Per quanto solitamente trovasse le lezioni del professor Robins piuttosto interessanti, quel giorno Lily non riusciva proprio a rimanere concentrata. Il giovane insegnante stava cercando di riportare la classe all'ordine e contemporaneamente di acchiappare i colibrì sparsi qua e là per la stanza, pentendosi di aver scelto degli animali tanto piccoli per la sua lezione di “trasfigurazione di uccelli in tazze per il tè”. Alcuni studenti di Serpeverde lanciavano palline di carta ai minuscoli uccelli sghignazzando, mentre le sfortunate creature scappavano all'impazzata, seminando piume gialle su tutto il pavimento. Lily stava giocherellando distrattamente con la tazzina a fiori arancioni appena creata, ripensando a tutta la faccenda dell'unicorno ed alle varie ipotesi che lei e Malfoy avevano elaborato nei giorni precedenti. “E se fosse qualcuno all'interno della scuola”. Il giovane Serpeverde aveva scosso la testa con convinzione. “La preside ha radunato un corpo docenti di cui si fida ciecamente, nessuno tradirebbe mai la sua fiducia”. “E se invece si trattasse di uno studente?” aveva domandato di nuovo, fremendo. Ancora un cenno della testa bionda. “Chi farebbe mai una cosa simile?” “Non lo so, ma non può trattarsi di una persona esterna. Nessuno è mai riuscito a varcare le porte del castello senza l'autorizzazione della preside in persona, la scuola è circondata da incantesimi di protezione in grado di resistere a qualunque cosa” “Già, ma ti sbagli: qualcuno è riuscito ad entrare una volta”. Lily lo aveva guardato senza capire, poi si era ricordata. “Stiamo parlando della Grande Battaglia, un episodio unico ed irripetibile. Nessuno riuscirebbe mai ad accumulare un tale potere, non di nuovo”. Ma quell'idea le stava ancora vorticando nella mente, acquistando una forma sempre più definita. Possibile che qualche antico seguace del più grande mago oscuro di tutti i tempi si fosse nuovamente fatto vivo? E se così fosse, che cosa stava tentando di fare?
Quando finalmente il professor Robins si sedette sulla propria scrivania, senza fiato e con i capelli tutti spettinati, la Grifondoro alzò una mano con decisione. “Parla pure, Lily” sbuffò l'insegnante, sistemandosi gli enormi occhiali rotondi sulla punta del naso. Lei si schiarì la voce. “Mi chiedevo, professor Robins...lei ha partecipato alla Seconda Battaglia di Hogwarts, dico bene?”. L'uomo sussultò ed annuì lentamente. “Già, ero solo al quarto anno, proprio come voi” aggiunse. “Giusto. Mi chiedevo se saprebbe spiegarci in qualche modo come è stato possibile che gli incantesimi protettivi di Hogwarts fossero spezzati. Insomma, come hanno fatto Voldemort e gli altri a superare le barriere? E crede che potrebbe succedere nuovamente?”. Un inquietante silenzio era sceso su tutta la classe. Perfino suo cugino Hugo, impegnato fino a pochi attimi prima a sonnecchiare con la testa sul banco, si era voltato verso di lei con circospezione. L'uomo tossicchiò per schiarirsi la voce, poi guardò uno ad uno ogni studente presente nella stanza. E sospirò. “Purtroppo non è così semplice da spiegare. La notte del 2 Maggio 1998 successero molte cose terribili ed il mago oscuro di cui oggi non temiamo più il nome possedeva un potere senza confini, la magia oscura che era riuscito ad accumulare avrebbe fatto impallidire chiunque. Gli insegnanti e gli studenti, me compreso, fecero tutto il possibile per rafforzare la barriera magica che ci separava dal suo esercito di Mangiamorte, ma fu tutto inutile. Si erano già insediati all'interno della scuola, erano diventati i nostri insegnanti, coloro che ci mostravano le Maledizioni Senza Perdono al posto dei comuni incantesimi ed avevano conquistato perfino il Ministero della Magia. Quindi non fu così difficile per loro spianare la strada a Voldemort e tutti i suoi seguaci”. Lily sentì un brivido scenderle lungo la schiena, ma cercò di non farci troppo caso. “Quindi ci fu anche un sabotaggio interno, per così dire?” chiese lentamente. Il professor Robins ci pensò su ed annuì. “Definitivamente, si. Tutti facemmo del nostro meglio, ma come già saprete, Voldemort aveva messo alcuni Mangiamorte quali i fratelli Carrow a capo della scuola ancora prima dello scoppio della cosiddetta Seconda Battaglia” “Quindi crede che...” “Che una cosa del genere possa ripetersi? Spiacente deluderti, Lily, ma dubito che qualcuno riesca nuovamente ad infiltrarsi all'interno del castello con tanta facilità e soprattutto sono certo che là fuori non ci sia nessuno neppure lontanamente paragonabile a Voldemort o ai suoi tirapiedi”. La ragazza annuì senza troppa convinzione. L'uomo si rivolse nuovamente a lei. “Perché tanto interesse per questo argomento, comunque? Credevo che tuo padre te ne avesse parlato a sufficienza, considerato che fu uno dei protagonisti in assoluto...” “Si beh, diciamo che non è molto ferrato sulle questioni tecniche riguardanti gli incantesimi di protezione eccetera, la mia era semplice curiosità” si affrettò a chiarire, abbassando lo sguardo e riprendendo a riflettere, mentre il resto della classe le lanciava occhiate ambigue che lasciavano ben poco all'immaginazione.
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Why can't we just stay the same?
Fanfic“Con quei capelli potresti essere scambiata per una di famiglia. Sono quasi identici a quelli di Lily e di Rose!” ed aveva aggiunto: “Mio fratello deve aver ereditato la passione per le rosse da mio padre e da mio nonno”. Fanfiction ambientata ad H...