"Non era necessario che tu mi accompagnassi fino in camera, sai?"
Mi siedo sul mio letto tenendo le gambe incrociate, mentre Liam sta di fronte a me, in piedi e con gli occhi che brillano per le troppe risate.
E' stata una bella serata, ora non ho più lo stomaco vuoto, ma ormai sono le tre del mattino e siamo dovuti tornare a casa.
"La camera è a due metri dalla tua porta, non è stata una gran fatica." Ribatte lui, facendo una smorfia divertita.
"Ah, quindi nel caso fosse stato faticoso non lo avresti fatto?" Chiedo, incrociando le braccia al petto, presuntuosa.
Lui scuote le spalle, infilandosi le mani in tasca, divertito "Non so, magari si, magari no: magari vediamo la prossima volta."
"Lo dici come se mi stessi invitando ad uscire con te." Commento, perplessa, rendendomi subito conto che era esattamente questo lo scopo di Liam.
Oh mio Dio.
Lui fa un leggero sorriso, andando poi verso la porta "Buonanotte, Cassie."
Penso di essere arrossita, perché sento tutto il viso andarmi a fuoco, e la cosa non fa altro che diventare sempre più imbarazzante.
"Notte, Liam."
Il biondo sorride, e poi esce dalla stanza, lasciandomi finalmente sola.
Mi lascio cadere sul letto, occhi sgranati e respiro pesante: non ci si abitua così in fretta ai sentimenti.
***
Apro gli occhi, sbattendo più volte le palpebre prima di riuscire finalmente a svegliarmi, sbadigliando.
Sono le undici, ma l'orario non mi sorprende, alla fin fine ieri notte non ho fatto altro che rivoltarmi nel letto con uno stupido sorriso sul viso pensando a Liam.
Ma quanto posso essere...ridicola?
Non mi è bastato ciò che mi ha fatto Theo no, ora ci si mette anche Liam e la sua gentilezza.
Quasi quasi era meglio rimanere nascosta nel bosco, almeno lì non ci sono ragazzi che possono farti battere il cuore con il semplice scopo di spezzartelo non appena ti distrai un secondo.
Dei bambini che giocano: ecco cosa sono i maschi, i principi azzurri esistono solo nei libri.
Mi levo il pigiama, infilandomi una lunga felpa di Liam sopra ad un paio di jeans prestati da Lydia, e poi indosso un paio di pantofole.
Il mio viso non cela i miei tormenti notturni e nemmeno la stanchezza, mentre i capelli sono un disastro di ricci biondi.
Non sono il massimo della bellezza, lo capisco, ma mentre scendo le scale, convinta di trovare al massimo Lydia, non posso immaginare di vedere tutto il branco seduto a tavola.
Solo Scott manca all'appello, e, mentre Lydia e Liam mi danno le spalle, intenti a preparare chissà che cosa sul bancone da cucina, Theo è seduto a tavola con un libro in mano.
Abbasso le maniche della felpa fino a nascondere le mani, iniziando a sentirmi a disagio, e poi entro nella stanza, ricevendo subito l'attenzione di Theo, che mi fissa indecifrabile ma non parla, troppo concentrato a studiarmi.
"Buongiorno." Dico, non rivolgendomi a nessuno in particolare, ma ricevendo subito il sorriso di Liam e il saluto di Lydia.
"Cassie, siediti, stiamo preparando il pranzo." Mi dice il biondo, mostrandomi il banco da cucina, completamente sommerso dal caos.
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L'ombra dei tuoi passi {theo raeken}
Fanfiction{la storia si svolge dopo la 6B} Cassandra non conosce dolore, e come potrebbe? Tutto ciò che sa del mondo lo ha letto sui suoi libri, al riparo da ogni pericolo, protetta dall'amore del fratello gemello Helenos. Ma tutto cambia quando la brama e il...