Conoscenze particolari: 0.1

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∆POV's Rey∆

Oggi è un giorno come gli altri, anzi, uno più deprimente degli altri... È appena ricominciata la scuola dopo le vacanze estive.
Tutta la gioia, il caldo, la serenità stanno per svanire.
Il lato positivo di tutto ciò è che sono in prima superiore e quindi farò nuove conoscenze, sperando positive.
Io sono anche abbastanza positiva di solito, ma oggi no. Non ce la posso fare.

Ieri sera mi sono preparata tutto, zaino, vestiti...
Sono un po' ansiosa ma credo che sia normale, no?
Dopotutto, farsi nuove amicizie, non fare cattive impressioni, non fare figuracce sia in tutte le "liste" degli alunni che cambiano scuola.

«Ciao Rey! Buona scuola!» disse mia mamma dalla cucina
«Grazie mamma!»
Le rispondo e poi corro fuori per salire in macchina con mio papà.

«Buongiorno! Pronta?» disse mio padre seduto sul sedile del guidatore
«Ciao! Si dai...» risposi nascondendo le mie preoccupazioni.
«Tranquilla... Andrà tutto bene!» disse con sguardo sicuro lui.
«Speriamo...»
Dopo aver parlato un po' eravamo arrivati alla stazione dei pullman dove, appunto, avrei preso il mio.
«Ciao papà! Saluta la mamma!» dissi scendendo dalla macchina.
Così dicendo mi avviai al pullman, timbrai il biglietto e mi sedetti su un sedile a metà corridoio.
Prendo le mie cuffiette, il mio telefono, e faccio partire un po' di musica per passare il tempo: la mia salvezza.

A un certo punto sento una voce maschile molto bassa chiamarmi.
«Scusa è libero il posto? Il pullman è pieno...»
«Oh si! Certo...» risposi imbarazzata togliendo lo zaino dal sedile.
«Grazie...» disse lui lasciandomi perplessa.

Il viaggio continuò tranquillo, il tipo mi sembrava molto depresso ma non importava...
Io procedevo imperterrita con le mie canzoni.

Il pullman si fermò e scendendo presi la direzione per la mia scuola.
Iniziò a venirmi il batticuore, mi tremavano le mani e iniziai a sudare, credo.
Anche il ragazzo "felicità saltami addosso che mi sposto" incontrato prima prese la mia stessa strada e credo che se ne sia accorto.

Il marciapiede è stretto e invaso da studenti.
Sembra che ci sia un'infestazione.
Arrivai all' ingresso, presi un grosso respiro e poi entrai.
Vedendo che anche il ragazzo visto prima era entrato nella scuola intuii che anche lui è uno studente di quell'istituto.
Mi dirigo verso la segreteria per sapere quando, dove, ci sarebbero state le lezioni.
«Mi scusi... Sono Rey e frequent...»
«Salve! La sua classe è la 1°D! Si muova perché mancano 5 minuti all'inizio della lezione! Ecco a lei una mappa della scuola e il suo orario. Arrivederci!» disse tutto d'un fiato la segretaria fin troppo giovane per quel lavoro.
«Grazie mille!» risposi gentilmente.

Iniziai a correre su per le scale: secondo piano a sinistra.
Nel mentre pensai "Certo che anche la bidella/segretaria era strana, se sono tutti "particolari" come le persone che ho incontrato fino a ora... credo che farò fatica a relazionarmi".

Vedo il cartello: 1°D.
Prendo un ALTRO grosso respiro e entro, della serie "No, ma vah! Non mi sta venendo un'infarto dall'agitazione... nooo..."
E...

-----Spazio autrice-----

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