1. Pilot

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L'Espresso per Hogwarts era già svanito nella nebbia da più di un'ora e non c'era ombra delle carrozze che solitamente aspettavano gli studenti fuori dalla piccola stazione ferroviaria. Natalee Lane camminava su e giù, visibilmente irritata. “Di questo passo ci perderemo lo Smistamento” continuava a borbottare, mentre una ragazza dalla pelle scura e lunghi boccoli neri la osservava a braccia incrociate, visibilmente più tranquilla. “Andiamo Nat, sono 5 anni che assisti alla cerimonia di iniziazione delle matricole, se anche dovessimo perdercela quest'anno non sarebbe certo la fine del mondo!”. La ragazza si voltò in direzione dell'amica, sforzandosi di non continuare a muoversi. “Ma rimane comunque una delle parti migliori di questa scuola! Ricordi quando toccò a me?” “E come potrei dimenticarmene? Quando ti sedesti al nostro tavolo non riuscivi a smettere di parlare a vanvera, gli altri Grifondoro ti avrebbero fatta rinchiudere nella Stamberga Strillante se avessero potuto!” ridacchiò, sfregandosi le braccia nude. “Ma effettivamente comincia a fare un po' freddo qua fuori” commentò, voltandosi verso il resto del gruppo e cercando con lo sguardo qualcuno che ne sapesse più di loro. “Potter! Per caso sai che fine hanno fatto le carrozze? Stiamo congelando qua fuori!”.

Un ragazzo con i capelli spettinati e vivaci occhi marroni si avvicinò alle due ragazze, allontanandosi (con loro disappunto ed enorme dispiacere) da un gruppetto di ragazzine più giovani. Si sfregò la fronte con la mano, gesto che doveva aver ereditato dal padre, sebbene mancasse sul suo viso quel segno che aveva reso famosa tutta la sua famiglia. “Purtroppo ne so quanto te, Rhonda. Se avessi il mio gufo potrei inviarlo al castello per avere qualche informazione in più, ma è...” “Già al castello, come i nostri bauli e tutte le altre cose” lo interruppe Natalee, stizzita. James le scompigliò i capelli. “Sta' calma ragazzina, vedrai che arriveremo in qualche modo!”. L'altra Grifondoro si scostò immediatamente, lisciandosi nuovamente la frangia. “Evita di fare l'uomo vissuto con me, ho l'età di tuo fratello e sulla scopa sono perfino più brava di te, caposcuola” aggiunse, facendo una smorfia. Il ragazzo rise. “Non è colpa mia se sono così affidabile, affascinante e degno di fiducia. La preside ha deciso spontaneamente di riconfermarmi il ruolo, non che io abbia insistito ovviamente ma c'è da dire che...” “Che il ruolo ti calza a pennello, visto l'impatto che ha sulle ragazze” commentò Rhonda, tirandogli una gomitata. “Chi sta parlando di ragazze?”. Un altro Grifondoro si unì alla conversazione, avvolgendo il collo dell'amico con il braccio destro.

Le due ragazze alzarono gli occhi al cielo, mentre Dorian Baston le osservava con la stessa attenzione di un radiologo intento ad esaminare uno scheletro fuori dal comune. “E dite un po', da quando voi due sareste diventate così sexy?”. Natalee sbuffò, sporgendosi in avanti con la speranza di veder finalmente comparire la schiera di carrozze vuote che li avrebbero condotti al castello. E poté tirare un sospiro di sollievo, perché proprio in quel momento un enorme cavallo alato di corporatura esile, con il manto nero striato di venature bianche, stava avanzando verso di loro, guidato dal professor Paciock e seguito da tanti altri.

L'insegnante di Erbologia agitò la mano in aria e ordinò al thestral di fermarsi, scendendo dalla carrozza con un'agilità che fino a qualche anno prima sarebbe sembrata inadatta a lui. “Scusate per il ritardo, ragazzi. So che siete stanchissimi, ma abbiamo avuto dei problemi tecnici” lanciò un'occhiata irritata alla creatura vicina a lui. “Coraggio, salite! E mi raccomando, non più di 8 persone per carrozza, ce ne sono abbastanza per tutti e avrete tutto l'anno per stare insieme!”.

Rhonda, Dorian e James salirono con il professore, stringendosi per far posto ad altri studenti, mentre Natalee si attardò ad accarezzare il thestral con tocco lieve, come piaceva a lui. Alcune studentesse del secondo anno la indicarono col dito, parlottando tra di loro, ma lei non se ne preoccupò. Vi auguro solo di non riuscire mai a vedere queste sciagurate creature come le ho viste io fin da quando avevo la vostra età pensò tra sé e sé, mentre uno dei ragazzi l'aiutava a salire e a sedersi, mentre il professor Paciock con uno schiocco della lingua faceva ripartire la carrozza, diretta a velocità sostenuta verso Hogwarts.

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