Capitolo 10.

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Sole aprii gli occhi e si tirò su a sedere, si trovava in un letto a baldacchino ed era avvolta da coperte di velluto bordeaux. La stanza era ampia e i muri erano dipinti di nero, c'era una sola finestra da cui però non penetrava nemmeno un raggio di sole per via delle tende scure e pesanti.

A passi lenti camminò sulla moquette e cercando di essere più silenziosa possibile aprii la porta e uscii dalla stanza ritrovandosi in un lungo corridoio dalle pareti nere, non c'era nessun tipo di illuminazione eppure Sole ci vedeva benissimo.
Mentre camminava a piedi nudi percepiva vibrazioni provenienti da terra, probabilmente causati da musica molto alta.

Alla fine del corridoio Sole sbucò in una grande sala illuminata da candele e al centro della stanza una piscina interrata olimpionica, l'acqua creava piccole increspature per via delle vibrazione e Sole rimase a guardarle quasi incantata.

Una porta si spalancò lasciando entrare un ragazzo e una ragazza avvinghiati e stretti tra loro dal fuoco della passione, le mani di lui scorrevano su e giù sulla schiena di lei che invece era impegnata a graffiargli il collo.
Non appena il ragazzo si accorse della presenza di Sole si allontanò di poco dalla ragazza con i capelli rossi fuoco.

-Un demone con i capelli biondi non lo avevo mai visto- le disse alzando il labbro in un ghigno per poi tornare a baciare la rossa.

Aveva i capelli rasati marroni scuro, gli occhi viola e il mento spigoloso.

I due ragazzi sparirono dietro un altra porta.

Sole ormai sola si diresse verso dove erano entrati i due , mentre scendeva  le scale in acciaio la musica aumentava sempre di più a ogni gradino.

Spinse un'altra porta e si ritrovò in una discoteca enorme, ma non abbastanza grande per tutta la gente che c'era dentro.

La musica le pulsava nella testa e insieme alle luci e al fumo creava un mix incredibilmente intollerabile per iI fragile equilibrio di Sole che cercava di restare calma mentre veniva spinta da corpi sudaticci che non si accorgevano nemmeno della sua presenza.

Non si accorse  di una mano che le avvolgeva il fianco finché non venne spinta indietro e sollevata da terra di forza.

Colpo di gomito alla mascella per destabilizzare , pugno alla mascella , calcio alla testa e infine corri via.

Si ricordò delle parole del suo maestro di difesa personale e così fece, solo che la corsa per scappare non fu facile come si aspettava infatti il corpo di Sole si trovo' imprigionato  tra quello del suo aggressore e il muro della discoteca.

-Ora capisco perché sei l'unico demone con i capelli biondi che io abbia mai visto-

-Hai già finito con la rossa? Duri così poco?-
Sputo' acida Sole non appena capí che il suo aggressore era il ragazzo con i capelli rasati e gli occhi viola.

-Oh raggio di sole posso dimostrarti il contrario quando vuoi, solo non adesso perché tuo padre vuole vederti quindi o muovi il culo che tra parentesi non è niente male o ti porto di peso, decidi ma in fretta-
Concluse con voce annoiata dando un ultima occhiata al fondoschiena di Sole.

La bionda si libero con uno strattone e con le braccia incrociate al petto aspettò che il ragazzo le facesse strada.

***

-MI STAI DICENDO CHE È SCAPPATA?-
Silvia stava ormai urlando e sulla fronte si era formata una ruga d'espressione.

-È entrato nella sua testa! Ho implorato che restasse!-
Daniele tirò un pugno sul muro e chiuse gli occhi.

-Non avresti dovuto spingerla fino al punto di rottura!-

-Solo quando è arrabbiata riesco a vedere la scintilla angelica mei suoi occhi!-
Si giustificò il ragazzo.

-Potrai anche averle visto quello scintilla ma la rabbia è allo stesso tempo rafforzamento per la parte demoniaca ! Perché non le Hai parlato dei tuoi sentimenti al posto di stuzzicarla? -
Silvia non era più arrabbiata, era afflitta.

-L'amore , i miei sentimenti sono la causa della mia condanna terrena, come possono aiutare Sole?-

-Non rovinare mai il tuo presente per un passato che non ha futuro (W. Shakespeare) ... ma se non conosci il tuo passato non puoi sapere come liberarti dalla tua condanna e di conseguenza non puoi sapere come affrontare il presente e non rovinarlo...-
Silvia si fermò nel mezzo della studio e guardò fisso negli occhi di Daniele.
-È arrivato il momento che tu conosca il tuo passato, Geremia-

Non lo aveva mai chiamato in questo modo, nemmeno per sbaglio.
Daniele venne percorso da un brivido, si morse il labbro e butto fuori tutta l'aria che ,senza nemmeno essersene accorto, stava trattenendo.

Conoscerai il tuo passato, conoscerai Geremia, conoscerai il vecchio te, il te prima di Sole.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 09, 2018 ⏰

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