Che fossimo tutti e tre distrutti era più che evidente.Appena arrivati a casa feci del ramen istantaneo per tutti e tre,giusto perché non avevo molto altro in cucina. Subito dopo mangiato mostrai alla madre di Jungkook la camera degli ospiti mentre quest'ultimo si era chiuso in bagno, o meglio, era stato chiuso in bagno da me per farsi una lunga doccia calda.
"Taehyung davvero, sei un ragazzo d'oro... ti ringrazio dal profondo del mio cuore per tutto quello che fai per il mio bambino.
Da quando ti ha conosciuto mi sono subito accorta quanto fosse cambiato, è meno stressato,più calmo e tranquillo ,e riesce a controllarsi meglio anche nelle situazioni peggiori.
Io non so che tipo di legame ci sia tra di voi però ti prego, continua a fare tutto quello che hai fatto fino ad adesso.
Sapere che il mio piccolo ha comunque un amico come te sul quale contare mi rende così felice..." mi disse la madre di Jungkook cominciando a piangere."Signora la prego non pianga....
Io voglio molto bene a suo figlio.
Le prometto che gli sarò vicino indipendentemente dal rischio
La prego solo di informarmi sempre, per qualsiasi cosa lei sappia che può contare su di me
Siete i benvenuti a casa mia quando volete"dissi dolcemente abbracciandolaLei continuava a singhiozzare sussurrando di tanto in tanto dei "grazie" e quando si fu calmata un minimo la lasciai riposare tranquilla tornando in cucina a lavare i piatti.
Jungkook era eccessivamente strano, fin da quando eravamo usciti dall'ospedale era taciturno e pensieroso.
Anche durante la cena evitava il mio sguardo e rimaneva incantato.La madre in ospedale aveva detto qualcosa sul non volermi mettere a rischio... spero solo che Jungkook non si faccia strani complessi mentali perché non ho nessuna intenzione di abbandonarlo per paura di un pazzo psicotico alcolista che maltratta le persone che dovrebbe amare più di se stesso.
"Taehyung" mi chiamò Jungkook con voce ferma appoggiato alla porta della cucina.
Aveva indosso una mia maglia bianca super larga e dei pantaloncini neri, aveva tolto la fasciatura alla testa e ora aveva un enorme graffio dalla tempia fin sopra al sopracciglio
"Devo parlarti." Disse guardandomi diritto negli occhi, al che ebbi un brivido per quanto fossero strani.
" Certo..." dissi abbassando lo sguardo e tornando a lavare i piatti
"Ehm... aspettami in salotto, finisco di lavare i piatti e arriv-"
"Tranquillo, ti aspetto qui."disse sedendosi su una delle sedie affiancate all'isola sporgente della cucina
"Dimmi tutto" dissi sospirando e mettendomi dall'altra parte del piano, proprio di fronte a lui
"Taehyung la nostra vicinanza è pericolosa"
Sentenziò lasciandomi basito"Come scusa?" Chiesi insicuro
" Noi... noi non possiamo essere troppo amici.
Mi sto affezionando davvero troppo a te e la cosa non va assolutamente bene.""Jungkook ma cosa stai dicendo?" Chiesi mentre il mio cuore sembrava creparsi sotto il peso di quelle parole.
Gli occhi cominciarono ad inumidirsi ma io rimanevo immobile a fissare Jungkook.
Sapevo che si sarebbe arrivato a questo..."Tae io... ho pensato molto a quello che mia madre ha detto prima in ospedale" disse addolcendo lo sguardo e prendendo la mia mando tra le sue
"Non posso permettere che ti capiti qualcosa te ne rendi conto? Non me lo perdonerei mai se quel pazzo scoprisse di te e decidesse di farti qualcosa,io non posso permetterlo"
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~*Gear up Boy ||Taekook||*~
FanfictionLa storia di un ragazzo. Il primo amore,tradimenti,cuori spezzati,ingenuità e un susseguirsi di eventi che gli faranno capire molte cose. Ma dopotutto l'amore trionfa sempre .... vero? Potrà mai rialzarsi dopo tutte le prese in giro? Riuscirà a ritr...