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Harry bevve un sorso di birra guardandosi in giro.
Era ad un pub del campus che stava visitando con Tim. C'erano tantissime persone. Non si sentiva a suo agio lì dentro. Si sentiva molti sguardi addosso. L'unica cosa di cui aveva bisogno era quella tornare nel bosco, anche solo per stare un po' alla cascata. Quel giorno era andato anche dal parrucchiere e si era fatto tagliare un po' i capelli. Era una sensazione nuova, era da molto che non li tagliava. Si sentiva diverso. Sospirò. Da quando aveva litigato con Louis era profondamente triste. Non riusciva a rilassarsi, non riusciva a divertirsi o a pensare ad altro.

Tim lo guardò dopo aver bevuto un altro sorso della propria birra.

« Sei bellissimo»

Harry arrossì e abbassó lo sguardo. Non era abituato a quel genere di complimenti.

« Grazie»

Tim sospirò e si piegò in avanti, appoggiando gli avambracci sul tavolino che lo divideva da Harry.

« Senti.. Sono giorni che siamo in viaggio, e non mi hai detto perché stai così»

Il riccio lo guardò un solo secondo per poi abbassare lo sguardo e alzare le spalle.

« Non.. Non so di cosa-»

« Andiamo, Harry. Non c'è bisogno di essere un cacciatore per capire che stai di merda, e che hai ancora dei lividi sul collo..»

Harry d'istinto si portò una mano sul collo.

«...So che è stato Louis..»

Harry lo guardò.

«.. Non gli farò del male fino a quando non mi dirai il permesso..» sospirò e aspettò un attimo prima di ritornare a parlare.

« Non mi piace come ti sta riducendo. Sono più le volte che ti vedo lividi a dosso e lo sguardo triste, rispetto le prime volte che ti ho visto. Mi fa rabbia questa cosa, lo capisci?»

Harry scosse la testa.

« Non è stato Louis.»

« Ma perché continui a difenderlo?.»

« Perchè è innocente. La prima volta è stata Ariel, e l'ultima un uomo mi ha aggredito, e lui mi ha difeso»

«Io non ti capisco proprio. Potresti avere molto di più, una persona normale, una vita normale, invece...»

Harry lo guardò perplesso.

« Invece cosa?»

« Invece corri dietro a qualcuno che è un mostro, e che non ti guarderà mai, Harry»

Harry accusò il colpo. Sentì immediatamente un magone in gola, abbassò lo sguardo e sperò di riuscire a trattenere le lacrime. Non capiva perché stesse ancora così male. Tim aveva detto la verità, forse: Louis non lo voleva, ecco perché avevano litigato e non era andato più a cercarlo.

« Esco un attimo» disse alzandosi dallo sgabello su cui era seduto.

Tim li guardó perplesso.

« Harry...»

Harry scosse la testa.

« Tranquillo. Voglio solo un secondo aria fresca» gli disse con un sorriso tirato.

Lasciò la sua birra e uscì dal pub, con un po' di fatica, visto che era pieno di corpi sudati che ballavano e si scatenavano a ritmo della musica. Harry invece aveva mal di testa e voleva respirare aria fresca. Si sentiva fuori posto e voleva semplicemente andarsene.

Il mio uomo è un lupo - Prequel. LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora