LOUIS
Sono steso sul pavimento di camera a fissare il soffitto nell’attesa che il telefono squilli, nell’attesa di sentire la voce di Harry. Ma non sento nulla.
Lo schermo rimane nero perciò non mi muovo di un centimetro e osservo con ossessione una crepa all’angolo del soffitto.
C’è qualcosa che non va, lo sento.
Non è da Harry essere per così tanto tempo irraggiungibile e sto iniziando a prendere in considerazione anche le ipotesi più assurde come quella di un rapimento da parte degli alieni.
Mentre ripenso al bacio con Eleanor e al disagio che mi ha provocato i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
“Lou? Posso entrare?” domanda Eleanor da dietro la porta.
“sì, vieni” rispondo restando steso e continuando a fissare la crepa.
La porta si apre lentamente e vedo spuntare la testa riccia di Eleanor che mi sorride dolcemente e si stende vicino a me con una busta di biscotti al cioccolato.
“Harry mi ha detto che devi mangiare, tieni” dice porgendomi un biscotto.
“ti ha chiamato?!” domando subito per paura che il ragazzo abbia chiamato El e non me.
“no, abbiamo parlato prima di partire” dice mangiando un biscotto.
Annuisco e restiamo in silenzio per un bel po’ a mangiare biscotti e a fissare il soffitto.
“El” la chiamo “cosa hai provato con quel bacio?”
Mi volto a guardarla e noto che è diventata leggermente rossa in viso e che cerca di evitare il mio sguardo; molto probabilmente è stata una domanda inopportuna ma la curiosità ha avuto la meglio su di me.
“sinceramente Lou? Mi è piaciuto molto” sorride tristemente “e so che per te non è lo stesso ma non importa, ormai mi sono rassegnata al fatto che non mi amerai mai”
A quest’ultima frase sento una fitta al cuore e capisco per la prima volta che Eleanor ha sempre sperato che tra noi ci fosse qualcosa di più, che lei smettesse di essere solo la mia copertura: mi odio a morte per averla fatta soffrire in questo modo.
“mi… mi dispiace” sussurro prendendola per mano.
“tranquillo, so che non lo fai apposta” sorride per poi abbracciarmi forte e affondare il viso nel mio collo.
A cena non mangio nulla ma vado subito a dormire nel letto e poco dopo Eleanor mi raggiunge abbracciandomi forte per tranquillizzarmi e farmi capire che lei è qui con me, che non sono solo; ricambio forte l’abbraccio cercando di trattenere le lacrime e di non pensare ad Harry.
“tranquillo” sussurra “domani chiamerà”
“grazie El, ti voglio bene” sorrido riconoscente.
“anche io ti voglio bene” sorride e poi vedo i suoi occhi brillare, chissà cosa ha in mente. “senti Lou, posso chiederti un favore?” domanda mettendosi su un fianco per vedermi meglio.
“sì, dimmi”
“mi canti qualcosa come ninna nanna?” chiede e in quegli occhi castano profondo vedo una bambina sempre allegra e sorridente ma anche fragile e delicata.
“certo” sorrido mettendomi a sedere e poggiando la schiena alla testiera.
“I won't let these little things
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BR(OK)EN: Larry Stylinson
FanficDietro gli occhi pieni di vita, la risata spensierata e il viso da bambino, Louis Tomlinson nasconde una parte di se che piano piano sta cadendo a pezzi. Sará compito di Harry, l'amore della sua vita, rimettere insieme questi pezzi e far tornare a s...