"-...ti ho tradito-"

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-Rosie stai piangendo da tre ore consecutive, ed il mio gelato è finito-

-Scusami Gemma-

-Vieni qui- disse lei sospirando.

Io mi avvicinai a Gemma che poi mi sorrise abbracciandomi.

-Il gelato e le lacrime servono a poco-

-Lo so Gemma. Se vuoi tolgo il disturbo e torno a casa mia-

-No no, voglio che resti. Avevo promesso che ti avrei insegnato il ballo caraibico, ed io mantengo sempre le mie promesse. Dai, ora smettemila di pensare a Sherlock-

-Non ci riesco-

-Fai uno sforzo, è per il tuo bene-

-Posso entrare?- chiese una voce che bussava alla porta della camera di Gemma.

Lei mi guardò chiedendomi se volessi far entrare Fausto ed io annuii.
Tanto per me era perfettamente uguale.

-Che fate ragazze?-

-Schifo...- dissi, sorridendo tristemente.

-Perché piange?- chiese Fausto a Gemma, con la voce bassa ma pur sempre udibile.

-Per "tu sai chi"-

Lui mi guardò. Impassibile, e poi sorrise.

-Mi dispiace fiorellino, ma si può sapere cosa ha fatto lui stavolta?-

-A parte comparire nella mia vita ed essere l'uomo perfetto per me?- dico, per poi iniziare un lungo discorso riguardo tutto l'accaduto. Riguardo Sherlock, la sua figaggine, l'ostilità di papà e del fatto che mezzo mondo sapesse della nostra relazione.

La faccia di Fausto era...non so...indescrivibile?

-Ma che cazz...lui ha trentun'anni, come cavolo pensi di poter avere una relazione normale con lui-

-Fausto!!!- urlò Gemma lanciandogli le peggio frecciatine.

-Hai ragione: Sherlock è troppo grande, e probabilmente la mia è solo una cotta momentanea. Ma se solo potessi vederlo per un'ultima volta oppure sentire la sua voce mentre fa le sue brillanti deduzioni...-

I due Gray si guardarono, e riportando lo sguardo su di me si sedettero al mio fianco.

-...se solo potessi...fuggire con lui, lontano da questo posto, ne sarei molto felice e smetterei una volta per tutte di preoccuparmi-

Fausto poggiò la sua mano sulla mia, accarezzandola.

-Alla fine ti ha detto se è nato prima l'uovo o la gallina?-

Scoppiai a ridere per l'affermazione del ragazzo al mio fianco, e vidi Gemma fare lo stesso.

-No non me lo ha detto. Comunque grazie ragazzi, senza di voi non so che farei-

-Awwww- fece Gemma dandomi un bacio sulla guancia.

E Fausto invece, si avvicinò alla cassa Bluetooth e mise una canzone dal suo cellulare.

-Non dovevamo fare lezioni di danza caraibica?-

-Si- risposi a al ragazzo dai capelli neri.

-Beh Rosamund, questo ballerino è parecchio impaziente-

-Anche tu sai ballare?-

-Si, vieni da me- e mi porse la mano con un sorrisetto malizioso ed uno sguardo penetrante. Aveva un aspetto così diverso quel giorno...

-Ragazzi, mi sta chiamando una che non sopporto, vado a mandarla a fanculo un attimo e poi torno-

Gemma mi lasciò sola insieme a suo fratello che mi teneva le mani sui fianchi e che sorrideva maliziosamente.

Sherlock - The soldier's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora