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Harry si stese nel letto con un sospiro stanco. Appena finito di fare i compiti era andato da Lux ed era stato con lei fino a quell'ora. L'aveva stremato, ma era contento. Gli piaceva stare con lei.
Non era tornato a casa per tutto il pomeriggio, cercando di evitare Tim il più possibile. Ma non era facile sfuggire da un cacciatore, vero?

Sentí una ventata fredda posarsi sul corpo e rabbrividì. Questo gli fece bloccare il flusso dei suoi pensieri. Alzò la testa e vide Louis. Alzò gli occhi al cielo e si girò su un fianco, ignorandolo. Louis sbuffò, andando davanti a lui. Harry chiuse gli occhi e Louis si innervosì ancora di più.

« La mia ricerca?» chiede scocciato.

Harry alzò una mano e indicò la sua scrivania. Louis ci andò e prese il piccolo blocco di fogli con su scritto, alla prima pagina, al centro della copertina, una scritta:"Per Louis lupo scontroso Tomlinson Alpha dei miei stivali"

« Spiritoso, davvero. Sarai spiritoso anche quando ti taglierò la gola con i miei artigli?»

« Fallo domani, ora sono stanco»

Louis, in un battito, andò da Harry, lo prese per il colletto della maglia, lo trascinò fuori dal letto e lo spinse al muro, sollevandolo da terra.

« Con chi cazzo pensi di avere a che fare, moccioso?!» gli ringhiò contro. Harry trattenne il respiro.

« Lasciami» bisbigliò col cuore in gola per la sorpresa. Immaginava si sarebbe inalberato, ma non così tanto. Non si sarebbe aspettato una reazione del genere. Okay, aveva esagerato, ne era consapevole, ma dopo quello che era successo quella mattina era nervoso! Certo che anche Louis non accettava uno scherzo neanche a morire! Spirito umoristico uguale a zero.

« Non fai che sfidarmi. Ma non hai capito che posso ucciderti senza che tu te ne possa accorgere? O vuoi ancora morire, cazzo?!»

Gli occhi di Harry si fecero più lucidi.

« È stata una giornata lunga. E' un periodo che non finisce più. Sono stanco. Lasciami»

Louis lo fissò per qualche secondo, molto duramente, prima di lasciarlo. Ma non si spostò, rimanendo praticamente attaccato a lui.

« Tim ti ha spaventato? O io?»

Harry cercò di spingere Louis lontano da sé, senza successo.

« Cosa stavate cercando di fare stamattina? Mi sentivo una preda fra due predatori!» sbottò.

Louis paradossalmente indurí ancora di più lo sguardo.

« Cosa vuoi che ti dica?»

« Voglio che tu mi dia una spiegazione! E che cosa ci facevi a scuola? Come facevi a sapere che stavo parlando con lui?»

« Oggi è il mio turno di ronda»

« Non ho bisogno della vostra protezione, cosa devo fare per fartelo capire?» sbottò.

« Ti devo forse ricordare che quella vampira ti ha picchiato e incatenato nel bosco come fossi un trofeo? Te lo sei dimenticato forse. E forse ti sei anche dimenticato che ti ha marchiato con il suo veleno!»

Harry scosse la testa infastidito.

« So quello che mi ha fatto. So di essere un disastro. So che attiro i guai e di non essere il massimo in niente. So di non avere niente di speciale, ma non voglio che vi fate male per colpa mia. Non me lo perdonerei mai. Perché non lo capisci?»

Louis negò le sue parole con un cenno del capo.

« Tu sei un disastro perchè sei quel genere di persona che vede il lato positivo in ogni cosa, in ogni persona, come Tim ad esempio. Se qualcuno come Liam o Niall ti chiamasse in piena notte, tu andresti da loro senza esitazione. Sogni ad occhi aperti e non fai che parlare e parlare e parlare. Sei iperattivo e non smetti di investigare e cacciarti nei guai. E' questo che ti rende soggetto a essere fregato la maggior parte delle volte. Ma d'altro canto è questo che ti rende quello che sei. E se non fossi così, dannato ragazzino, non saresti tu. E faresti molto più schifo.» finì in un mormorio. Poi abbassò lo sguardo per qualche secondo. Harry vide distintamente il suo petto alzarsi ed abbassarsi profondamente, come se avesse fatto una fatica enorme a dire tutto quello che aveva pronunciato.

Il mio uomo è un lupo - Prequel. LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora