*Capitolo Speciale*

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Sono passati all'incirca tre mesi dal tragico incidente dei due poveri ragazzi, e purtroppo Ethan ancora non ha aperto gli occhi. Ogni giorno riceve tantissimo supporto: dalle fan che, da quando hanno saputo dell'incidente, riempiono i social di foto e di messaggi pieni di coraggio, forza e amore, alcune si piazzano anche davanti all'ospedale, cercando di star il più possibile vicino al loro idolo; dalla famiglia che è corsa immediatamente saputa la tragica notizia, inutile provare a descrivere il dolore di ogni parente, distrutti e preoccupati per la salute del ragazzo; dai suoi amici che non lo hanno lasciato solo neanche un momento, sono sempre lì, seduti nella sala d'attesa alternandosi ogni tanto ad andare a fare un po' di compagnia al loro migliore amico, ad attendere il suo risveglio; e dalla sua fidanzata che, come i suoi amici, gli stringe la mano sempre, senza lasciarlo mai.
Proprio in questo momento lei è con lui nella stanza. Seduta a gambe incrociate nel piccolo spazio di letto sul bordo. È dimagrita molto in questi mesi. 'Non ho fame' questa è la sua risposta, mangia solo lo stretto indispensabile. Rimane in ospedale tutto il tempo, tranne per quelle due orette in cui torna a casa per farsi una doccia.
Come al solito gli stringe forte la mano e resta in silenzio a guardarlo. Durante tutto il primo mese di coma ha provato tanto a parlargli, gli raccontava di tutto, cercava di motivarlo, gli ripeteva all'infinito che è  bellissimo e che lo ama da impazzire. Poi non sa neanche lei cosa è cambiato, semplicemente ha perso la voce. Ama fermarsi a guardarlo per ore. Ogni minuto che passa scopre dei particolari su cui non aveva mai fatto attenzione. Ha visto le sue ferite piano piano cicatrizzarsi. Ha visto il suo bellissimo viso addormentato per tre mesi. Nessun sorriso. Nessun 'occhi dentro occhi'. Nessun suono dalla sua bocca. Nessun abbraccio. Nessun bacio. Niente di niente.
Oggi, continuando a fissarlo, le parole le sono uscite veloci, come quando trattieni troppo il fiato e dopo un po' scoppi, in cerca di più aria possibile.
"Voglio essere la tua donna per sempre. 
Voglio sposarti, viaggiare, non me ne frega nulla di nessun Paese, di nessuna città europea che avevamo deciso di visitare se tu non puoi venire con me. Voglio avere una casa tutta nostra, e non mi interessa che sia enorme o no, mi basta anche un monolocale. Passare le notti a dormire abbracciati, o passarle ad amarci e a viverci, o, ancora, passarle a guardarti sognare. Voglio imparare a cucinare per farti trovare pronta la cena, voglio vedere tutti i film che non ho visto e che secondo te invece avrei dovuto vedere, nel nostro divano, la sera. E se mi addormenterò mi lascerò portare in braccio, se avrai voglia di farlo. E svegliarmi la mattina con un bacio e l'odore del caffè, e la domenica svegliarti con la colazione pronta e una carezza solo per te. Voglio vivere. Vivere di te, di noi, del nostro amore. Non mi serve niente altro se ci sei te.
E non voglio niente altro, perché io ho te. Ti prego ritorna da me. Non ce la faccio più. Non sono così tanto forte senza di te.
Ti amo, ti amo da impazzire. Nessun giorno ti amerò meno del precedente, perché il mio amore per te può solo crescere." si fermò un momento, per respirare, per cercare di far passare le sue lacrime.
"Potrei dirti che ti amo perché nei tuoi occhi ho trovato la forza che mi serviva per rimettermi in sesto ma non è così, non è solo per questo. Ti amo perché vorrei avere il tuo coraggio, la tua voglia di andare avanti nonostante tutto, la tua capacità di poter fare del bene agli altri anche solo con un sorriso. Amo il modo in cui sdrammatizzi, in cui metti i tuoi piedi quando sei seduto, i giochi con le dita delle mani, il tuo morderti il labbro, il tuo piangere quando crolli però mai davanti agli altri. Amo anche quando sei incazzato e fulmini con lo sguardo chiunque ti tocchi, quando urli e quando te ne stai in disparte oscurando ciò che ti rende bellissimo. Amo anche il fatto che a volte ti isoli un po’ dal mondo, perché hai ragione, ti ha ferito un po’ troppo, troppe volte. Amo il tuo essere protettivo, il tuo essere geloso. Amo le tue braccia, amerei starci per ore, sarebbe il mio posto preferito. Amo le facce buffe che fai per una foto, la mania che hai per la musica. Ti amo anche nei tuoi momenti bui, quando una sigaretta è l’unico antidoto allo stress. Ti amo anche per le tue fragilità, perchè non sei forte come credono tutti, perché hai paura anche se non lo dai mai a vedere mostrandoti spavaldo e andando avanti. Amo quando ridi troppo forte e ti metti la mano davanti alle labbra sottili, amo la maniera in cui ti aggiusti la maglietta. Amo la tua scrittura, il fatto che tu sia letteralmente un raggio di sole e porti luce ovunque vada. Amo come corri, come parli, amo il tuo essere schifettoso, amo anche il tuo accento marcato e starei ore a sentirti parlare, leggere. Ti ascolterei, ti abbraccerei, ora, domani, la settimana prossima, tra 50 anni, sempre. Perché oramai un mondo senza questo 'NOI', un mondo senza di te, non lo voglio vedere. Svegliati. Basta dormire, ritorna da me. Svegliati Ethan"
dei singhiozzi dietro di lei, la facero voltare velocemente trovando davanti a sé tutti i suoi amici, compreso suo fratello che la guardava con occhi tristi e dispiaciuti perché sapeva che purtroppo non poteva far niente per far sorridere la sua sorellina. Corse tra le braccia di suo fratello e strinse più forte che poteva, cercando di soffocare quel dolore immenso che provava.
Si riunirono tutti intorno al letto del loro grande amico. Trasmettendogli tutto l'amore e la forza che riuscivano.
Ma nemmeno questo giorno, nemmeno questa volta lui si svegliò.

INSTAGRAM - {Ethan Cutkosky}   [Social Series Book #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora