10- Aria di cambiamenti

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CAPITOLO 10 - Aria di cambiamenti

Fuori era ormai buio.

Ci trovavamo tutti in una sala che non avevo ancora visto fino a quel momento.

Una luce con pendoli di diamanti illuminava un tavolo rotondo che si trovava proprio al centro della stanza. Le tende color blu scuro erano semi-aperte e la luce della luna entrava a malapena.

Alla mia destra era seduto Harry,affiancato da Louis, mentre alla mie sinistra c'era Zayn affiancato da Perrie.

Improvvisamente la porta si spalancò mostrando il signore che tanto attendevano.

Mi irrigidii quando vidi che vicino a lui c’era un puma. Il manto era color bruno, con le zampe che sfumavano sul nero,una lunga coda,il corpo snello, il muso che sfumava sul bianco e degli artigli da far paura. Per non parlare di quanto era grande. Una specie di gatto alto un metro e dieci.

Notai che tutti si erano alzati in piedi e feci lo stesso. Sembrava di stare a scuola,quando il professore entrava e voleva che ci alzavamo per salutarlo.

"Buonasera ragazzi!Seduti,prego!"

Disse avvicinandosi al tavolo e sedendosi davanti a noi. Con la coda dell'occhio notai il grande felino mettersi seduto come fosse una statua di marmo,affianco al padrone.

Nel frattempo Perrie era andata in cucina e aveva preso dei biscotti e del thè.

"È andato bene il viaggio?"

Chiese la bionda posando il vassoio sul tavolo. Aveva i capelli brizzolati,di color grigio e bianco, qualche ruga sul viso mi fece capire che aveva circa sessanta anni. Portava dei vestiti quasi antichi,simili a quelli che venivano indossati nell'800.

Allungò una mano e portò un biscotto alla bocca,assaporandolo lentamente.

Sembrava un tipo saggio e molto serio.

"Si grazie Edwards,ditemi cosa è successo!”

Disse Cowell aspettando che qualcuno parlasse.

"Liam è stato attaccato da uno spettro,raramente girano qui nei dintorni, inoltre.."

Louis che aveva cominciato a parlare,fu interrotto da un cenno della mano del signore che mi scrutò attentamente.

"Rose?"

Uno strano silenzio piombò nella stanza. Come faceva a sapere il nome di mia madre?

"Sono sua figlia!"

Risposi cercando di capire che cosa volesse.

"Alzati!"

Ordinò serio il vecchio.

Il grande felino che lo affiancava,tornò sulle quattro zampe,osservandomi attentamente proprio come faceva il padrone.

Eseguii l'ordine e andai verso di lui,camminando lentamente.

Sentivo addosso lo sguardo di tutti,animali compresi.

Appena arrivai a circa un metro di distanza,Cowell allargò le braccia e sorrise,abbracciandomi calorosamente. Rimasi immobile mentre mi stringeva come se fosse un' amico d'infanzia. Le facce dei miei compagni erano un misto tra confusione e stupore.

"Non posso crederci! Come sei cresciuta! Sei la copia spiccicata di tua madre. Lei come sta?Buon sangue non mente!"

Domandò Cowell liberandomi dall'abbraccio.

Questa era una di quelle situazioni che capitano a tutti una volta nella vita: essere salutati da persone che ti hanno vista da piccola e che non ricordi affatto.

L'altra metà dell'anima I - CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora