<<Quando hai finito dimmelo!>>
Non lo ascoltava, lei danzava; però ad un certo punto scivolò e cadde in un buco che si era formato nel terreno, essendo un castello vecchio.
Ci fu un tonfo secco.
Alex corse a vedere, preoccupato.
<<Sono viva...>>
Alex si mise a ridere.
<<Cosa ridi?! Asino.>>
Lui continuò.
<<Uff...Aiutami invece di ridere!>>
<<Sì!Scusa...>> Ridacchiò.
La Donna si era avvicinata a loro senza che se ne accorgessero.
Alexia alzò lo sguardo e la vide.
<<Alex!>>
<<Eh! Che c'è?!>>
Alexia indicò dietro di lui che, giratosi, la vide..
<<Oh...oh...>>
La Donna lo fissava e lui si accorse del pugnale che ella teneva in mano.
<<Corri!>>Gridò Alexia.
Il ragazzo non esitò e corse via e lontano dal castello.
La Donna non lo inseguì e fissò Alexia.
-Che faccio?- pensò- Sono morta...- la fissò- No! Reagisci idiota!Corri!
Senza ripensarci Alexia si alzò ed iniziò a correre via da dove era caduta, con la fortuna di aver vicina una porta.
L'aprì e la richiuse con un tonfo secco.
<<Ora cerchiamo un modo per uscire!>>
Era tutto buio.
<<Sarà meglio usare il cellulare come torcia, tanto non prende, non posso nemmeno chiedere aiuto...>> Si piegò e mise la testa tra le ginocchia. Piangeva.
<<Come esco da qui adesso? Come?! Dannata me quando ho deciso di venire qua!>>
Sentì dei colpi e si tappò la bocca.
-Sono fregata- pensò.
Velocemente si nascose dietro degli scatoloni e delle botti cercando di stare il più zitta che poté.
La rivide.
La donna di prima; con quel suo vestito bianco con delle macchie di sangue sul petto e sulla gonna. Teneva ancora il pugnale di prima ed emanava una luce bianca da tutte le parti del corpo. I suoi capelli rossi come le macchie del suo vestito volavano nell'aria e sulle sue guance pallide le righe nere di pianto rivelavano quanto la donna piangesse.
-Se mi vede sono morta!- pensò Alexia, ma per sua fortuna la donna se ne andò.
Tirò un sospiro di sollievo.
<<Ora vediamo di uscire.>> Sussurrò. <<Chissà come sta Alex... Anche se è un cretino è uno dei miei migliori amici... Se gli succedesse qualcosa... No Alexia, sta bene, non preoccuparti...>>
Si alzò e dopo aver controllato che la donna se ne fosse effettivamente andata cercò un'altra porta dalla quale uscire.
<<Eccola!>>Entrò e si ritrovò in un corridoio ai lati del quale vi erano molte, anzi infinite gabbie per prigionieri e in alcune vi erano degli scheletri quasi tutti ridotti in polvere.
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La Donna senza nome
FantasyLa gente che vi abitava era ospitale e cordiale con chiunque. La chiamavano "La città dal Bianco Sorriso"... Esisteva un posto, però, dove la serenità e l'allegria di questa città non riuscivano a vivere: il Castello DeadHouse, un grande e vecchio c...