Capitolo 12

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"Sappi che la prossima volta ovunque siamo non potrai fermarmi" sussurra al mio orecchio prima di lasciarmi entrare in casa.

Mi sento una cretina, stavo per avere un momento intimo con Luke e ho rovinato tutto....se solo ci fosse un luogo dove potremmo stare da solo io e lui, tranquilli a fare ciò che vogliamo!!
Mi vibra il cellulare, lo prendo vedendo un messaggio da parte di Luke.

"Domanivienidame, houn'idea. Xx"

"D'accordoMr.Hemmings"

****

Mi alzo, oggi é sabato niente scuola e devo andare da Luke. Prendo l'intimo e dei pantoloncini con una maglia bianca corta con sopra la stampa di una bocca femminile col rossetto rosso. Vado in bagno e tolgo tutto ciò che indosso, mi specchio e devo essere sincera: sono soddisfatta si me stessa. Entro nella vasca lasciando che l'acqua bagni ogni singola parte del mio corpo. Lavo la schiuma dai capelli e dal corpo, esco dalla vasca afferrando l'accappatoio. Mi asciugo e indosso l'intimo e i vestiti. Prendo i trucchi dalla borsetta cominciando a mettere matita e mascara, passo poi alle labbra mettendo un semplice lucida labbra rosso (che poi manco si nota). Afferro il cellulare e scendo di sotto.

"Mamma, papà io vado a casa dei ragazzi!!"

Esco di casa incamminandomi verso casa dei ragazzi. Noto dei gruppetti di ragazzini che mi fissano e mi seguono, ma non ci faccio tanto caso. Arrivo a casa loro e suono, i ragazzini sono dietro di me nel vialetto a fissarmi. Apre Luke con addosso solo i pantaloni della tuta grigi che lasciano intravedere l'elastico dei boxer.

"Cucciola chi sono quelli?"

"Boh, mi stanno seguendo."

"Scusate che volte dalla miaragazza" sottolinea la parola miacalamcando il tono di voce.

Mi afferra un avambraccio facendomi entrare. I ragazzini scappano via non appena Luke fa finta di uscire. Rido mentre si chiude la porta alle sue spalle venendo verso di me in modo malizioso.

"Dove eravamo rimasti?" sussurra avvicinando il mio bacino al suo mentre si morde il labbro inferiore.

"Credo di ricordarmelo" sussurro.

Mi avvicino piano a lui cominciando a baciarci con la stessa passione di ieri, forse solo un po' di più. Mi afferra da sotto il ginocchio sollevandomi, stringo le gambe intorno al suo bacino mentre mi sostiene con le mani 'casualmente' sotto al sedere. Saliamo le scale ancora baciandoci, si appoggia di schiena al muro sollevandomi più su, toglie una mano sal mio sedere cercando la maniglia. Ci fa entrare e mi fa stendere sul letto sotto di lui, un'altra volta, divarico le gambe piengando le ginocchia mentre mi solleva pian piano la maglia fino a sfilarmela. Sorride compiaciuto sulle mie labbra mentre toglie anche la sua, torna a me insediando le sue mani sotto la mia schiena del tentativo di sganciare il reggiseno, toglie pure quello facendo scontrare i nostri petti. Sfila via i pantaloncini insieme ai pantaloni della tuta che già stavano scivolando via. Mi guarda negli occhi e io faccio segno di si con la testa. Infila due dita ai lati dei miei slip trasportandoli lentamente giù, i suoi boxer insieme ad essi fanno la stessa fine sul pavimento. Si allunga verso il comodino cercando qualcosa in un cassetto, esce fuori una bustina argentata che strappa ciò denti per poi infilarsi il preservativo. Il mio respiro accelera, voglio farlo veramente? Si. E allora calmati Valentine Nicole Stewart!!

"Sei non vuoi non c'è probl-"

"Certo che voglio, quindi sta zitto e fa quello che devi fare."

Sento un dolore lancinante mentre penetra dentro di me, sgrano gli occhi che pian piano si riempiono di lacrime. Stringo le palpebre stringendo la coperta nei pugni. Riapro gli occhi guardando Luke che, a sua volta, mi guarda preoccupato. Faccio segno di andare avanti con la testa e con una lentezza disarmante comincia a muovere i fianchi, ma nonostante tutto il dolore si sente ugualmente. Comincio a sentirne sempre meno man mano che si muove, tenendo quel ritmo lento, diventando più sopportabile. Ammiro la figura di Luke sudata sopra di me mentre si gode il suo momento di piacere, esce da me piano sfilandosi il preservativo e buttandolo nel cestino. Si sdraia accanto a me ancora col respiro irregolare.

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