Capitolo 8

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Ciao a tutti! Ovviamente non mi sono dimenticata di voi. Quando stavo scrivendo questo capitolo, avevo un blocco dello scrittore. Non avevo più idee, non sapevo più come continuare e nel frattempo avevo scuola e dovevo studiare. Ogni giorno pensavo a come mandare avanti la storia, senza neanche avere un momento libero. Quando sono entrata su Wattpad avevo +360 notifiche su diverse mie storie e mi fa molto piacere che ancora continuino a crescere e a piacervi!
Mi dispiace che sia passato troppo tempo dall'ultima volta che avete letto la mia storia, mi farò perdonare in qualche modo. Buona lettura! xx
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È lunedì, uno dei lunedì più di merda della storia, credo. Sia io che Christian ritorniamo a lavoro e la nostra bolla privata è scoppiata. Quanto vorrei stare a casa a coccolarmi con lui, ma il dovere mi chiama.
Stranamente, riesco a prepararmi prima io di lui e lo aspetto in cucina a fare colazione, con la gradita compagnia di Mrs Jones, ma la sua attesa è più che ben ripagata. Porca miseria, è sexy da morire.
È fresco di doccia, ha ancora i capelli un po' bagnati, indossa quel suo completo grigio che a me piace da morire e non vedo l'ora di toglierlo. Ana, frena gli ormoni.
«Ammiri la vista, Miss Steele?» mi sorride divertito e mi lascia un dolce bacio sulle labbra.
«Sempre, Mr Grey» Mi sistemo meglio sullo sgabello, mentre Mrs Jones ci divide la colazione nei piatti. La ringrazio con un sorriso che lei ricambia e va via dalla cucina. Christian si siede vicino a me e inizia a mangiare la sua colazione.
«Sai, mi piace di più quando la cucini tu» ammette.
«Io gli aggiungo un tocco speciale» alzo le spalle e lui si blocca e mi guarda.
«Cioè?»
«Se te lo dicessi, non sarebbe più speciale» Ridacchio e lui mi sorride.
Sospira. «Vorrei che fosse ancora domenica» Allunga una mano e me la stringe.
«Lo so, anche io» Gli accarezzo la mano e inizio a mangiare la mia colazione. Mrs Jones è una maga col cibo, non capisco perché Christian preferisca il mio cibo. Questo è spettacolare.
«Hai molto da fare a lavoro?» mi chiede.
«Non lo so, dovrei controllare. Perché?»
Christian alza le spalle. «Tanto per sapere»
Stringo gli occhi a fessura. Che ha in mente? La cosa mi preoccupa parecchio ad essere sincera, bisogna sempre stare attenti con Mr Lunatico nei paraggi, specialmente con le sue idee. Lui mi sorride. «Non preoccuparti» Ricambio il sorriso e riprendo a mangiare. Lavoro. Alzo gli occhi al cielo perché mi tocca portare non una, ma ben due guardie del corpo a lavoro. Non so se riuscirò a concentrarmi, specialmente perché Prescott mi mette un po' di soggezione. Iniziamo la solita routine con una piccola differenza: Christian mette in moto un altro SUV Audi per le altre due guardie del corpo, quindi una macchina è guidata da Taylor e un'altra è guidata da Sawyer con Prescott seduta accanto. Ovviamente io e lui non siamo in macchine separate, siamo nella stessa macchina con Sawyer e Prescott che accompagnano prima lui a lavoro e poi me, seguendomi fino a dentro. E ora dove li metto? Sembrano qualche regalo ingombrante che un vecchio parente ti regala e tu non sai dove piazzarli in giro per casa. Sospiro silenziosamente.
«Dove preferite stare?» chiedo gentilmente, cercando di non lasciar trasparire il mio fastidio.
«Dove vuole lei, Signora. L'importante è che noi riusciamo ad arrivare da lei il più veloce possibile in caso di imprevisto» risponde Prescott.
«Hey, Ana. Com'è andato il tuo weekend?» Hannah viene a salutarmi, come ogni giorno, e il suo sguardo ricade su Sawyer. «Chi è lui?» mi sussurra, avvicinandosi a me.
Ridacchio. «Hannah, loro sono Belinda Prescott e Luke Sawyer, i miei nuovi babysitter» Sorrido e riesco a scortare un piccolo sorriso da parte di Sawyer.
«Ordini dal capo?»
Annuisco. «Già. Prenderesti un paio di sedie e li faresti sedere vicino al mio ufficio, per favore? Devono stare nei paraggi.»
«Certo, faccio subito»
«Ti ringrazio» Sorrido e poi mi rivolgo alle guardie. «Vi farei entrare e stare nel mio ufficio, ma mi verrebbe difficile concentrarmi e svolgere il mio lavoro.»
«Non si preoccupi, capiamo e la rispettiamo benissimo» risponde Sawyer. Hannah arriva con le sedie, guardando di sottecchi Sawyer e noto che anche lui le lancia alcune occhiate, forse anche le sorride. Vorrei ridere all'idea di Hannah e Sawyer insieme, lui sicuramente non svolgerebbe bene il suo lavoro però non sarebbero male insieme. Lancio un'occhiata ad Hannah che ritorna immediatamente a lavoro e mi dirigo nel mio ufficio, dove mi aspettano centinaia di carte da sbrigare.

Verso l'ora di pranzo, Hannah bussa alla mia porta.
«Hey, non ti sei fermata un attimo. Ti porto qualcosa per pranzo?»
Alzo gli occhi su di lei. «Pranzo? Che ore sono?»
«Quasi le 13» Lancia un'occhiata alla mia scrivania. «Wow, è troppo lavoro e sei mancata solo il fine settimana, come tutti»
«Non è molto, è il giusto. Non ho neanche visto il mio telefono, sicuramente Christian avrà chiamato» Faccio una smorfia.
«Vuoi uscire oppure continuare a finire?»
Sospiro. «Prima finisco, prima vado via. Mi porteresti un'insalata, per favore? Ti do i soldi appena arrivi.»
«Si, solito condimento?»
Annuisco e lei esce dalla mia stanza... o quasi. «Potrei portarmi una delle tue guardie del corpo?»
Scoppio a ridere. «Immagino già chi.» Hannah arrossisce ed io alzo gli occhi al cielo. «Beh, credo che a lui non dispiacerebbe. Non maltrattarmelo.»
Lei mi sorride ed io ricambio, ritornando al mio lavoro. Il mio telefono vibra, mostrandomi sul display una chiamata in arrivo da parte di Christian.
«Hey, piccolo». Rispondo.
«Hey, dov'era il tuo iPhone?»
«Qui accanto a me, perché?»
«Controlla le notifiche»
«Resta in linea» Esco un attimo dalla chiamata per ritornare nel menù principale e vado a controllare le mail. 6 mail e 2 chiamate da parte di Christian. Merda. «Oddio, scusami. Sono sommersa dal lavoro che neanche ho sentito il telefono. Hannah è appena uscita a prendermi da mangiare.»
«È davvero così troppo?» chiede.
«No, è il giusto, ma devo concentrarmi.»
«Sicura? Posso sempre fare una chiamata...» Sbuffo. «Okay, scherzavo»
«Sai che in questo contesto c'è una regola... e non alzare gli occhi al cielo»
Ride. «Mi conosci troppo bene. Lo so, non devo interferire col tuo lavoro, ma sappi che se hai bisogno di qualcosa io ci sono sempre per te»
Sorrido. «Lo so, ed è per questo che ti amo e ti ringrazio»
«Ti amo anche io, piccola. Le guardie sono lì con te?»
«Li ho lasciati fuori dal mio ufficio. Non puoi pretendere che mi stiano col fiato sul collo, ho chiesto un po' di privacy, almeno sono vicini a me ma in modo tale che io riesca a concentrarmi sul mio lavoro»
«Mi sta bene. L'importante è che siano vicino»
«Credimi, sono fin troppo vicino» Sento bussare alla porta. «Adesso scusami, ma credo sia arrivata Hannah col cibo»
«Certo tesoro, buon pranzo»
«Anche a te, caro» Sorrido e chiudo. «Puoi entrare, Hannah» Sento la porta aprirsi, ma un soffio gelido percorre tutto il mio corpo, facendomi venire la pelle d'oca.
Una voce roca inizia a parlare. «Ciao piccola, ti sono mancato?» Sbianco di colpo. Jack.

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