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denny ci accompagna nella sala comune dei tassorosso. nel tragitto, ovvero sulle scale, dove abbiamo perso circa venti minuti, abbiamo anche incontrato frate grasso. è davvero simpatico e amichevole... "se avete da chiedere non esitate!" ci ha detto poco fa, certamente mi perderò tante volte, il suo aiuto potrebbe servirmi per orientarmi meglio nel castello.
sento un profumino invitante dritto verso il corridoio nel quale ci troviamo, "siamo sullo stesso piano delle cucine, se no vi svegliano i corvi, sarà il dolce aroma della colazione a farlo!" afferma denny per poi fermarsi davanti a una serie di barili incastrati nel muro.
denny fa un passo indietro, e lascia Rick Tomand, uno studente del quarto anno, farci vedere come entrare nella nostra sala comune.
"basta colpire la seconda botte in basso" dice indicandola, "a ritmo di tosca tassorosso! ah e, in caso doveste sbagliare, attenti all'aceto..." conclude per poi entrare nella piccola e bassa porta che si è appena aperta.
in fila indiana entriamo, uno dopo l'altro, e arriviamo in un accogliente salotto rotondo, dal soffitto basso, con tanti scaffali pieni di piantine verdi, e rotonde finestre quasi all'estremità del soffitto. essendo nel seminterrato, e non nei sotterranei, come i serpeverde, entra molta luce durante le ore giornaliere, e si può anche osservare la gente camminare nei prati intorno al castello. a volte solo i piedi o le gambe, e se sono più distanti anche l'intera figura.
"questa è la nostra tana. se notate assomiglia vagamente a quella di un tasso, solo più accogliente e vivibile..." continua Rick, "alla vostra destra, i dormitori femminili, e alla vostra sinistra, quelli maschili. tutti i vostri oggetti personali sono già nelle vostre camerate. per qualsiasi cosa, cercate me o qualche studente dal secondo anno in su, per ora è tutto, a domani tassorosso!" conclude entrando nel dormitorio maschile seguito da molti suoi compagni. anche quello femminile si sta riempiendo, anche denny sta per entrare nel suo quando lo fermo di colpo: "denny!"
"sì?" si volta un poco stupito.
"ti volevo chiedere una cosa, in realtà è da quando siamo sul treno che vorrei domandartelo ma non mi sembrava opportuno..." dico in seguito notando che siamo rimasti solo noi due nella sala comune.
"tranquilla, dimmi tutto..."
"tu per caso, nel senso, non è che conosci, albus potter!?" un po' impacciata formulo la domanda.
"oh certo! è dall'anno scorso che frequentiamo molti corsi insieme, è simpatico, e poi noi con i corvonero andiamo molto d'accordo; oltre al fatto che quasi tutte le ore scolastiche le passiamo con loro..." risponde lui quasi con tono allegro.
"oh, davvero? anno per anno, o smistati?"
"di norma due anni insieme per andare più velocemente con il programma...quest'anno infatti voi primini sarete con noi del secondo anno. a volte anche con corvonero, suppongo!"
faccio un ghigno di sorriso per poi domandargli ancora un'ultima cosa.
"ma, erro, o, non è a scuola in questo momento lui? mi sono guardata attorno varie volte, e non l'ho mai notato...forse mi sbaglio..." chiedo cercando di nascondere il mio sfrenato interesse.
"potter intendi? no è andato in vacanza con la famiglia molto lontano quest'estate...però dovrebbe tornare tra qualche giorno...ehm, vuoi che ti informo se vengo a sapere qualcosa?"
io sospiro guardando denny negli occhi.
e molto serenamente, quasi come fossero informazioni superficiali rispondo "mah, sì dai, ora che mi sono interessata...grazie mille comunque!"
"a te!" conclude lui entrando nel suo dormitorio.
io entro nel mio, cat è già a letto, ha sistemato le ultime cose e mi sta aspettando.
i letti sono abbastanza grandi, un po' cigolanti, di un bel legno rifinito a mano. lenzuola e federe pulite li arricchiscono, e nel centro della piccola stanza che accoglie il mio letto, quello di cat, e altri due di ragazze che non conosciamo ancora, c'è lo stemma dei tassorosso dipinto sul caldo parquet.
sembra quasi di stare a casa.
svuoto la mia valigia, e riempio i miei due cassetti. mi butto sotto le coperte, e la stanchezza sembra pervadermi. davvero una lunga giornata.
"magico, eh?" dice una voce davanti a noi, proveniente da uno dei due letti.
"piacere, sono emily, emily cooper."
"io sono sandra cooper. siamo sorelle, sorelle gemelle ovviamente!" si presentano a noi.
con un taglio dritto e mediamente lungo, emily con la frangia e sandra con dei bellissimi ricci, le due nostre compagne di stanza sembrano simpatiche.
"piacere, noi siamo cat e alma!" dice cat presentando anche me.
"bene, avremo modo di conoscerci sicuramente, adesso però, mi dispiace deludervi, ma vorrei provare a dormire! a domani allora!" dice emily per poi rifugiarsi sotto le coperte seguita dalla sorella.
"buonanotte!" esclamiamo io e cat guardandoci stupite.
io poso la testa sul morbido cuscino, e chiudo gli occhi sospirando sorridente per un'ultima volta. inizio ad affezionarmi a questa casa. a questa famiglia. tassorosso non è così male come credevo.
tutti gentili, accoglienti, disponibili.
certo il mio dubbio resta: è davvero questa la casa alla quale appartengo? e se il cappello parlante si fosse sbagliato?
non voglio mettere in dubbio le sue capacità, certo che no, ma pur sentendomi a mio agio, manca qualcosa, non so cosa, ma deve essere importante.
ora provo a dormire, forse è solo una mia paranoia, spero.

how i met albus potter - sveva mazzarriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora