sacrificio "E poi sarò libera di essere normale."

"Oh, si, sarai così normale che affogherai nella noia." Dice, facendomi ridere.

Liam mi guarda, e i suoi occhi chiari sono messi in risalto dalle luci della stanza.

E' davvero un bel ragazzo, e lo capisco anche se di ragazzi ne ho visti davvero pochi nella vita, ed è gentile, cosa che non guasta mai.

Inevitabilmente, distolgo lo sguardo, iniziando ad arrossire "Dovrei dormire ora."

"Oh, si, certo." Balbetta, rimettendosi in piedi ed afferrando la valigia "Io sono nella stanza qui accanto se dovessi avere bisogno."

"Liam, perché non dormo io nella stanza degli ospiti?" Chiedo, rendendomi conto di questa stranezza.

Lui scuote le spalle, tranquillo "Forse perché così ti verrà più facile sentirti a casa."

Sorrido, sinceramente colpita e grata di tutto questo.

"Buonanotte." Lo saluto, e Liam fa un leggero sorriso, afferrando la maniglia della porta.

"'Notte, Cassie."

Si chiude la porta alle spalle, stendendomi sul letto, tirando un profondo respiro mentre un sorriso cresce sulle mie labbra.

E' così bello sentirsi a casa.

***

La giornata di oggi è stata costellata dalla presenza eccentrica di Lydia Martin.

"Sono così stanca." Si lamenta, passandosi due dita sulle tempie, massaggiandosi.

Ha studiato per tutto il tempo dei grandi libri di psicologia e cose simili di cui appena ne comprendo il nome mentre io guardavo alcuni programmi di poca rilevanza alla televisione, una delle mie più recenti scoperte.

Penso che potrei davvero scegliere di abbandonare la vita dei boschi anche per una semplice televisione, questa scatola magica che ti mette a disposizione così tante informazioni, storie e curiosità che non mi basterebbe una vita per impararle tutte.

Sembra quasi magia.

E poi vogliamo parlare del forno? O del frigorifero? Ne avevo sentito parlare solo nei libri, e qui tutti li usano come se fosse normale, non rendendosi conto di quanto può essere difficile cucinare o tenere i cibi al fresco quando si vive in natura.

L'ombra dei tuoi passi {theo raeken}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora