Avevo paura che la mia storia fosse maturata troppo presto, e credo ancora che lo sia. Ero arrivata al punto di non avere più idee e che alla fine diventasse troppo monotona, come tutto il resto delle fan fiction. Mi dispiace. Adesso sapete perché. Vi voglio bene, un bacio.
—————————————————————
Sono senza parole. Mio dio, Christian. Lui mi fissa aspettando una mia risposta, e credo sia terrorizzato. Ci siamo riconciliati da poco dopo un bel po' di mesi che non ci sentivamo più e le mie ultime parole sono state un "ti amo" non espresso e una frase purtroppo espressa anche fin troppo. Sono pronta a questa nuova fase della mia vita? Sono pronta a passare il resto della mia vita con quest'uomo? Di una cosa sono certa, sono l'unica donna che ha conquistato il suo cuore e lo sarò per sempre. Sono stata l'unica donna che è riuscita a sconfiggere i suoi demoni e a rompere il muro dietro il quale si nascondeva. Sono l'unica donna che conosce tutti i suoi segreti, l'unica che lo proteggerà da tutto il male. L'unica che lui amerà per sempre.
«Ana? Ehm...» Christian mi riporta alla realtà, sempre in attesa di una mia risposta. Mi chino in ginocchio e lo bacio tenendo la sua testa con le mani e trasmettendo tutto l'amore che posso. Lui mi circonda con le braccia e ricambia velocemente il bacio, che si fa passionale. Ci stacchiamo ansimando. «Perciò è un-» Lo interrompo.
«Si, Christian, mille volte si. Voglio sposarti e amarti per tutto il resto della mia vita»
Lui sorride. Sembra un bambino quando riceve il giocattolo che ha sempre voluto per Natale. Mi infila l'anello al dito e ci alziamo in piedi, baciandoci nuovamente.
«Non posso credere di diventare Mrs Grey. Ne abbiamo passate tante insieme»
«E ne passeremo ancora tante, abbiamo una vita davanti e... dovrei chiamare tuo padre»
Alzo un sopracciglio. «Ray?» ridacchio. «Vuoi chiedergli la mia mano?»
Lui mi risponde facendo spallucce. «È così che funziona, no?»
Rido, nuovamente. «Credo di si... Fortunatamente per te, abita lontano da Seattle» Lui sorride, mostrando i denti. Credo sia più felice di me. Ritorna in casa, credo per andare a cercare il suo cellulare. Io osservo l'anello. È bellissimo, un diamante ovale in una montatura di platino. Grande, eppure strabiliante per la sua semplicità.
Un senso di angoscia e ansia pervade dentro di me, accompagnata da nausea. Cerco di calmarmi. Possiamo farcela, lo abbiamo sempre fatto. Magari devo solo mangiare. Rientro in casa e mi aspetta una delle fantastiche colazioni preparate da Mrs Jones ma nonostante non abbia molta fame, decido di mangiare. I pancakes sono squisiti, come al solito. Christian mi raggiunge in cucina, tenendo una mano sopra il microfono del telefono, guardandomi leggermente preoccupato. «Vuole parlare con te»
Mi blocco un attimo. Se prima avevo la nausea, adesso ancora peggio. Riluttante, prendo il telefono e rispondo, mentre Christian mi osserva sullo stipite della porta.
«Papà?» rispondo.
«Christian mi ha appena chiesto la tua mano» dice Ray che, come al solito, non lascia trapelare la sua reazione alla notizia. «Gli ho detto che volevo discuterne con te. È una cosa un po' improvvisa, non pensi, Ana? Non lo conosci da molto. Voglio dire, è un bravo ragazzo... ma così presto? E poi non vi eravate lasciati?» La sua voce è calma e misurata.
«Sì. È stata una cosa improvvisa... Rimani in linea.» Mi allontano dalla cucina, sottraendomi allo sguardo ansioso di Christian, e vado verso la camera da letto, cercando un po' di privacy.
«So che è una cosa improvvisa e tutto il resto... ma... be', io lo amo. Lui ama me. Mi vuole sposare, e non ci sarà mai nessun altro per me e lo stesso vale per lui» Arrossisco. Se solo lui sapesse tutto il bordello che c'è stato dietro.
Lui rimane in silenzio, forse per valutare la mia risposta.
«L'hai detto a tua madre?»
«Non ancora, me l'ha appena chiesto»
«Anastasia... So che lui è ricco, è un buon partito eccetera, ma il matrimonio? È un passo così importante. Sei sicura?»
«Lui è il mio "e vissero per sempre felici e contenti"» sussurro, cercando di evitare di piangere.
«Wow» dice Ray dopo un attimo. «Sei una giovane donna così testarda. Spero che tu sappia quello che stai facendo. Passami di nuovo Christian, okay?»
«Certo, papà. Mi accompagnerai all'altare?» gli chiedo.
«Oh, tesoro.» Gli si spezza la voce, e rimane in silenzio per qualche istante, la sua emozione mi fa salire le lacrime agli occhi. «Niente mi farebbe più piacere» dice alla fine.
«Grazie, papà. Ti passo Christian. Ti voglio bene, un bacio.»
Penso che Ray stia sorridendo, ma è difficile dirlo. È sempre difficile capirlo, con lui.
«Anche io ti voglio bene. Vieni a trovare il tuo vecchio e porta quel Christian con te.»
Rientro nel salone e gli passo il telefono. La sua espressione è parecchio ansiosa e cerca di decifrare la mia, ma senza fare domande prende il telefono e torna nel suo studio, mentre io cerco di finire la mia colazione.
Lui spunta poco dopo, felice come una pasqua e la sua espressione mi dice tutto. «Ho la benedizione di tuo padre!» Inizia a fare una sottospecie di balletto e la cosa mi fa ridere parecchio. Nonostante lui sia uno dei più bravi ballerini che io abbia mai conosciuto, è un ballo goffo. Si avvicina e mi bacia, sussurrandomi successivamente un «Ti amo» e si siede vicino a me.
«Non sarò mai stanca di sentirtelo dire» sorrido.
«Ed io non sarò mai stanco di te»
Amo quest'uomo. Ma la curiosità mi assale.
«Posso... chiederti una cosa?»
Annuisce. «Dimmi pure»
«È una cosa un po' personale ma, uhm... Era da molto che pensavi di chiedermelo?»
Lui mi sorride. «Beh, diciamo di sì. Quando finalmente ci siamo riconciliati e tu cercavi di tenere duro e non darmela vinta» Mi fulmina brevemente con lo sguardo ed io ridacchio. «Io sapevo che prima o poi sarei riuscito a riaverti e non ti avrei lasciata andare, mai più. Ho sempre saputo, in un certo senso, che tu eri l'unica per me, la mia fonte di salvezza. D'altronde chi altro potrebbe sopportarmi?» Scoppia a ridere. «È una cosa che non si potrebbe spiegare a parole, lo senti e basta. E senti anche quando è il momento di fare la proposta, anche se la situazione non è delle migliori» Mi osserva un attimo. «E, in più, ti amo. Ma questo lo sai già»
Sorrido, molto felice. «Si, ormai credo di averlo capito» Fa una breve risata.
«Beh... Adesso ti lascio ad uno dei tuoi problemi più grandi»
«E cioè?» Alzo un sopracciglio.
«Dovrai dirlo a Kate?» Scoppia in una fragorosa risata, quasi a prendermi in giro.
«Merda» sibilo e gli lancio un'occhiataccia, ma lui non la smette di ridere. Mi dirigo in salotto a passi svelti, prendo un cuscino dal divano e glielo tiro. Il cuscino lo colpisce e cade a terra. Lui smette immediatamente di ridere e mi guarda divertito. «Ah, la metti così?» Si china per prendere il cuscino da terra ed io mi preparo psicologicamente a prenderlo, ma lui lo butta a terra e mi insegue per tutta la casa. Passiamo gran parte del nostro tempo a ridere e giocare (beh, in tutti i sensi) e non vedo l'ora di passare tutta la mia vita con quest'uomo.
STAI LEGGENDO
Dangerous Love
FanfictionAnastasia Steele, giovane direttore editoriale della SIP, incontra di nuovo Christian Grey dopo svariati mesi da quando si sono lasciati. Anastasia proverà di nuovo le stesse cose?