Capitolo 32

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Nicole pov.

Aspetto una chiamata di mia madre con ansia, Dio potrebbe cominciare a parlare! Potrebbe essere finalmente felice di aver sconfitto la sua disabilità e io....io non potrei far altro che essere orgogliosa di lei.

"Dai Vale, sta calma!"

"Come faccio a stare calma? Non posso, non ci riesco!"

Continuo ad andare avanti e indietro mangiandomi le mie povere unghie con Lou che quasi mi uccide se non la smetto -dice che poi non può farmi la manicure, ma non é che mi importi molto-. Sono troppo eccitata per stare calma! Poi stasera vado a Sydney per il compleanno di Ash e per sapere qualcosa su mia sorella. Magari mi dice che mi vuole bene, se lo facesse scoppierei a piangere sul posto e nessuno mi potrebbe calmare! Insomma per chiunque é normale sentirsi dire dalla propria sorellina un ti voglio bene, ma per me no, io aspetto da una vita di sentirmelo dire e ora potrebbe succedere. Mio Dio!

Susan pov.

Il dottore mi fa tante domande, mi chiede di parlare ma io non riesco, mi spaventa e le lacrime cominciano a inondare i miei occhietti per poi scendere velocemente.

"Basta! Basta!" urlo.

"Come hai detto?" chiede ancora il dottore.

"Basta!" singhiozzo.

Il dottore mi sorride accarezzandomi i capelli. Lo vedo allontanarsi e cercare qualcosa in un armadietto. Si avvicina a me con una caramella in mano.

"Io te la do, ma tu come mi devi dire?" chiede dolcemente questa volta.

"Gr-grazzie!"

Prendo la caramella dalla mano grande del dottore e le tolgo la carta per mangiarla. Il dottore mi prende in braccio portandomi dai miei genitori.

"Possiamo parlare in privato senza la bambina?" chiede poggiandomi a terra.

Ritornano nella stanza del dottore e io da bimba curiosa mi avvicino mettendo mi in ascolto.

"Allora?" domanda mamma.

"Beh, c'è qualche possibilità, ma per renderlo del tutto possibile bisognerebbe operarla e questa operazione potrebbe avere due reazioni del tutto divergenti"

Che significa divergenti?

"Sarebbe a dire?" domanda ancora mamma.

"Che o può cominciare a parlare normalmente o potrebbe perdere ogni singola possibilità e diventare totalmente muta" spiega con troppa calma.

"Ma adesso parla" insiste ancora mamma.

"Si, ma lo fa in situazioni di stress, sarebbe a dire quando ha paura o se arrabbiata" spiega "Il mio consiglio é di operarla, ma la scelta é vostra"

Mi allontano velocemente dalla porta sedendomi dalla parte opposta del corridoio sulle sedie di plastica. I ricordi di ieri sera non mi hanno abbandonata e ho paura, molta.

Nicole pov.

Finalmente nella mia città! Sydney sono qua!!! Mike mi segue come un cagnolino dappertutto, un po' mi da fastidio, ma fa solo il suo lavoro e posso dire che lo fa magnificamente. Poi ieri abbiamo conosciuto il nostro batterista, si chiama Josh Devine ed é stupendo e simpaticissimo!

"Se vuoi li porto io i bagagli" insiste Mike.

"Non cagare i coglioni, le mani ce l'ho e li porto io!"

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