Ali in gabbia

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 HARRY

Quando apro gli occhi dalle finestre filtra la luce del sole che illumina leggermente la stanza. Mi volto leggermente e vedo Nick dormire beatamente vicino a me, il petto nudo che si alza e abbassa regolarmente.

Ho la lingua che sembra carta vetrata, dolori su tutto il corpo e la testa mi pulsa. Cosa ho fatto?

Il senso di colpa inizia ad assalirmi e subito penso a Louis, a quanto non merita tutto questo, a quanto non merita me.

Ha già troppi problemi di suo, se scopre che l’ho tradito starà ancora peggio come sicuramente ora starà male Nick: ultimamente ha mostrato sempre più interesse per me e facendo sesso ho paura di averlo illuso.

Sono un egoista, nessuno dovrebbe amarmi.

Mi alzo in piedi barcollando un poco, il terreno che si muove ancora sotto i miei piedi nudi,  e vado a farmi una lunga doccia; sotto il getto acqua ghiaccia scoppio in lacrime e cerco di togliermi l’odore di Nick di dosso, cerco di cancellare tutto. Strofino la pelle impregnata dal suo odore e cerco di cancellare i segni che mi ha lasciato sulla pelle, piccoli morsi e succhiotti sul petto e nella clavicola. Ma nulla va via, il segni restano per ricordarmi la sbaglio che ho commesso.

Poggio la testa sulle mattonelle fredde e mi siedo a terra, l’acqua che mi bagna il viso e mi appiccica i capelli alla fronte.

“scusa, scusami tanto” sussurro al vuoto, come se qualcuno potesse sentirmi.

Cosa ha fatto di male Louis per incontrarmi? Perché deve soffrire così tanto per colpa mia?

Mille domande mi affollano la mente e tutte queste hanno a che fare con lui, il ragazzo con gli occhi colore del cielo; io lo amo, lo amo da morire ma ho fatto sesso con Nick.

Vorrei prendermi a schiaffi e a pugni per ciò che ho fatto, per aver tradito il mio ragazzo.

Quando ho fatto indosso una felpa di Louis come se questo potrebbe farmi sentire meno in colpa, dei pantaloncini e vado a svegliare Nick.

“sveglia, devi andare” dico in modo brusco dandogli una pacca sul braccio nudo; lo sento mugolare ma lo ignoro e gli tolgo di dosso il piumone lasciandolo completamente nudo.

Senza dire nulla vado in cucina a bere un’aranciata e accendo il telefono.

Quando vedo lo schermo il cuore si blocca ed entro nel panico: ho un sacco di chiamate perse di Louis risalenti a ieri sera mentre… mentre ero con Nick.

So già che non riuscirò a vivere con questo enorme peso ma non posso dire tutto a Louis, non ora.

I miei pensieri vengono interrotti quando vedo Nick entrare in cucina: ha i pantaloni neri di ieri sera e mi trattengo dal sorridergli vedendolo con i capelli spettinati e il segno delle lenzuola sulla guancia.

Ma ora non c’è nulla da ridere perciò distolgo lo sguardo dal ragazzo e guardo fuori.

“Harry” mi dice lui serio poggiandosi al lavello “non hai nulla da dire?

“sono una merda” dico ridendo tristemente “non merito nessuno, tantomeno Louis”

“non è solo colpa tua” dice lui raggiungendomi alla finestra e guardando fuori.

“ma qui sono io quello fidanzato e che ti ha chiesto di salire” ribatto finendo l’aranciata.

Lo sento sospirare e mi prende una spalla così che mi ritrovo il suo volto davanti.

“dimentica tutto Harry, tra noi non ci sarà mai nulla”

Mi mordo il labbro inferiore per farlo smettere di tremare e affondo il viso nella spalla di Nick iniziando nuovamente a piangere.

BR(OK)EN: Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora