Abbracciami: 1.1

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Dopo aver pranzato con dei panini ci siamo rilassati al sole...
Mi tolsi la maglietta rimanendo con il pezzo sopra del costume, poi adagiai il mio asciugamano sulla sabbia bianca simile a borotalco e mi ci sdraiai sopra.

Il sole caldo scaldava il mio torace e illuminava il mio viso, piccole goccioline si depositavano sulle mie gambe vicine al bagnasciuga.

Una mano fredda si posa sulla mia spalla facendomi sobbalzare per l'esagerata differenza di temperatura tra i nostri corpi.
Vedendo che mi ero spaventata il ragazzo, Ben, mi dice «Sei più bollente del sole, ti conviene spostarti sotto l'ombrellone...» squadrandomi cercando di concentrarsi sui miei occhi.
Il suo sguardo premuroso mi convinse ad ascoltarlo, così mi alzai, presi il telo mare e raggiunsi i ragazzi.
Solo all'ombra mi accorsi che mi ero scottata, la mia pelle aveva un colorito simile a quello di un pomodoro.
«Ti sei scottata per bene eh?» disse Tobias con un tono rimproverante.
«Eh capita, non avevo notato che il sole scottasse così tanto...» dissi io
«... dovresti metterti una crema rinfrescante» disse Ben mentre si stava togliendo la maglietta per andare in mare con Mike.

Quando tolse la maglietta, diventai ancora più rossa, se possibile, e mi guardò divertito per la mia espressione.
Distolsi subito lo sguardo con ancora impressa l'immagine dei suoi addominali nel cervello.
«Eh grazie! Come faccio?!? Mica riesco a mettermi la crema sulla schiena!!!» dissi ancora girata dal lato opposto.

Due mani grandi ma delicate si posarono sulle mie spalle ustionate, ma non mi provocarono dolore, dato che erano gelide.
«Dai su, dalla a me... così la smetti di lamentarti» disse Ben, e mi sembrava un po' imbarazzato.
Le sue mani fredde come il ghiaccio con su una crema post-ustioni mi iniziarono a massaggiare la schiena.
Quando si posarono su i miei fianchi mi scappò una risata.
«Perché ridi?» disse lui divertito
«Mi fai il solletico...» dissi iniziando a sentire nuovamente caldo, non per colpa del sole però.
Lo sentii ridere alle mie spalle.
Cinse le sue braccia intorno alla mia vita, abbracciandomi.
Mi colse totalmente alla sprovvista, per non parlare del contrasto già incontrato prima, tra le nostre temperature.
Desideravo che quel momento non terminasse mai...
Ma prima di quanto potessi pensare, si allontanò.
«... Bene, finito. Ora vado in mare, forse è meglio se tu rimani qui...» disse Ben un po' preoccupato.
«Già, forse è meglio così» gli risposi.
Lo vidi allontanarsi e andare verso al mare.

Dopo circa un'ora il sole stava già tramontando e purtroppo la fantastica giornata si era conclusa.
Il sole rosso creava un'atmosfera davvero magnifica e i nuovi amici che mi ero fatta la miglioravano soltanto.
Sentivo le spalle bruciare come non mai e la testa mi girava vertiginosamente.
Sul punto di cadere mi sedetti velocemente su una sedia.
«... Tutto ok?!?» disse Ben allarmato, l'unico che era rimasto dietro con me, mentre facevamo la strada per tornare alla macchina.
«... uhm... penso di si...» mentii, non volevo farlo preoccupare per nulla, ma appena terminata la frase vidi tutto nero davanti a me e una forte sensazione di nausea mi prevalse.
«... REY TUTTO BENE?!? REY RISPONDIMI!» sentii Ben chiamarmi, urlare il mio nome, ma era troppo distante...
Posò la sua mano gelata sulla mia fronte.
Ma lo sentivo lontano nonostante mi stesse sorreggendo in quel momento...
... caddi dalla sedia...

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