<<Emily, per favore non piangere. È tutta colpa mia se ti hanno trattata così... I-io..Pensavo di aiutarti.. S-scusami..>> Anche Alexia era distrutta e triste.
Abbracciandosi le due piansero l'una sulla spalla dell'altra e Alex non poté fare ameno di andare verso di loro e unirsi, trattenendo le lacrime per un pelo; una scena così infelice avrebbe ferito chiunque.
Si udirono dei passi avvicinarsi.
<<Chi è là?!>> Sbottò Alexia.
<<Solo due poveri vecchi in cerca della nipotina...>>
<<E un ragazzo in cerca del fratellone...>>
<<E due sorelle in cerca di un'amica perduta...>>
Fu tutto istantaneo.
Alexia si alzò e così fece Alex, e insieme corsero dalle persone che avevano compreso finalmente la situazione. Ci fu un lungo abbraccio di gruppo e un pochino di lacrime e tante, tante scuse.
<<Ci dispiace tanto per lei, Emily.>> Dissero i nonni di Alexia.
<<Noi le vogliamo bene..>> Aggiunse Timmy.
<<Ci scusi se abbiamo pensato che fosse cattiva..>> Conclusero le sorelle Levi.
Emily alzò lo sguardo verso il piccolo gruppetto, sorridendo.
<<Non vi preoccupate. In questi giorni ho imparato che non è importate essere accettata da tutti. Ho già chi mi vuole bene, ne ho avuto tante volte le prove. Ho avuto modo di vedere tante cose anche senza poterlo fare veramente. Ho avuto modo di raccontare la mia storia e di essere finalmente felice dopo anni che non abbozzavo un sorriso.Ho avuto modo di rivivere dei ricordi importanti per me, come se li avessi vissuti ancora. Tutto questo grazie alle uniche due persone che mi hanno voluto bene. Quindi sono io a chiedere scusa per avervi spaventato, e vi ringrazio Alexia e Alex per avermi fatto capire,scoprire e vedere il mondo. Non tutto deve essere bello per forza.Gli esseri umani non sono pronti per instaurare relazioni con noi morti.>>
<<Che dici Emily!>> Esclamò Alexia.
<<La verità...Non siete pronti a conoscere il mio mondo, ma sono felice di aver trascorso questa vita ultraterrena con voi.>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Non te ne vorrai andare spero!>> Si intromise Alex.
La Donna li guardò, per la prima volta parve fissarli per davvero e commossa si asciugò le lacrime e andando loro vicino accarezzò la guancia di ognuno dei due.
<<Emily! Non fare scherzi ti prego!>> Gridò piangendo Alexia.
<<Ci rivedremo amici miei.>>
<<No Emily! Non andartene! Ti prego!>>
<<Emily!>>
I tentativi dei due ragazzi di trattenerla furono inutili.
La Donna che tanto li aveva amati svanì.
<<No!>>
In un attimo Alexia rivide tutti i momenti passati insieme alla Donna e non credette per nessun istante a quello che era successo.
<<Non puoi essertene andata davvero! Almeno dimmi dove sei! In Paradiso?>>Gridò <<Emily! Ti prego! È uno scherzo! Non abbiamo mantenuto la promessa! Ti prego! Non puoi essertene andata veramente! Ti supplico torna qua!>>
Non si era accorta che le mura stavano cedendo.
<<Alexia! Dobbiamo uscire! Sta crollando tutto!>>
<<No! Emily! Torna da me! Ti prego! Io ti voglio bene! Sei come una mamma per me! Non lasciarmi anche tu! Emily!>>
Dovette trascinarla via a forza per evitare di farla seppellire dalle macerie del Castello.
<<Emily...>>
In un attimo tutto era crollato davanti ai loro occhi.
<<Alexia...Nipotina mia...>>
La nonna le si avvicinò.
<<Emily...Nonna, Emily non c'è più...>>
<<Sarà finalmente arrivata in Paradiso. Non sei felice? Ora può riposare in pace.>>
<<Non può essere sparita per sempre...>>
Il nonno le diede un bacio in fronte e le disse che purtroppo era così però doveva andare fiera di ciò, l'aveva aiutata ad essere libera.
Anche Alex concordò con il nonno, e Timmy e le sorelle gli fecero eco.
Forse avevano ragione.
Forse era davvero riuscita ad aiutarla.
Era quello il suo obbiettivo no? Farla arrivare in Paradiso. Aveva funzionato. La promessa fatta era stata mantenuta.
Certo era doloroso il fatto di non poterla mai più rivedere, se non in un altro mondo, però ora la sua amica era libera. Libera di riposare. Libera dalle sofferenze. Emily poteva finalmente riabbracciare sua figlia e Verdiana.
Sarebbe sempre stata nel suo cuore.
Questo era l'importante.
<<Torniamo a casa ora, piccina mia.>>
<<Sì nonna.>>
E così si concluse così la storia di Emily VanGhetti, finalmente libera di riposare in pace.
Ma non pensate che sia finita qua!
Cari miei questa è solo una piccola parte, l'inizio di una serie di storie, allegre e non, buffe e strambe che vi accompagneranno durante questa specie di viaggio.
Quindi mettetevi comodi sulla poltrona del vostro salotto e preparatevi perché abbiamo appena cominciato!

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La Donna senza nome
FantasiLa gente che vi abitava era ospitale e cordiale con chiunque. La chiamavano "La città dal Bianco Sorriso"... Esisteva un posto, però, dove la serenità e l'allegria di questa città non riuscivano a vivere: il Castello DeadHouse, un grande e vecchio c...