Lui, solo lui.

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La mattina dopo appena mi sveglio sento un muro alzarsi e scendere poi mi accorgo che non è un muro ma un petto, il petto di Caleb all'inizio non mi stupisco perché molte volte abbiamo dormito insieme ma quando vedo che sono solo in intimo mi alzo.
Non posso averlo fatto...
I:Caleb! Caleb!
C:mh, che vuoi Meli
I:mi sa che ieri è successo qualcosa...
Si drizza in piedi e vede la macchia rossa
I:vado a farmi un bagno
C:OK, io intanto vado giù
Mentre scende io vado nella cabina doccia e mi lavo dappertutto per poi prendere un asciugamano e mettermelo per coprirmi.
Scendo di sotto e sento il buonissimo odore di pancake al cioccolato con sciroppo d'acero.
Mi chino per prendere lo zaino, lo appoggio sul divano prendo i vestiti e vado in camera di Caleb per poi cambiarmi e scendere di sotto
C:buongiorno, pancake? preparati da me.
I:si, ma la scuola?
C:ormai siamo in ritardo e sai che non si riesce ad entrare.
I:lo so.
Ci mettiamo seduti e mangiamo i pancake.
La nostra scuola è come una fortezza ha un sistema di sicurezza e se qualcuno entra nell'orario proibito scatta, lo mettono in punizione per quasi tutto l'anno almeno che non sei una troia allora lì se dai molto piacere ti tolgono la punizione.
I:domani però non voglio fare tardi, lo sai che amo musica e fisica!
C:lo so, e non la salterai domani.
I:OK. comunque ieri non abbiamo fatto nulla quella sul letto è una macchia di ketchup non di sangue
C:per fortuna...cioè non che mi dispiacerebbe farlo con te ma non sono pronto e credo anche tu.
I:già e poi siamo solo amici, giusto?
C:appunto a maggior ragione.
suonano il campanello
C:vado io
Va ed è suo padre lo capisco dallo sguardo arrabbiato che mi ha rivolto appena lo ha visto
I:aprigli.
C:ciao papà, ciao Luca.
E:ciao Caleb come va?
C:bene, bene, vuoi venire di là?
E:si, perché no, ma devo rimanere per poco.
Arrivano qui in cucina e appena mi vede mi sorride e mi saluta con un abbraccio
Tutta la mia e la famiglia di Caleb ci conosce da quando siamo diventati amici.
E:ciao piccola Meli, come va in famiglia?
I:ciao Edoardo, tutto bene, e passato molto tempo da quando ci siamo visti, adesso ho un nuovo fratello.
E:come si chiama?
I:Axel, è un marmocchio di 11 anni.
E:come passa il tempo
C:papà, non dovevi andare?
E:si, vero allora ci rivediamo Meli.
I:arrivederci.
C:mi vuoi dire che ti prende!? lo sai quello che mi faceva e fai finta di nulla? vai via! Ora!
I:ma, Caleb non ho fatto nulla di male... gli ho solamente parlato da persona civile. E io non me ne vado!
C:VIA! ORA!
Lo guardo e mi fa segno di andare via, ma cosa gli prende?
Esco e arrivata a un parco mi arrampico su un ramo di un'albero e mi sento le canzoni proposte da Spotify.
Dopo ore sento chiamarmi da Caleb ma io non voglio vederlo e un bipolare del cazzo. Lo sapevo che mi avrebbe cercata subito e che avrebbe rimpianto di avermi cacciato via. Ma non lo posso biasimare, non dopo tutto quello che gli è successo con suo padre, ma lui deve farsene una ragione e cambiare pagina non può rimanere nel passato.
C:MELI!
urla e piange, con quei occhi così azzurri... mi sento in colpa...
I:Caleb...
C:Meli...
Scendo e arrivo fino a davanti a lui e lo abbraccio e lui mi tiene tra le sue braccia
Quando ci stacchiamo mi guarda per poi prendermi la mano e portarmi a casa sua
I:Caleb, io devo andare a prendere la roba per domani vado e torno, ci metto poco
C:OK, ma poco è poco!
I:si, tranquillo
Gli scompiglio i capelli e vado sulla mia moto e sfreccio dritta per casa mia arrivata suono e Pierre mi abbraccia e arriva anche Axel
I:io oggi sto da Caleb quindi sono venuta a prendere alcune cose.
P:OK, mi raccomando attenta con quel ragazzo, non voglio che rimani incinta prima del dovuto!
A:cosa significa incinta?
I:tranquillo non significa nulla, e Pierre lo so, sono vaccinata e matura.
Salgo le scale fino alla mia camera prendo i vestiti e altre cose, scendo con lo zaino stracolmo
I:allora io vado, voi fate i bravi
Abbraccio Pierre che mi intasca un profilattico ma non gli dico nulla.
I:ci rivediamo
Abbraccio anche Axel che mi sorride incantato e gli scompiglio il ciuffo, vado sulla mia moto dopo aver messo il profilattico nello zaino e vado a casa di Caleb arrivata scendo e suono.
Ad aprirmi è Teresa che mi saluta calorosa e ricambio il saluto poi arriva Luca e subito dopo seguito dal fratello maggiore.
C:vieni
Saliamo in camera sua e appoggio tutto
C:perché hai un profilattico?
I:me l'ha dato Pierre pensando che potessimo fare qualcosa...
C:ah, ma io li ho
I:vabbe! e poi non lo faremo e come fai ad averli?
C:non li ho mai usati e me li regalano sempre.
I:chi te li ha regalati?
C:mamma, inventando la scusa che quest'anno troverò la persona giusta e che potrò finalmente sverginarmi insieme a una ragazza e di conseguenza me li ha regalati. Un po' come tutti gli anni. Per poi essere rimasti li e mai toccati, anzi a volte anche buttati perché scaduti.
I:davvero? ahahaha!
C:comunque io vorrei ma non so lei, e non sono neanche pratico...
I:ah, chi è la fortunata?
T:io vado a lavoro e Luca è venuto già Edo a prenderlo.
C:ok!
Si urlano di rimando e poi va via
C:adesso siamo soli...
I:rispondi alla mia domanda
C:bhe ecco, lo so ti farò pena, o tristezza o stupore ma...la fortunata...è una mia amica...
Respira e mi risponde
C:tu...
I:io? ma...cioè...
Mi ha lasciato senza parole... Da quando?
C:già, è da molto tempo che ci rifletto, precisamente dai miei 13 anni
I:da cinque anni fa? Ma io non sono pronta...sono ancora vergine...non riesco...anche se sei tu...
C:lo so, ma se vorrai me.... ti aspetto, non ho fretta
I:quando mi sentirò in grado, forse.

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