Essere Una Famiglia

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Aprì lentamente gli occhi e sbadigliò stiracchiandosi le zampette, rimanendo poi ad occhi chiusi coperto dalla sua copertina.

«Ehi Yyume, hai dormito bene?» gli chiese Fu, avvicinandosi al cesto.

«Sì Maestro...» rispose il piccolo kwami con ancora la voce impastata dal sonno, stropicciandosi un occhio con la zampetta.

«Quando anche tu avrai il tuo portatore sono sicuro che farai grandi cose» gli disse sorridendo, allontanando il dito dopo che lui avesse ridacchiato.

«Mamma e papà sono più grandi di lei Maestro...»
«Lo so piccolo, ma voi kwami siete immortali, a noi essere umani non è permesso questo privilegio.»
«Come no?»
«Purtroppo no piccoletto.» gli rispose Fu accarezzandogli un'ultima volta la testa, prima di rientrare nell'altra stanza.

Yyume abbassò confuso la testa.
Tikki e Plagg gli avevano ripetuto varie volte che la morte non era mai esistita, e lui credeva in quelle che erano le parole dei suoi genitori. Lui, esterno a tutto quello che era la vita, il mondo, il sapere, la coscienza e tutto il resto non era facile comprendere tutto, e per questo aveva chiesto una spiegazione leggermente più dettagliata. Stranamente, quello a prendere quasi all'istante parola, era stato suo padre, ricevendo un enorme sorriso da parte di Tikki.
Plagg aveva iniziato a parlare di come, nel mondo, ogni persona avesse le proprie idee e i propri pensieri senza restrizioni, con anche una caratterista unica indipendente da tutte quelle degli altri. Alcune persone avevano malattie che impedivano loro di sentire particolari sensazioni, altre che non permettevano la visione del mondo e altre ancora che impedivano di vivere la propria vita come gli altri.

L'unica cosa che Lui si era personalmente chiesto era: "Ma se la morte non esiste, allora perché il corpo muore e l'anima deve soffrire per l'eternità il cosiddetto 'cerchio della vita'?"

A questa domanda nemmeno i suoi genitori erano riusciti a rispondergli. Purtroppo, un altro lato negativo di quel mondo, era anche la possibilità di farsi domande a cui la risposta era quasi impossibile da trovare.

«Ehi Yyume.»
«Ciao Wayzz» lo salutò il piccolo kwami, mantenendo lo sguardo basso mentre lui volava dentro al cesto per sedersi accanto a lui.

«Come mai quel muso lungo?»
«Mi mancano mamma e papà...» ammise lui, sorridendo appena dopo aver sentito Wayzz accarezzargli leggermente la testa.

«Tranquillo oggi vengono a trovarti, passeranno tutto il tempo con te» lo rassicurò il kwami della tartaruga, ricambiando il sorriso che aveva visto sul musetto del piccolo kwami.

«Tu da quanto sei il kwami del Maestro?»
«Da quando un brutto incendio ha distrutto il tempio dei Miraculous. Il Maestro è riuscito a salvare noi Miraculous del chakra e quelli dell'oroscopo cinese, perdendo però due Miraculous che sono stati ritrovati in seguito.»
«Un giorno vorresti anche tu tornare all'azione?»
«Sì, mi piacerebbe, sono parecchi anni ormai che non combatto...»
«Sono sicuro che tu fossi un grande aiutante!» esclamò Yyume, ridacchiando dopo che Wayzz gli avesse fatto il solletico.

«Quando toccherà anche a te, sono sicuro che farai grandi cose.» gli disse sorridendo, prima di volare dal maestro dopo aver sentito la porta.

«Ciao Adrien, che bello rivederti, oggi hai compagnia?» gli chiese Fu, avendo subito notato la bambina che portava in braccio.

«Salve Maestro, eh sì, ho voluto portare Emma a fare una passeggiata ma... Si è addormentata» rispose lui alzando le spalle, dopo aver spostato una ciocca dietro all'orecchio della bambina.

«Essere padre è una bella esperienza, non credi?»
«Sì, Tikki e Plagg andate, io devo riportare a casa la mia principessa»
«Sì sì paparino...» rispose Plagg, volando fuori dal colletto della maglietta di Adrien seguito da Tikki.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora