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Liam guardò per l'ennesima volta l'orologio. Era il suo turno di ronda quella sera, ma di Harry non c'era traccia. Doveva essere a casa già da mezz'ora, invece ancora niente. Era nascosto fra i rami dell'enorme albero davanti alla finestra del migliore amico e guardava in giro, annusava l'aria, cercava qualche traccia di lui. Alla fine decise di chiamare Louis, quel ritardo era strano. E' vero, Harry era goffo, ma nella sua goffaggine era sempre puntuale, anzi. Uno dei suoi motti era " Meglio arrivare in anticipo che in ritardo". E questo lo metteva in atto in ogni cosa che faceva. Non era proprio da lui.
Passarono un paio di squilli prima che Louis rispondesse.
« Harry non è in casa. Non sento nessuna traccia»
« Un paio d'ore fa era nel bosco. Ad est. Prova da lì. » ordinò.
***
Louis vide in lontananza delle piccole luci di torcia. Erano cacciatori, un gruppo di quattro persone. E il capo era Tim. Si guardava in giro, aveva un fucile in mano. Louis sapeva che erano pallottole di argento che non l'avrebbe ucciso. Ma se l'argento era imbrattato di strozzalupo, beh, quello non gli piaceva tanto. Li osservava da circa dieci minuti. Non si muovevano da tre. Louis cercava di sentire le loro parole. Di solito non erano mai a caccia in quel periodo. Avevano delle regole ben precise.
« Tim, il ragazzo potrebbe essere già stato preso dalla vampira» disse uno degli altri tre cacciatori.
« Ti ho dato un ordine. E vedi di eseguirlo. Pensiamo a trovarlo per adesso»
I cacciatori annuirono, ricominciando a muoversi. Louis fece per seguirli quando venne interrotto da un suono lontano. Come un respiro strozzato.
Allora si voltò ed ignorò i cacciatori. Qualcosa gli diceva di seguire quel flebile suono. L'istinto. Per lui era molto importante seguirlo. Era un licantropo. Era un'alpha, e se il suo istinto gli diceva che stava seguendo la strada giusta, lui la seguiva. Uscito dal sentiero, scese per qualche metro verso un burrone.
Poi vide qualcosa. Non sapeva a cosa stava andando in contro. E allora tirò fuori gli artigli e si avvicinò a quel qualcosa. Si trovò presto in una raduna in cui al centro si trovava un albero secolare pieno di rami anche bassi, ma enormi. E lì lo vide. Harry. Era legato dai polsi a una corda di cuoio che lo teneva legato a uno di quei rami orizzontali enormi. Era ferito e senza maglia. Gli usciva sangue dal naso, dai polsi legati, dal labbro, da un sopracciglio. Lo avevano colpito molto di più sul viso che sul resto del corpo. Si avvicinò piano ad Harry, non riuscendo a staccargli gli occhi di dosso. Non sapeva che cosa gli stava succedendo. Ma si sentiva strano. Insomma, aveva già visto molti corpi ridotti in quel modo. Molte persone morte. Ma non riusciva quasi a respirare in quel momento. Stava cercando di sentire il battito del cuore di Harry.
C'era. Poi aprì gli occhi, mugolando piano.
« Louis» sussurrò.
Il licantropo si irrigidì completamente non riuscendo più a pensare. Che diavolo gli stava succedendo?
« Trappola. Scappa» sussurrò ancora Harry, prima di svenire di nuovo.
Louis lo guardò perplesso, poi sentì un rumore dietro di lui e non fece in tempo a girarsi. Qualcosa lo colpì alla testa e cadde a terra. Non svenne. Ci voleva ben altro per mettere al tappeto Louis. Ma comunque per qualche secondo non riuscì a vedere bene, si sentì confuso, stordito. Poi una risata squarciò il silenzio che si era creato.
« Sai, mi chiedevo come mai quella notte tu avessi insistito tanto nel tenere in vita questo inutile pezzo di carne umana, sacco di pulci. In fondo, è solo uno stupido ragazzino, e non ti eri mai comportato così con altri. Non con quei toni, almeno» esordì una voce di donna. Louis la riconobbe come quella della vampira che dava la caccia a Harry, Ariel.
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Il mio uomo è un lupo - Prequel. LS
RomantizmHarry è un diciassettenne quando incontra Louis, un uomo di ventiquattro anni. All'inizio non sa se sia una cosa positiva o negativa, perché proprio non lo sopporta. Infatti, il più grande lo tratta male, lo prende sempre in giro. E cosa peggiore, l...