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Yoongi lo face ancora. Marchiò il corpo del ragazzo steso sotto di lui affamato di passione, rabbia e amore.
Erano ancora abbracciati nessuno dei due aveva il coraggio di lasciarsi andare. Vivevano di baci dati in silenzio in una camera fredda e di carezze lente quasi come per lasciare un ricordo sulla loro pelle. Jungkook dimenticò completamente tutte le parole amare di Sanggyun, quando il demone iniziò a sussurrargli, "sei mio, mio solo mio nessuno ti farà del male, non permetterò a nessuno di toccarti" Jungkook era rimasto ancora il ragazzo dall'animo fragile bisognoso di affetto e canzoni di Beethoven sotto un cielo pieno di stelle, tutto questo lo cercava in Yoongi, era l'unica persona in grado di stagli affianco nonostante i suoi continui pianti dolci come un bambino.

<< guardami Jungkook e dimmi cosa vedi nei miei occhi>> Yoongi, nudo sul letto del minore, pensava a quanto fosse innamorato di Jungkook e voleva conoscerlo a tutti gli effetti senza nessun segreto.

<< vedo l'arte Suga, tutti i grandi artisti sarebbero invidiosi dei tuoi occhi neri. >> a quella frase il demone sorrise.

<< mi stai paragonando ad un'opera d'arte quando in realtà sono l'incarnazione del male>>

Jungkook si posizionò sulle gambe di Yoongi e con delicatezza baciò le guance rosse che in quel momento sembravano delle ciliegie. << noi viviamo con l'arte. Ad esempio quando mi baci, mi tocchi, mi penetri con desiderio. L'amore senza l'arte non è niente ed io senza di te, Yoongi, sono perso, in completo.>>

&quot;Nightcall&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora