<<Emily! Sei qui?>> Chiese Alexia entrando nel Castello.
Nessuna risposta.
<<Probabilmente è nella "stanza del balcone". Andiamo a cercarla, anche se non ho idea di dove sia.>>
<<Ok capitano.>>
<<Alexia, non capitano, grazie.>> Gli fece la linguaccia.
Lui ricambiò con un occhiolino.
<<Le uniche porte che non ho ancora aperto sono queste>> disse lei indicando due porte davanti a loro.
<<Non avevo visto quelle porte.>>
<<In effetti non penserei mai di vedere se sotto le scale ci sono porte.>>
<<Io entro nella destra e tu a sinistra?>>
<<Va bene>>
Alexia entrò in una camera da letto.
I muri erano color crema, con i battiscopa rossi e la stanza era decorata da quadri di ogni genere. Gli oggetti presenti erano adatti ad una donna di classe e con gusti raffinati.
<<Emily deve dormire qui.>> pensò.
C'erano due armadi color nocciola e due librerie ricolme di testi dalle copertine di mille colori che, seppur sbiaditi, risaltavano molto.
Il letto era a baldacchino, di color rosso intenso e vicino vi era una scarpiera dorata.
<<Decisamente;anche se devo ammettere che ha dei gusti molto fini ed eleganti;anche se,vedo, ci sono molti stili, soprattutto per i vestiti.>>
Mentre la ragazza si perdeva in quella camera la porta si aprì bruscamente.
<<Alexia!>>
<<Alex?>>Lo guardò perplessa.
<<Devi vedere cosa ho trovato!>>
Sembrava leggermente sconvolto e teso. La prese per mano e la trascinò nella stanza vicina.
<<Oh mamma!>>
Ciò che vide Alexia la scioccò: corpi morti a terra, pezzi di ossa e carni, oltre che tanto sangue.
<<Ma che cosa?!>>
Era terrorizzata e disgustata allo stesso tempo e le cedettero le gambe.
<<Attenta!>>Alex la prese in tempo.
Lo fissò intensamente e poi svenne.
<<Alexia? Non puoi essere davvero svenuta!>> Le diede due sberlette<<Alexia! Sveglia!>>
<<Si deve essere spaventata a morte...>>
Quella voce...
<<Emily>>La Donna era arrivata e pareva leggermente infastidita.
<<Non dovevate vederla...>> si avvicinò <<Ho scritto sulla porta di starne alla larga! Perché avete disobbedito?!>> Urlò.
Alex era molto spaventato e non riusciva bene a parlare.
<<Questa stanza apparteneva a mio marito...>>
Alex deglutì.
<<Non avevo la benché minima idea di quello che stesse facendo finché non fu troppo tardi...>>
<<Cosa successe?..>>
Alex aveva trovato la voce per chiederle solo quello.
<<Quando lo venni a scoprire lui mi minacciò di morte; "Farai la stessa fine se proverai ad ostacolarmi o a dire a qualcuno ciò che hai visto", mi disse. Io non sapevo che cosa fare. Mia figlia sarebbe nata di lì a poco e Verdiana non era più al sicuro nel Castello.>>Prese un bel respiro e continuò <<Feci finta di nulla per un po', ma Verdiana era sempre più curiosa di sapere cosa c'era oltre questa porta e quindi dovetti confessare tutto alle autorità.Ricordo solo che l'ultima volta che vidi mio marito mi guardò con odio e maledì me e mia figlia, augurandoci la morte precoce e la perdita di tutto ciò a cui tenevamo. E Verdiana era lì, inorridita dalla scena. Né lei né io sapevamo di quanto quell'uomo fosse crudele...>>
YOU ARE READING
La Donna senza nome
FantasiLa gente che vi abitava era ospitale e cordiale con chiunque. La chiamavano "La città dal Bianco Sorriso"... Esisteva un posto, però, dove la serenità e l'allegria di questa città non riuscivano a vivere: il Castello DeadHouse, un grande e vecchio c...