22- Un Nuovo Nemico

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 CAPITOLO 22 - Un nuovo nemico

Capitolo di passaggio

I raggi di sole che penetravano la finestra mi colpivano le palpebre ancora chiuse e le aprii lentamente.

Avevo dormito beatamente per tutta la notte, cullata dal pensiero di ciò che era accaduto quella notte. Baciare le sue labbra era stato così strano ma allo stesso tempo indescrivibile.

Il nostro rapporto era stato sempre un continuo odiarsi e volersi bene, un continuo salvarsi per poi mandarsi all’inferno, un continuo cercarsi per poi sparire di nuovo.

Improvvisamente la mia attenzione si spostò dal soffitto verde chiaro della camera alla finestra aperta vicino la scrivania.

Le tende si muovevano per il venticello fresco che proveniva da fuori ma non solo per quello.

Sorrisi tra me e me.

“Zayn, non ci starai prendendo troppo gusto ad entrare in camera mia come un ladro?”

Domandai ridendo.

“Buongiorno..”

Sussurrò lui comparendo all’improvviso.

“Dove hai lasciato Harry?”

Domandai alzando la schiena dal letto per mettermi seduta.

“E’ già andato ha scuola. Gli ho detto che lo raggiungeremo più tardi..”

Avvicinò il suo viso al mio per poi far incontrare le nostre labbra in un bacio lento e dolce.

Sorrisi appena i nostri volti si allontanarono ma uno strano desiderio di risentire il suo sapore mi fece esplodere. Scattai verso di lui, sbattendolo con forza sul letto e cominciai a baciarlo con più avidità. Toccai i suoi capelli morbidi scompigliando il ciuffo perfettamente sistemato.

Improvvisamente, ad una velocità stratosferica, Zayn invertì le parti e mi ritrovai con la schiena sul materasso e il suo corpo sopra il mio. Allargai istintivamente le gambe e sentii la sua intimità a contatto con i miei calzoncini dal tessuto leggero.

Le sue grandi mani cominciarono a toccarmi i fianchi e a stringerli come se non volessero più lasciarmi andare via e gemetti automaticamente appena le sue labbra cominciarono ad assaporare il mio collo. Presi la sua maglia color blu e glie la sfilai in pochi secondi. Lo stesso fece lui, togliendomi la piccola canottiera che usavo per dormire.

Zayn passò dal collo alla pancia, provocandomi dei brividi di piacere per tutto il corpo. In quel momento il mio cervello era completamente spento e non riuscivo a pensare ad altro se non a lui.

I suoi movimenti dettati dall’esperienza, erano sicuri e allo stesso tempo delicati e passai di nuovo le mani sui suoi capelli, come per sorreggermi da quella voglia così improvvisa di averlo.

Sentivo che lo stesso era per lui. Come se fino a quel giorno si fosse trattenuto fin troppo.

“Alice! Sono le 7.55, non dovevi andare a scuola?”

La voce di mia nonna proveniva dalle scale e riuscii a sentire i suoi passi scalino dopo scalino.

Alzai gli occhi al cielo, sbuffai sonoramente e Zayn sorrise.

“Ci vediamo di sotto!”

Esclamò a bassa voce, rimettendosi velocemente la maglietta e saltando fuori dalla finestra.

Approfittai di quei pochi secondi per vedere di nuovo il suo fisico asciutto e perfetto.

Nell’esatto momento in cui uscì dalla camera, mia nonna era già arrivata davanti la porta.

L'altra metà dell'anima I - CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora