CHAPTER 6

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Capitolo

6

Sembra un paradiso, il colore del mare è così chiaro e luminoso. Sorrido non appena vedo prati immensi e una grande quantità di fiori, di ogni genere e di ogni bellezza. Uccelli strani, ma in qualche modo belli e dalla postazione regale, canticchiano una melodia rilassante. I loro occhi color oro incrociano i miei e per un attimo, sembrano volermi dire qualcosa. Ci sono innumerevoli grotte in questa isola e molti animali, che non penso di aver visto, almeno in foto, Io e Peter ci avviciniamo ad una grande giungla, che dall'alto sembra colorata. E' come un quadro francese. Sento il suo alito caldo, ma allo stesso tempo fresco, investirmi il viso.

<< tieniti forte >> sussurra contro una mia tempia e la sensazione delle sue labbra soffici a sfiorarmi la pelle, mandano la mia mente oltre limite. In un posto meraviglioso. 

<< mmmh >> annuisco stancamente. Le mie mani stringono le sue braccia possenti, così dure da lasciarmi sbalordita. Un leggero rossore ricopre il mio viso e mi sento una stupida. ''' riprenditi Wendy è solo Peter Pan ''  mi deride la mia voce interiore. E' così bello, non può eistere una bellezza così grande. Più lo guardo e più non trovo imperfezioni: una piccola bollicina da qualche parte sul viso, le borse sotto i suoi occhi grandi e bellissimi, qualche graffio, un sorriso con difetti, magari dei denti non proprio bianchi. Wo..non riuscivo a vedere niente di tutto questo. La sua faccia sembra brillare, i suoi zigomi sono ben formati e beh..perfetti, le sue labbra di un colore così vivace e di una forma morbida e sensuale, oserei dire anche romantica. I suoi ricci color cioccolato, donano in modo straordinario al suo viso angelico. Il suo corpo.. il suo corpo, è..indescrivibile. Le mie pupille nere viaggiano come impazzite in ogni suo angolo e in adorazione scrutano ogni suo centimetro, ogni suo muscolo, la larghezza delle sue spalle, il petto tonico e definito, la pelle luminosa e il modo calmo in cui i muscoli del suo stomaco si contraggono. Alzo gli occhi e incontro i suoi, verdi, troppo verdi per essere reale. Sembra finto, più lo guardo e più mi convinco che non è fisicamente possibile che esista una creautara così bella. Sorride e il bianco dei suoi denti mi riporta alla realtà, due fossette scavate e adorabili spuntano sulle sue guance.. 

<< a cosa pensi, Wendy? >> la sua voce bassa e profonda, non sembra adatta a un ragazzo di diciotto anni, è così matura, ma affascinante. 

<< oh >> scuoto la testa << a niente di particolare >> mento. Sento i miei piedi toccare terreno e sospiro sollevata. Mi giro e un grande e largo albero, con elementi strani, mi appare davanti. << cosa >> lo indico confusa << cosa ci facciamo qui? >> chiedo. La sua figura slanciata si avvicina ad esso, e agilmente apre un passaggio, ne troppo piccolo ne troppo grande. Sbarro gli occhi, non mi sono mai piaciuti gli spazi piccoli e bui. 

<< salta dentro, Wendy >> ordina gentilmente. Indietreggio titubante, sembra spaventoso. 

<< ma è così buio e piccolo >> annaspo sulle parole, incrociando le mie dita e guardando Peter con sguardo supplichevole. Lui ride gettando la testa all'indietro. Mi mordo inconsciamente il labbro inferiore e sorrido. E' così carino.

<< Wendy, sei abbastanza grande, non dovresti aver paura, è il mio rifugio e non c'è nulla di preoccupante in questo poso, giuro >> spiega con voce calda e scioccamente, mi sciolgo. 

<< okay >> mormoro. Mi avvicino a piccoli passi a quel buco, lentamente mi ci siedo e sento qualcuno spingermi all'interno. Perdo un battito e capisco chi è stato. Peter. << ahhhh!! >> urlo con voce acuta e due mani tremolanti mi coprono gli occhi. Smetto di scivolare e sento vari mormorii e delle risatine. 

<< Wendy! >> esclama una voce a me familiare. John!. I miei occhi ritornano a vedere la luce, una luce gialla e intensa. 

<< John >> dico entusiasta. Corro verso di lui e lo stringo in una abbraccio fraterno. Gemo contenta contro i suoi capelli che profumano di lavanda. << dove è Michael >> domando impaziente. Mi stacco da lui aspettando una sua risposta. Mi giro intorno e mi sento in imbarazzo, ci sono molti bambini, con visi dolci e adorabili. Mi intenerisco e li saluto con un timido << ciao >> mi guardano straniti e vedo Michael camminare velocemente verso di me, ansimando. 

<< sorellona! allora sei venuta >> la sua piccola voce squittente risuona nei miei poveri timpani e sorrido accarezzandogli i suoi capelli già spettinati. Vedo Peter, seduto su una grande poltrona di legno, le sue dita lunghe giocano con un suo labbro inferiore. I suoi occhi verdi incrociano i miei e improvvisamente mi sento le gambe molli e privi di forza. << ahi Wendy! così mi fai male >> si lamenta  Michael. Mi rendo conto di star stringendo i suoi capelli in un pugno e lo lascio andare di scatto.

<< oddio scusami non volevo >> dico mortificata. Accidenti, non riesco a controllarmi. 

<< tu devi essere Wendy, vero? >> un bimbo paffutello con occhi color giada mi guarda a testa in giù e sobbalzo all'indietro. Che scherzo è questo?, penso.  Alzo gli occhi e noto i suoi piedi legati da una corda. << sei la ragazza di cui Peter non fa altro che parlare >> continua. La sua rivelazione mi colpisce in modo inaspettato '' sei la ragazza di cui Peter non fa altro che parlare ''

<< okay adesso basta, lingua lunga >> lo riprende in modo scherzoso Peter. E un suo dito preme sul piccolo naso del bimbo, spostandolo di poco. 

<< ehi Peter, possiamo portare John dai pelle rossa? >> un bambino all'apparenza grezzo e con occhi furbi tira mio fratello con se e non posso far a meno di fissarlo in modo duro, Che razza di sfrontato.

<< voglio venire anch'io >> dice Michael. E percepisco il mio istinto omicida sopravvenire. I pelle rossa? sono impazziti? potrebbero essere pericolosi. Peter sorride loro e si abbassa al pavimento per rimanere alla loro bassa altezza. 

<< tornate per la cena >> è premuroso come un padre. I bimbi sperduti ridacchiano facendo spuntare fuori i loro sorrisi infantili. Ognuno di loro lascia un piccolo bacio sulla guancia di Peter e stringo le mie mani al petto per la scena deliziosa che ho davanti.

<< ciao Papà >> un piccolo bambino con delle lentiggini lo saluta alzando una manina. Peter lo guarda compassionevole e si gira dall'altra parte. Gli altri bimbi lo prendono in braccio e lo portano via con se. 

<< andiamo puzzola >> mormora stancamente uno di loro. Lo trattano come un padre. Guardo i piccoli uscire e non posso far altro che vedere Peter come una sorta di eroe. 

<< siamo rimasti soli >> torna alla sua poltrona di legno, sorridendomi. 

<< Già.. >> sospiro << per loro sei...come un padre? >> non posso far a meno di chiedere. 

<< fin da piccola non fai altro che chiedere risposte >> mi guarda in modo distratto. Aggrotto le sopracciglia. 

<< come fai a saperlo? oltre ad osservarmi, spiavi anche quello che facevo o dicevo? >> mi sento infastidita. Deglutisce e abbassa la sua testa al suolo. 

<< mi dispiace >> mormora con voce flebile << non volevo essere indiscreto >> lo fisso stranita, in qualche modo, avverto qualcosa di strano. 

<< perché uno dei bimbi sperduti ha detto che parli di me? >> domando, cancellando dalla mia mente quella precedente. Respira profondamente. 

<< si, mi vedono come un padre Wendy >> risponde alla mia vecchia domanda, raggirandomi. Trilli si dimena nell'aria bruscamente e vola verso di me, le sue piccole mani mi afferrano saldamente i capelli e gemo addolorata.

<< Trilli >> la richiamo e cerco di tirare via i miei capelli. Perché ce l'ha con me?

<< Trilli smettila >> la rimprovera Peter e mi blocco quando vedo i suoi occhi scurirsi, letteralmente scurirsi e la sua voce profonda e morbida sparisce del tutto per essere sostituita da una voce profonda e graffiante. Trilli lascia i miei capelli e mugola spaventata, si allontana velocemente da lui, rintanandosi nel suo piccolo rifugio luminoso. Lo guardo sconcertata: chi era Peter Pan in quel momento?

N.A

Ho deciso di scrivere un nuovo capitolo, dato che ho quasi finito  di riscrivere il libro. Pubblicherò quando posso, in questo momento sono molto impegnata anche con il lavoro e quindi il mio tempo è ristretto. 

Buone vacanze e spero vi piaccia questo nuovo capitolo.

Peter pan h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora