4. Un'ultima possibilità

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Mentre i due si accingevano a raggiungere il satellite di Azarak, Downa, la minaccia del Nuovo Impero incombeva su di loro, silenziosa ed inesorabile.
A bordo della Supremacy, la nave ammiraglia un tempo appartenuta al Leader Supremo Snoke, ora totalmente riparata, i radar rilevarono la presenza del Morpho, e il Generale Hux diede l'ordine di seguirlo a distanza. Ad un certo punto, gli si avvicinò un assaltatore; con voce meccanica, atona, egli riferì che Darth Kahlan lo attendeva nella Sala del Trono. L'ufficiale deglutì e si avviò per i corridoi.

Hux non aveva mai visto l'Imperatrice di persona, ma si ricordò di uno straccio di conversazione origliata nella sala comandi: carnagione rossa scura, di un fascino inquietante, la cui voce echeggiava fino agli angoli più remoti della mente dell'ascoltatore.
Una volta giunto a destinazione, il Generale si fermò ed iniziò ad analizzare la donna che siedeva sul trono: portava un lungo abito nero in velluto, i cui bordi erano color carminio, e le cui ampie maniche erano decorate da enigmatiche geometrie della stessa gradazione; indossava guanti neri, e le sue spalle erano scoperte. Poi, il viso: la cosa che più lo colpì furono i suoi occhi gialli che brillavano nella penombra; sulle sue palpebre, sulle sue labbra e sul suo mento era stata applicata della pittura più nera della pece.

-Hux...Generale Armitage Hux...prego, avvicinati.
La sua parlata era lenta, scandita, la sua voce bassa, solenne, e al tempo stesso angosciante; Hux venne percorso da uno strano brivido, mentre muoveva alcuni passi in avanti. -Mia Signora...- disse il Generale, inchinandosi goffamente al cospetto della sua nuova leader.
Kahlan, in seguito, espose il motivo di quell'incontro inusuale:-Voglio scambiare due parole con te riguardo l'operazione su Azarak di sei anni fa*...un'operazione di cui nemmeno il vecchio Snoke era a conoscenza...Gli esiti furono...quasi eccellenti: alcuni piloti ribelli sono morti, tutti i Nyo'ba sono stati annientati...tutti...tranne uno.
-M-ma è...impossibile, mia Signora; n-non c'era nessun altro sul...nella zona. Avevamo...avevamo controllato e-e...
Hux non fece in tempo a finire il suo discorso; la morsa del Lato Oscuro lo stava già trascinando verso l'Imperatrice, gettandolo nell'ansia totale. I suoi muscoli erano paralizzati, i suoi piedi fluttuavano a pochi centimetri da terra. Fissandolo negli occhi con il suo sguardo ferino, Darth Kahlan sibilò:-Io l'ho percepito! È ancora vivo...e la Luce si è schierata con lui.- Quella potente stretta svanì, Hux cadde a terra, e quando rivolse il viso verso l'alto, la donna lo stava ancora osservando, come un rapace mentre attende la morte della sua vulnerabile preda. -Io non accetto scuse...da semplici ufficiali come te...Ti do un'ultima possibilità, Hux...trova quell'indigeno...eliminalo.
Il Generale si rimise in piedi e fece per andarsene, ma venne immobilizzato di nuovo. -Un'ultima cosa: tutti i soldati dell'operazione su Azarak...qui.- Degli artigli scheletrici si insinuarono nei pensieri dell'ufficiale, e cominciarono a graffiargli e lacerargli la mente, sempre più insistenti, sempre più brutali. -...Ora.

Quando l'intero squadrone entrò nella Sala del Trono, due Guardie Pretoriane, la cui armatura era più scura della notte, chiusero l'enorme porta d'entrata. Kahlan si diresse verso il primo soldato sulla sua sinistra, lo guardò. Con un rapido gesto della mano, strinse l'impugnatura della sua spada, la leggendaria Darksaber, simbolo di potenza e di ferocia sanguinaria, la accese, e sferrò il primo colpo. L'elmetto dell'assaltatore rotolò a terra, il suo corpo si accasciò sul pavimento. La stessa sorte toccò a tutti gli altri soldati, uno dopo l'altro, incapaci di reagire perché ammanettati da una Forza oscura e indomabile.


  *Nota: il tempo su Azarak scorre più velocemente rispetto agli altri pianeti (1 anno galattico = 2 anni su Azarak).  

Star Wars - La rinascita della ResistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora