4- Paura

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CAPITOLO 4 - Paura

La settimana infernale senza Horan era appena cominciata.Entrai in classe e mi misi seduta al mio banco.
La sedia al mio fianco ovviamente era vuota e posai lo zaino sopra di essa. Fortunatamente il ginocchio non mi faceva più male e riuscivo a camminare come un normale essere vivente.
La campanella suonò e la classe cominciò a riempirsi.
"Buongiorno ragazzi!"
Disse la professoressa Sprite.
Feci un respiro di sollievo ricordando che, il lunedì, avevamo un ora di teoria e due ore di lezione pratica nella serra della scuola.
Presi il libro di biologia e lo poggiai sul banco.
Entrò Jessica seguita dalle sue due accompagnatrici/schiave, vestita con una gonna cortissima e una canottiera che faceva intravedere la sua quarta abbondante.
Incrociai il suo sguardo e mi guardò male, molto male.
"Cosa cazzo guardi?"
Dissi cercando di non farmi sentire.
Non rispose e, con la sua aria di superiorità, si mise seduta al primo banco mentre i ragazzi le squadravano il culo.

La lezione di biologia e quelle successive passarono in fretta e la campanella dell'intervallo suonò.
Ovviamente non volevo starmene in classe ma neanche ritrovarmi da sola in giardino a parlare con il muro.
Optai per uscire,stare qualche minuto in giro e magari parlare un pò con Justin, Demi e Jade.
Cominciai a camminare per il corridoio diretta verso il giardino della scuola.
Gli occhi di tutti erano puntati su di me.
“Ho i pupazzetti in faccia?” pensai mentre velocizzavo il passo per evitare quella situazione a dir poco imbarazzante.

Uscii in giardino dove la maggior parte dei ragazzi consumavano la solita sigaretta anti-stress e, in lontananza, notai Harry e Zayn, insieme ad alcuni alunni del quinto anno.
Indossavano entrambi dei jeans neri, Zayn portava una canottiera grigia mentre Harry una maglia blu scuro.
Vestiti in quel modo sembravano quasi ragazzi normali. Probabilmente già si erano creati il loro gruppo di amici e di fans sfegatate che sbavavano al loro passaggio.
Cominciai a camminare alla ricerca di quei tre, quando urtai contro qualcuno.
"Justin!"
Dissi sorridendo. Era affiancato da Demi e Jade.
Lui incrociò il mio sguardo, mi guardò come se avesse visto un mostro e poi se ne andò senza dire una parola. Le altre due fecero lo stesso.
Rimasi qualche istante immobile,cercando di capire per quale oscuro motivo tutti mi squadravano e si comportavano in modo strano, soprattutto non capivo perchè Justin non mi aveva salutata, visto che quattro giorni mi sorrideva.
"Ciao Alice!"
I miei pensieri furono interrotti da uno Zayn sorridente,affiancato da Harry.
Un brivido mi percorse la schiena come la prima volta che avevo incrociato il suo sguardo.
Ancora non riuscivo a capire perchè mi facesse quell'effetto.
Harry mi salutò con la mano e sorrise anche lui.
Almeno loro mi rivolgevano ancora la parola.
"Gira voce che hai riempito di botte il ragazzo di una certa Jessica!"
Disse il riccio.
Adesso era chiaro perchè tutti mi guardavano male.
"Non è stata colpa mia!"
Risposi sinceramente.
I due mi guardarono perplessi.
"Non sono riuscita a controllarmi! Un attimo prima stava per toccarmi, un attimo dopo gli stavo piegando il braccio dietro la schiena!"
"Ti è già capitato altre volte di non controllarti?"
Domandò il moro.
"Assolutamente no!Era come se qualcosa mi diceva che stavo per essere aggredita e ho reagito di conseguenza.. E' stata tutta questione di secondi ed era sotto di me che mi implorava di lasciargli il braccio dolorante!”
Risposi sinceramente, visto che non sapevo neanche io come avessi fatto.
“È un periodo che mi capitano cose strane!"
"Del tipo?"
Chiese Harry, mentre Zayn mi guardava fisso, in attesa di una risposta.
La campanella di fine intervallo suonò.
In quel momento mi stavo vergognando come una scema, volevo sotterrarmi e scomparire per sempre.
Se prima ero la povera sfigata amante della natura,adesso ero la psicopatica violenta senza controllo che prende a pugni gli studenti.
E poi non avevo ancora abbastanza confidenza per confessare a Zayn e Harry che avevo sentito un uccellino parlare. Cioè, diciamocelo, quale persona sana di mente su questo pianeta, sentirebbe mai parlare un uccello?
“Niente.. ci vediamo!”
Dissi voltandomi e cominciando a camminare velocemente verso la classe, sperando che non mi fermassero.

                                                                       ***

L'altra metà dell'anima I - CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora