9- Bosco

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CAPITOLO 9 - Bosco

Aprii gli occhi e l'unica cosa che riuscii a vedere era il viso di Zayn.

Teneva le mani sul volante con sguardo serio,sfrecciando sull'asfalto così velocemente che gli alberi ai bordi della strada sembravano una sola figura.

La testa mi pulsava di dolore e portai una mano sulla fronte come per far fermare quel fastidio allucinante.

Le immagini di quella vampira mi scorrevano nella testa. 

I suoi canini appuntiti,gli occhi rosso sangue e quell'espressione di morte sul viso.

Il sole era alto nel cielo dove non c'era nemmeno una nuvola. Sarebbe stata una giornata perfetta per andare a fare un giro nei boschi con Niall o leggere un libro sdraiata sul prato di casa mia. 

Chissà cosa stava facendo il mio migliore amico in quel momento.

Zayn sembrava non essersi accorto che mi fossi svegliata e continuava a guidare.

Sembrava arrabbiato ma evitai di fare domande.

Improvvisamente girò su una strada sterrata molto stretta e non riuscii più a vedere il sole,perchè le chiome degli alberi erano così grandi che si toccavano a vicenda e lo coprivano.

Dal finestrino abbassato di Zayn riuscii a percepire il profumo di pini che inebriava l'aria e capii che stavamo tornando al rifugio.

Provai ad alzarmi per mettermi comoda sul sedile ma fu più complicato del solito.

Sentivo le gambe e le braccia flaccide e deboli,come se mi fosse stata tolta tutta l'energia in corpo.

In quel momento sentii lo sguardo del moro addosso.

"Chi ti ha insegnato quella magia?"

Il suo tono era come quello di mia madre quando mi rimproverava per qualcosa.

"L'ho letta su un libro!"

Risposi mettendomi comoda sul sedile,nonostante il dolore alla testa.

Zayn non rispose e continuò a guidare finchè in lontananza notai le grandi finestre del rifugio che riflettevano il sole.

"Perchè finestre così grandi?"

Era da tanto che volevo sapere perchè ogni stanza di quel posto avesse vetri così grandi.

"Anti-vampiro e non solo.."

Rispose Zayn secco,parcheggiando la macchina vicino un albero.

Prima di scendere, la mia attenzione cadde su una familiare chioma riccia nel bosco.

Harry indossava solamente una tuta ed era completamente a petto nudo.

Anche se era lontano,potevo vedere i suoi evidenti addominali e i muscoli delle braccia.

La sua aquila era poggiata su uno dei rami dell'albero vicino al ragazzo che sembrava concentrato a fare qualcosa.

Abbassò il capo e si sistemò velocemente i ricci con un movimento della mano,prima di ritornare a concentrarsi.

Fissava un punto fisso e lentamente, delle foglie e alcuni fiori si innalzarono in aria,come se fossero sostenuti da un filo trasparente cominciando a roteare in circolo mentre l'aquila di Harry volava intorno a loro,aumentando il battito di ali fino a raggiungere una velocità che a malapena mi permetteva di seguirla con lo sguardo.

Al centro del mucchio volante cominciò a formarsi una palla di luce bianca che velocemente uscì dal piccolo vortice e si schiantò su un tronco, a qualche metro dal riccio, che si disintegrò in tante piccole scaglie di legno.

L'altra metà dell'anima I - CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora