ROLEX
Aprii lentamente gli occhi.
La stanza era illuminata dalla luce che penetrava dalla finestra semichiusa.
Mi stropicciai gli occhi e mi guardai attorno.
Filippo stava ancora dormendo.
Era così calmo.
Respirava piano.
Potevo sentire il battito del suo cuore, posai la testa sul suo petto.
Un lungo sospiro mi fece sorridere.
Una mano si posò sulla mia testa.
Mi accarezzò per poi sollevarmi il viso verso di lui.
Mi guardò con quegli occhi dal colore strepitoso.
"Buingiorno" sussurrò baciandomi la fronte
Non dissi niente.
Lo abbracciai e basta.
Mi era mancato, dopo il litigio della sera precedente.
"Sai, è Natale oggi, è una bella giornata" disse lui stringendomi a se
"Giá, una bella giornata" risposi alzando la testa per guardarlo sorridere
Non resistendo al quel raro sorriso lo baciai.
Intensamente.
"Non riesco mai a capire se questo è un sogno o la realtà" dissi prendendogli il viso tra le mani
"Ti assicuro che è la realtà" disse sorridendo e scostando una ciocca di capelli che mi ricadde sulla spalla
Mi rinfilò la lingua in bocca e riprese a baciarmi intensamente.
Come era suo solito fare.Erano le 9 e mezza, a piedi nudi mi avviai in cucina.
"Caffè?" domandò Filippo guardandomi reggendo una tazzina tra le mani
Feci cenno di si con il capo e delicatamente me ne versò un po' nella tazzina di ceramica.
A petto nudo si aggirava per la cucina.
"Guarda" disse lui sventolando una busta rossa con un fiocchetto appiccicato sopra
Alzai la testa e lo vidi venirmi incontro.
Oltre alla busta tra le mani aveva una scatola regalo
"Shh, è Natale, non dire niente" disse rifilandomi la scatola tra me mani
"Ma dai, io non ti ho preso niente,..non posso accettarlo,.."
Appena finii la frase mi fece girare verso di sé e stringendomi mi baciò improvvisamente.
"La vita con te è il regalo piú bello che nessuno mi potesse mai fare, perciò non scusarti, tu sei il mio regalo piú grande"
Lo guardai e baciandogli la punga del naso tornai a guardare il regalo.
"Avanti, aprilo" sussurrò lui
Lentamente slacciai il fiocco che avvolgeva la scatola.
Mii girai a guardare Fil.
"Che hai? Hai paura?" domandò divertito
Sorrisi e annuii.
"Aiutami no?" dissi ridendo
"Va bene" mi sussurrò lui all'orecchio
Mi prese da dietro e avvicinandosi il piú possibile e me fece scivolare la sue mani lungo le mie braccia, fino a toccare le mie.
Girai la testa di lato e lui mi baciò ma guancia.
"Dunque, al mio tre strappiamo la carta.."
"No! È bella, si portá riutilizzare per altre pacchi" interventi
Lo sentii ridacchiare.
"Sei sempre la solita" disse stringendomi forteAlcuni secondi dopo aprii delicatamente la scatola.
Lui stava seduto di fronte a me.
Sembrava agitato.
Forse lo era davvero.
Guardai la scatola poco prima di aprirla.
"Fil, ma lo fai apposta?" dissi mostrandogli l'interno della scatola
Un altro involucro colorato avvolgeva il regalo al suo interno.
"Scusa, è solo che mi piace troppo vederti scartare le cose, ci metti così tanta pazienza.." disse ridendoFILIPPO
Era vero, ci metteva così tanta passione nello scartare i regali.
Immerso nei miei pensieri non mi resi conto della palla di carta colorata che mi arrivò addosso.
Ridendo mi guardò.
"Non te ne sei nemmeno accorto, ho strappato la carta..." disse avvicinandosi a me e sedendosi sulle mie gambe
La strinsi la dietro.
"Oh,.." sussultò non appena si rese conto del regalo al suo interno.
"Fil..non ci credo" disse estraendo il contenuto
"Fil...non ci credo!"
Balzò in piedi e mi abbracciò forte senza smettere di strillare.
Non vedevo l'ora di vederla indossare quel vestito di seta rosso.
"Buon Natale amore" le dissi ricambiando l'abbraccio
"Ma buon Natale a te! Vado subitissimo a provarlo, ma prima voglio.." appoggiò la mano sulla busta rossa ma la bloccai
"No, quella leggila dopo, con calma" le suggerii
Ci tenevo molto, ora sembrava troppo presa da altro, non avrebbe mantenuto la contrazione, sicuramente.
"D'accordo, vado e torno. Tu stai qui e non sbirciare" mi dissi coprendomi gli occhi ridendo
Le feci una linguaccia e poi la vidi allontanarsi.ROLEX
Quel vestito.
Lo desideravo da tantissimo tempo.
Ogni volta che passavo davanti a quella dannata vetrina c'era lui che sembrava chiamarmi.
Mi attirava troppo questo tessuto leggero, e soprattutto il colore.
Non voglio nemmeno pensare quanto abbia speso per questo.
Con fatica tirai su la zip, non volevo che mi vedesse prima del momento, cosí mi arrangiai.Scendo me scale e lo sento parlare al telefono.
Entro in cucina e da dietro il bancone lo fisso.
Stava parlando in viva voce.
Rimasi a guardarlo per un bel pò.
Peggio di me quando sono al telefono con le amiche.
Mi dava le spalle e stava cercando qualcosa nel frigorifero.
Decisi di agire.
"Ciao Fede!" esclamai per attirare l'attenzione
Stava in chiamata con Federico, uno tra i suoi piú cari amici.
Lo riconobbi dall'accento.
"Oh, ciao Rolex!" ricambiò cordialmente
"Oh, si ciao...Rolex..."
Fil mi squadrò da capo a piedi.
Annuí con la testa e venne vicino a me.
"Ti sta d'incanto" mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi
"Anche tu stai d'incanto" rispose Fede
"Spiegami come cazzo hai sentito cosa le ho detto" domandò Filippo scoppiando a ridere
"Non so, probabilmente perché poco fa mi hai detto che le avevi dato il regalo, il vestito che le siamo andati a comprare assieme, e ho messo vicino quelle parole, poetico no?" domandò lui scherzando
"Si, un poeta tra un pò morto... Senti Fede, ci si sente, ora ho parecchie cose da fare" disse lui facendomi l'occhiolino
"Ohhh, certo. Allora ti lascio. Per domani allora ci si sentirà piú tardi. Non so se hai saputo ma Benjamin è partito per Dublino, senza di me. Domani non ci sarà" disse serio Federico
Filippo scosse la testa.
"Oh, davvero? Mi dispiace. È da un botto che non lo vedo" disse Fil grattandosi la nuca
"Eh, lo so...bom, comunque sia ora vado, buon Natale e ci risentiamo"
"Ciao" dissimo in coro
Spense la chiamata è appoggiò il cellulare sul tavolino di vetro.
"Allora,...sei bellissima" mi disse guardandomi negli occhi
"No" risposi
"Si" disse lui senza stancarmi gli occhi di dosso
"Sei tu che mi rendi bella, senza di te non sarei niente" dissi abbracciandolo
"No"
"Ah! Ho vinto!"
"Ancora con questo giochetto dei si è dei no?" domandò lui ridacchiando
"Giá. Non smetterò mai di farlo. Vinco sempre" gli dissi per poi baciarlo
"Prima o poi imparerò il trucchetto. Ti batterò un giorno" disse toccandomi la punta del naso con il dito
Sorrisi e lo baciai."Oh, giusto. Prima che mi dimentichi. Ho prenotato un pranzo fuori, al tuo ristorante preferito, poi ti porto in un bel posto. Fatti bella ancor di piú che passeremo una bella giornata fuori casa, insieme"
Quell'ultima parola mo fece venire i brividi.
Insieme a lui ero me stessa, stavo bene.
Senza di lui non mi ci vedevo.
Non riuscivo ad immaginare una vita senza di lui.
Probabilmente non ci sarebbe una vita.
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Non vedi che va meglio qui con me? •Irama Plume•
FanfictionAvete presente la sensazione che si prova quando si è sott'acqua per più di mezzo minuto? Ti manca il respiro, ti si tappano le orecchie e qualcosa dentro di te ti impedisce di stare ferma, costringendoti a consumare quella poca aria che hai nei pol...