L'ombra dei tuoi passi {theo raeken}

10

Stringo con forza la mano di Theo, cercando di mantenermi calma per quanto sia ancora persa fra i tremori causati dalla visione che ho avuto.

Intorno a me, Lydia, Liam, Stiles e lo stesso Theo mi fissano in attesa, ma in due di loro vedo anche altro.

In Theo c'è paura, sia per ciò che mi è successo sia per ciò che stava per succedere, ovvero il mio allontanamento da lui, e capisco che ci sta ancora pensando dal modo morboso in cui mi stringe a sé, quasi con ostinazione.

Forse dovrei ribellarmi, ma non ci riesco, e forse nemmeno voglio, per quanto ciò che mi ha detto sia stato tremendo.

Lui ha ucciso delle persone, nemmeno ne so il motivo, e forse dovremo riprendere il discorso.

Liam invece mi guarda con nervosismo, e non è difficile capirne il motivo, dato che i suoi occhi puntano con decisione sulle nostre mani unite.

Fantastico, davvero.

"E' stato terribile." Dico, cercando di smorzare la tensione "Ho visto Scott ed Helenos, ma soprattutto lui, che ordinava al branco di prenderlo. Ci sono riusciti: ho visto Scott in trappola e ferito."

"Ed è vero?" Chiede Stiles, confuso "Cioè, è una cosa che è già successa o che succederà a breve?"

"Stiles ha ragione: non sappiamo se è già successo, e poi, Cassie, tu avevi detto di non avere il dono." Riflette Lydia, sempre puntuale.

"Sono sicura che sia già accaduto, me lo sento." Ribatto, sicura, ma l'espressione sui volti delle persone intorno a me non sembrano molto convinte.

"Dovremo provare a chiamarlo." Prova a dire Liam, cercando di mediare.

Scuoto il viso, facendomi sfuggire una risatina ironica "Fantastico, finalmente do un senso al mio nome."

"Non è per sfiducia, Cassie." Ribatte Lydia, subito "E' solo...strano, e vogliamo esserne sicuri prima di agire."

"Sicuramente Helenos chiederà qualcosa in cambio." Dice Theo, zittendo tutti, compresa me, che subito mi volto verso di lui, sorprendendomi.

"E' esattamente ciò che pensavo."  Sussurro, colpita.

Theo mi fissa, e lo vedo appena socchiudere le labbra, colpito tanto quanto me.

"Cassie."

La voce di Liam interrompe il nostro contatto di sguardi, e subito mi volto verso di lui, timida.

"Liam?"

"Ho bisogno di parlarti, in privato." Dice lui, serio.

Stiles e Lydia hanno lo sguardo di chi non sta capendo assolutamente nulla di ciò che sta succedendo, ma io non me ne preoccupo, dato che ho già troppi problemi.

Mi alzo, e seguo Liam in cucina, dove vengo subito chiusa dentro.

"Devi dirmi qualcosa?" Chiede, subito, mettendomi con le spalle al muro.

Oh, avrei così tanto da dirti, Liam.

"Non so cosa intendi." Ribatto, ancora frastornata.

"Lo sai bene, invece." Dice, subito, iniziando ad arrabbiarsi "Hai fatto pace con Theo."

"In realtà stiamo ancora cercando di chiarire."

"E tenervi per mano fa parte del chiarimento?"

Scuoto il viso, sconvolta.

"Liam, non farò finta di non tenere a Theo per farti un favore, perché non sarei sincera e so che non è questo ciò che vuoi da me." Dico, sicura, ma Liam non ne sembra convinto.

"E' vero." Ammette, altrettanto sicuro "Ma penso che tu stia sbagliando a fidarti di lui, perché so che tu non lo conosci davvero, non come lo conosco io."

"E' ciò che sto cercando di fare." Provo a difendermi dalla sua ira, così esagerata "Non sono così ingenua come mi credi tu."

Io sono ferita, e Liam finalmente capisce di aver esagerato, placandosi.

"Senti, Cassie, so che gli vuoi bene e che ti ha aiutato, ma le cose che ha fatto non sono nemmeno lontanamente indicibili." Dice, cercando di spiegare "Ha fatto male a tante persone per puro interesse personale."

"Ha ucciso." Dico, e lui subito annuisce, confermandolo.

"E' una storia lunga."

"Lo è sempre." Commento, facendo un timido sorrido, sospirando "Comunque, Liam, preferirei parlare con lui di queste cose, visto che lo riguardano."

"Non voglio che ti menta." Dice subito, avvicinandosi a me "Io voglio che tu sia felice, Cassie, perché te lo meriti."

Capisco qual è il messaggio sottinteso delle sue parole, del fatto che vorrebbe che io preferissi lui a Theo, ma non è così semplice come pensa.

Con Liam ho un bel rapporto si, ma con Theo è tutto diverso, molto più profondo, e non posso far finta di nulla.

"Ho bisogno di pensare, Liam, va bene?"

In realtà vorrei solo andarmene il più lontano possibile da tutti questi problemi.

Liam socchiude le labbra, forse per dire qualcosa, ma il suono di un telefono ci bocca, e subito Stiles entra nella stanza con l'apparecchio vicino all'orecchio.

"E' Helenos."

Sgrano gli occhi, sorpresa, e subito Stiles si avvicina seguito da Theo e Lydia, premendo un bottone sul telefono, irradiando la voce di Helenos nella stanza.

"Cassie, Cassandra, ci sei?"

Guardo Theo, fermo davanti a me, che mi fa cenno di continuare, e io così prendo un bel respiro, facendomi forza.

"Ci sono."

"Oh, ma che bel piacere sentirti, sorella mia." Lo sento ridere, davvero divertito "Spero tu stia bene, il ragazzo che è qui dice che è così, non è vero, Scott?"

Si sentono alcuni mugugni, ed è facile riconoscere la voce di Scott, così profonda e solitamente calma.

"Mio Dio." Sussurra Lydia, spaventata, e subito Stiles la prende fra le sue braccia, cercando di rassicurarla.

"Che cosa vuoi, Helenos?" Chiedo, subito, cercando di mettere fine velocemente a tutto questo.

"Mia piccola Cassie, tu mi sorprendi sempre." Commenta, divertito "Dovresti sapere che ciò che voglio sei tu."

Deglutisco, cercando di mantenermi calma; ora il piano di Helenos mi sembra molto più chiaro: sull'altare ci finirò o io o Scott.

"Va bene, ho capito." Dico, quindi "Dimmi dove devo venire."

Theo socchiude subito le labbra, quasi per parlare, ma Lydia lo blocca, così da non peggiorare le cose.

"Fra ventiquattro ore, Cassie, all'altare: non un minuto di ritardo."

La chiamata si interrompe, e subito cade un silenzio di tomba.

Stiles mette via il telefono e sospira, guardando Lydia, in cerca di sostegno, ma anche lei sembra piuttosto combattuta.

"Penso che ciò che serva ora sia davvero un buon piano." Dice, infine, il ragazzo "Ogni potenziale idea è accolta."

Ma nessuno sembra avere una risposta.