Sacrifice di @ArielMartini
Due profondissimi occhi blu cobalto lo fissavano da dietro corte ciglia nere, incastonati in un taglio vagamente obliquo, allungato, dolce come un cerbiatto azzurro e affilato come un gatto di montagna.
Ellinor possedeva la grazia di una piccola regina nella postura che sfoggiava lì ferma a spalle dritte, composta ed elegante in modo naturale, per nulla marziale: con le mani intrecciate al basso ventre e la bocca a cuore chiusa sembrava nello stesso tempo reticente ed altera senza risultare arrogante.
Frank di @ManyLights
Julia si svegliò all'alba, come ogni mattina, adorava quel momento della giornata, sentire solo il suo respiro e qualche uccellino che cinguettava felice fuori dalla finestra: la pace, la tranquillità della città in quei momenti era unica. La luce che avanzava sul buio, creava nel cielo colori indescrivibili e le regalava la consapevolezza di essere davanti alla meraviglia della vita che, nonostante tutto avanza, il sole che sorge e con lui nuove speranze e nuovi sogni....
...
Se fosse stata nel tepore della sua casa, si sarebbe infilata la prima tuta a disposizione, un paio di tennis e sarebbe corsa in strada con l'iPod nelle orecchie, al suo ritorno avrebbe trovato un Frank indaffarato ai fornelli tra caffè, latte e toast sbruciacchiati.
The marked angel di @Mariposa_82
Accennò un sorriso e mi passò accanto, mentre terminava il suo drink tutto d'un fiato. Mi voltai appena sentii la serratura della porta chiudersi e, accigliato, lo studiai, cercando di sondare i suoi pensieri.
Dandomi la schiena mi ordinò di aprire la borsa appesa alla mia spalla destra. La feci scivolare lungo il braccio e, anche quella volta, mi stupii del peso. Sapevo bene cosa conteneva, ne avevo maneggiate troppe per non riconoscere quello strano bilanciamento.
Da dentro la sacca scura fece capolino la canna di una pistola argentata, ultra moderna e non proprio piccola. Lo sguardo si posò sul contenitore in fondo alla borsa, argenteo anche lui, dalla forma rettangolare. La custodia del silenziatore.
Sollevai il capo e, quasi curioso, fissai l'uomo compiaciuto di fronte a me che sfoderava quel suo tanto temuto ghigno sulle labbra.
Che cazzo... Speravo in un compito pulito questa volta, ma niente. La preda è un pezzo grosso. Sarà il mio lascia passare per l'inferno.
Afferrai l'arma e, passandola dalla mano sinistra alla destra, chiesi:
- Chi devo togliere di mezzo?-
Il Capo sorrise e chinò la testa, guardandosi per una frazione di secondo le scarpe costose, prima di togliere un granello inesistente di polvere dalla manica della camicia azzurra.
Invicta di @AleP_14
Il cielo, sopra la città, si stava dipingendo di un grigio scuro inquietante. Forti raffiche di scirocco provenienti dal mare, sferzavano i rami degli alberi, producendo un rumore sinistro. Tuoni lunghi e minacciosi, si facevano via via più forti, man mano che i minuti passavano.
Entro breve si sarebbe scatenato un temporale violentissimo. Lo scenario perfetto per ciò che aveva in mente.
Non c'era nulla che lo caricasse più della forza del vento e del raggelante bagliore dei fulmini.
Ad ogni schiocco prodotto da essi, sentiva l'elettricità diffondersi lungo tutta la sua spina dorsale, donando alle sue labbra un ghigno feroce ed appagato.
Le sue narici si dilatavano, inebriate dai profumi autunnali trasportati dall'imminente tempesta. Le prime, grosse gocce di pioggia cominciarono a cadere sul cappuccio della sua felpa e sul piccolo, malconcio campetto da calcio in terra battuta.
Il piccolo Leonardo Barzagli correva, avanti e indietro da quasi un'ora, era tenace e instancabile.
Proprio come suo padre.
Scadenza il 11 febbraio (avete cinque giorni), se avete bisogno di più tempo fatemelo sapere.
Dovete darmi un voto su quanto la parte scelta dagli altri concorrenti vi incuriosisca e sia una buona descrizione.
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Ogni sfumatura della tua storia...
RandomUna gara con la vostra storia dove si analizza ogni singolo parametro di essa.