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"Io vado." Afferma Liam, già pronto ad uscire di casa e fare a guerra con Helenos, ma Theo subito lo ferma, spingendolo indietro con forza.

"Loro sono un branco, tu sei solo: vuoi forse farti ammazzare? Abbiamo bisogno di un piano." Dice, risoluto, ma Liam non sembra accettare di avere dei consigli da lui, dato che subito lo spinge di nuovo, mettendoci più cattiveria.

"Scott ha bisogno di aiuto, e io non ho intenzione di aspettare mentre lo uccidono."

"Non lo uccideranno, Liam." Sbraita l'altro, iniziando a spazientirsi "E se vogliamo che sia Cassie che Scott non subiscano danni dobbiamo aspettare."

"Aspettare? Un piano? Da quando in qua ti interessa avere un piano? Tu nemmeno fai parte di questo branco, quindi non comportarti come se ne fossi il capo."

Liam è furioso, e così anche Theo, quindi lo scontro sembra piuttosto inevitabile, anche se nessuno sembra rendersi conto di nulla fino a quando gli occhi di Liam diventano gialli e salta addosso a Theo, mostrando gli artigli.

Lo graffia sul viso, e questo fa imbestialire l'altro, che subito si difende, sbattendolo a terra e tenendogli il collo con forza, quasi a volerlo strozzare.

"Theo, Liam: adesso basta!"

Stiles cerca di fermare Theo, mentre Lydia prova a far forza sulle sue mani, anche se Liam continua a sferrare colpi, rischiando di ferire anche lei.

Sbatto le palpebre, confusa, e finalmente mi rendo conto che devo agire, andando ad inginocchiarmi al fianco dei due litiganti, prendendo Theo per le guance, riuscendo finalmente a fermarlo, per quanto i suoi occhi gialli siano ancora ben presenti, così come le zanne.

"Theo, devi calmarti ora." Cerco di dire, lentamente "Lo stai uccidendo."

Theo, quasi come se fosse uscito da una sorta di trance, torna a guardare Liam, notando il suo viso pallido, e subito toglie le mani, allontanandosi velocemente dal suo corpo, finendo contro il lavello, stretto a sé come un animale ferito.

Questo è il peso dei sensi di colpa su un cuore che si rifiuta di accettare di nuovo la violenza.

"Liam, Liam, stai bene?" Chiede Lydia, accarezzando i capelli del biondo, che continua a tossire, tornando lentamente umano.

"Si, sto bene." Ribatte, acido "Anche se quel mostro ha cercato di uccidermi."

"Liam." Lo apostrofa Stiles, stranamente serio.

"Cosa c'è, Stiles? Lo sai anche tu che lui non dovrebbe essere qui, tu sei stato il primo a dire che non dovevamo fidarci di lui."

Stiles, davanti a questa affermazione, rimane zitto, e quindi capisco che è vero.

Mi volto verso Theo, ancora perso nel suo dolore, e mi rendo conto che, in questo branco, nessuno sembra volerlo davvero.

E' per questo che stava scappando? Per questo diceva che non aveva nessuno da cui tornare?

Anche lui, come me, sta scappando dall'unica forma di famiglia che abbia mai conosciuto, capendo di non avere affatto un posto in questa.

"Scott ha detto che possiamo fidarci di lui, e io mi fido di Scott, e penso che debba farlo anche tu." Ribatte infine il moro, anche se Liam continua a scuotere la testa, non volendosi arrendere.

Questo branco sta andando in rovina senza il suo alpha.

"Mi consegnerò." Dico, infine, e subito tutti si zittiscono, sconvolti.

"Cosa? No, Cassie." Dice subito Lydia, preoccupata "Penseremo a qualcosa."

"No, va bene così: voi avete bisogno di Scott." Mi rimetto in piedi, decisa "Ho bisogno di dormire ora."

L'ombra dei tuoi passi {theo raeken}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora