parte 2

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Il giorno dopo Liam dovette perdere ben mezz'ora di tempo per cercare di parlare con Niall e farsi perdonare, anche se in realtà lui non aveva colpa di nulla.
"Non voglio che stai con lui, non è una brava persona Li !" gli continuava a dire il biondino nel chiaro tentativo di dissuaderlo.
Liam incassò il colpo, gli dava fastidio che offendessero Zayn, le persone - il suo migliore amico in questo caso- tendevano ad offendere gratuitamente senza conoscere a fondo le vittime delle loro calunnie.
Se solo Niall avesse saputo ciò che Zayn faceva per la sua famiglia a quest'ora sicuramente si era già rimangiato tutto.  Se solo Niall sapesse ciò che veramente era il moro, a quest'ora avrebbe di certo capisco che era una persona di gran lunga migliore di lui che si ostinava a infangarlo.
"Nì non puoi dirlo, non lo conosci" disse  tranquillo, anche se dentro ribolliva
"Non m'importa, non voglio che lo frequenti" ripetè Niall
"Niall, ti ho già detto che devo farci un compito! non ci devo uscire insieme, figurati se uno come lui chiederebbe mai un'uscita  ad uno come me" sospirò cercando di mascherare la delusione
"Casomai il contrario, e comunque ti tengo d'occhio." continuò l'altro
"Non sono tuo figlio, ne il tuo bambino. Sono anche più grande di te di due settimane" protestò infastidito
"Capirai! ti voglio solo bene e non voglio raccogliere il tuo cuore a pezzi dopo che te lo avrà rotto"
"Non succederà, non ce ne sarà bisogno" lo rassicurò abbracciandolo.
"Devo andare ora, ho storia e devo ripassare, ci vediamo dopo!" lo salutò Niall sciogliendosi dalla stretta.
Liam annuì e sorrise camminò lentamente verso l'aula sapendo che avrebbe dovuto aspettare almeno dieci minuti prima che iniziasse la lezione, appena si sedette la vibrazione del telefono lo fece sobbalzare, ma non l'aveva spento?
Quando vide la scritta Zayn ad indicare il mittente del messaggio per poco non svenne sulla sedia, respirò a fondo e
aprì.

Buongiorno Liam !! Ti va se ci vediamo oggi pomeriggio alle quattro sul parco accanto casa tua? Z.

Oggi? lui e Zayn il giorno precedente avevano finito la ricerca e oggi lui l'avrebbe dovuta consegnare, per caso Zayn voleva controllare meglio? gli parve strana questa possibilità dato l'importanza che l'altro dava alla scuola e allo studio.

Abbiamo già finito la ricerca...no? L.

Si, ma non volevo incontrarti per la ricerca. Volevo chiederti di uscire ;) Z.


Sbattè gli occhi più volte ricontrollando lo schermo. Non era una scherzo, il ragazzo dei suoi sogni gli aveva appena chiesto di uscire. Deglutì mentre sentiva le gambe tremare, cosa avrebbe detto Niall? gli avrebbe più parlato?
Oh, ma al diavolo il biondo, la vita era la sua e doveva fare ciò che desiderava...Louis lo avrebbe appoggiato e anche Harry, se Niall era paranoico non era certo una sua colpa.

Oh...okay, allora alle quattro al parchetto, ciao xx L.

Dopo aver inviato il messaggio si pentì subito delle xx e si diede dello stupido, quando però arrivò il messaggio di risposte con altrettante xx, si sentì subito meglio.
Durante tutte le lezioni seguenti passò il tempo a fissare lo schermo del telefonino con le parole di Zayn che lo invitava ad uscire.
Evitò Niall per non dovergli raccontare tutto e passò la pausa pranzo nell'aula a studiare.

Quando tornò a casa si stese sul letto con le mani dietro la schiena e probabilmente un sorriso ebete in viso.
"Liiii dove sei?" domandò Ruth 
"In camera" rispose risollevandosi da quello stato di trance.
Vide la sorella entrare e fare un espressione curiosa.
"E questa espressione di beatitudine a chi la devo?" chiese la sorella
"Zayn..." sospirò
"Immaginavo...cos'è successo con il tuo Zayn?" il suo Zayn...suonava piuttosto bene
"Mi ha...mi ha invitato ad uscire, questo pomeriggio" arrossì nel pronunciare quelle parole
"Oh...ma che bello Liam! sono contentissima per te" urlò  stringendolo in un abbraccio
"Mmh..non urlare, mamma potrebbe sentire" la sgridò ricambiando però la stretta.
"Ops, scusa. Io devo andare via oggi, ecco perchè ti ho cercato" fece la sorella
"Ma non dovevi partire domani?" chiese dispiaciuto
"Mi hanno anticipato un esame e ho tutti i libri al college, torno presto però, promesso! fammi sapere tutto dell'uscita" sospirò infastidita grattandosi l'avambraccio
"Come vuoi....ciao!" la salutò con un segno della mano
"Ciao fratellino, stammi bene e usa tutte le precauzioni mi raccomando" sorrise lei
"Precauzioni per cos..." si bloccò arrossendo dopo aver capito " Ruth!" la ammonì sentendo il risolino della sorella in lontananza.

Liam salutò la madre con la scusa di dover fare ancora la ricerca di biologia per non dover dargli altre spiegazioni, arrivò qualche minuti in anticipo e si mise ad aspettare in una delle panchine del parco.
Quando due mani si poggiarono sulle sua spalle sobbalzò.
"Mi hai fatto spaventare" brontolò mentre Zayn se la rideva.
"Scusa, la tentazione è stata troppa" si giustificò l'altro mettendosi a sedere.
Seguì un silenzio un po' imbarazzante per Liam, si fissarono negli due minuti interi e davvero lui non faceva altro che innamorarsi di quei pozzi color caramello dell'altro.
"Possiamo...ti va di andare al lago? " chiese incerto il moro
"Certo...ma io sono a piedi" constatò 
"Ho la macchina, ti ci porto io, no?" chiese facendolo annuire all'istante.
Durante il viaggio parlarono del più e del meno...della scuola e delle loro sorelle.
Liam riuscì a non arrossire quasi mai, a parte la volta in cui le loro mani si sfiorarono accidentalmente.
"In questo posto ci venivo sempre con mia madre e mio padre" spiegò
Zayn una volta arrivati in una piccola radura da cui si vedeva il lago
"Venivamo qui a fare i picnic ogni domenica" continuò "Ironia della sorte, sono morti proprio in quel giorno, e ricordo che per ben due anni tutte le domeniche pomeriggio piangevo, nessuno sapeva spiegarsi il perchè tranne Doniya che sapeva delle nostre gite"
Liam non sapeva che dire, non voleva cadere in clichè o frasi fatte, così con tutta il coraggio che aveva strinse la mano del moro che gli stava accanto.
"Quando...quando venivamo qui mio padre mi portava sempre a fare il bagno nel lago, mi prendeva sulle spalle e mi faceva tuffare, poi siccome sapevo nuotare poco mi prendeva in braccio e mi aiutava ad arrivare alla riva. Ora non riesco più ad entrare in acqua, non ho più fatto un bagno in piscina o al mare." sospirò con la voce rotta.
Quando il castano capiì che la mano non sarebbe bastata, si avvicinò di più a Zayn e lo strinse in un abbraccio mentre quello scoppia in lacrime e gli bagnava tutto il tessuto della polo.
"Cerco di essere forte, devo esserlo per Doniya che sta sacrificando le sue uscite con le amiche per badare alla casa, devo esserlo per Walhiya che si è goduta i miei genitori  per meno tempo, devo esserlo per Safaa che non li ha mai conusciuti. Eppure non lo sono, perchè mi mancano, mi mancano troppo, io non so se ce la faccio..." singhiozzò aggrappandosi alla sua schiena.
Liam sfregò una mano sulla gamba di Zayn più volte e "Ce la farai, Zayn. Sei forte, più di quanto pensi" disse mentre l'altro versava l'ultima lacrima.
Passarono dieci minuti prima che Zayn si mosse da quel groviglio di braccia, l'immagine di lui con gli occhi rossi e gonfi per il pianto fece stringere lo stomaco di Liam in una morsa.
"Mi dispiace che tu debba assistere ad uno spettacolo così penoso" si scusò il moro
"Non dire scemenze, mi ha fatto piacere stare con te in questo momento" disse
"Non ho mai portato nessuno qui dopo la morte dei miei genitori, ci sono tornato qualche volta, quandoero troppo debole per starmene a casa, ma ci sono venuto sempre da solo" biascicò il moro facendo nascere in Liam un modo d'orgoglio e di compiacemento innato.
Era stato l'unico ad andare a casa di Zayn.
Era stato l'unico a venire con lui in quel posto importante.
"Grazie di avermici portato" sospirò Liam sorridendo
"Mi piaci Liam, mi piaci così tanto. Da quando ti ho visto in quel corridoio ho capito che era bellissimo, ho obbligato il professore a farci lavorare insieme. Ieri , poi, quando abbiamo parlato a casa mia, ho capito che sei bellissimo anche dentro, oltre che fuori" a sentire quelle parole il cuore di Liam perse un battito per poi acquistarne altri cento, non poteva avergli detto che gli piaceva, Zayn, l'etero più bello del mondo, gli aveva appena detto che era interessato a lui.
Annaspoò arrosssendo lievemente e "A-anche tu mi piaci, da impazzire" disse prima di essere sommerso dalla labbra di Zayn che premevano sulle sue.
Le trovò così morbide ed invitanti che appena Zayn leccò il suo labbro inferiore accettò subito quel tacito invito e lo fece accedere alla sua bocca, le loro lingue giocavano, quella di Zayn esperta e allegra, quella di Liam timida ed inesperta.
Ed era tutto così perfetto, non esisteva più il vento a scuotere le foglie ne il fruscio delle lievi onde del lago.
C'erano solo loro due e le loro lingue che si intrecciavano, le loro labbra che strusciavano e le mani possessive sui fianchie dell'altro o fra i capelli.
Quando Zayn si staccò lasciandolo respirare, Liam sorrise incapace di pronunciare nessuna parola adatta a quel momento perfetto.
"E' successo davvero?" pensò sorridendo ancora
"Credo proprio di sì, fortunatamente" ridacchiò Zayn prendendogli la mano per accarezzargli con l'altra una guancia e quando Liam si rese conto di aver pensato ad alta voce si morse le labbra in imbarazzo.
"Non può essere vero, è impossibile" continuò Liam ormai senza freni.
Era felice, dannatamente felice, e non gli portava di star facendo una figura di merda, non gli importava di nulla, voleva solo urlare al mondo -Mi ha baciato!-.
Zayn in un attimo lo buttò velocemente a terra stendendosi sopra di lui issandosi con le braccia per non gravargli addosso.
"Cosa...cosa fai?" sussurrò Liam spaesato
"Ti convinco che è successo davvero" fece Zayn prima di baciarlo di nuovo.
"Adesso ci credi che è successo davvero?" chiese Zayn ridacchiando
"Se ti dico di no, tenterai di convermi ancora?" domandò timidamente
"Umh...penso di si" 
"Allora no, non sono proprio convinto" e rimasero lì a baciarsi e a sfiorarsi per altre ore che parvero infinite.
Più tardi, quando ormai il buio era calato, Liam si staccò da Zayn per avvertirlo che sarebbe dovuto tornare a casa.
"Non voglio lasciarti" sbuffò il moro
"Neanche io, ma mia madre avrà già la cena pronta e..."
"Sa che sei gay?" chiese Zayn schietto
"No, ho paura a dirglierlo, credo non gli andrebbe bene" sospirò afflitto
"Oh...le mie sorelle sanno che oltre alle ragazze mi piacciono anche i ragazzi, non ho avuto problemi a dirlo"
"E i tuoi amici, lo sanno?" chiese Liam 
"No, per questo ti volevo dire...per i primi giorni potremmo tenere la nostra relazione nascosta? devo prendermi del tempo e dirglielo con calma" disse Zayn afferrandogli il braccio.
Liam pensò che quella fosse la cosa più giusta, anche lui aveva bisogno di tempo per dire a Niall che aveva fatto ciò che lui non voleva facesse.
"Certo..anche io avrò bisogno di tempo" annuì camminando verso la macchina.
Dopo averlo salutato come si deve, lontano da acsa sua per evitare lo sguardo della madre, Liam rientrò a casa contento come mai prima d'ora.
Riuscì a dormire ben poco, con tutta l'allegria e l'adrenalina che aveva in corpo, dopo aver chiuso gli occhi, comunque, continuò a vedere Zayn nei suoi sogni.

Il mattino dopo, Liam, faticò di nuovo a credere che fosse tutto successo davvero, poi, però, quando sentì il cellulare squillare e il nome di Zayn comparire sul telefono, si dovette ricredere.

Leeyum sono davanti casa tua, scendi che ti porto a scuola xx Z.

Sorrise istantaneamente nel vedere quelle parole e corse avestirsi e a mangiare per non farlo aspettare troppo, salutò la madre con un bacio sulla guancia e quando vide Zayn appoggiato alla macchina per poco non svenne a terra.
Si avvicinò mentre Zayn lo prese per i fianchi fino a farlo adagiare su di lui per baciarlo perfettamente.
"Mia madre, potrebbe vederci" sussurrò sulle sue labbra cercando l'auto controllo e la forza per staccarsi.
"Mmh..." mugolò il moro entrando in macchina.
Quando Liam vide il moro accostare lo fissò confuso.
"Voglio darti il buongiorno come si deve" spiegò posizionandosi meglio di fronte a lui e baciandolo.
Passorono alcuni minuti prima che il buonsenso del castano non li vece ripartire per evitare l'ennesimo ritardo.
Quando scese dalla macchina di Zayn lo salutò con un cenno della mano e si diresse verso i suoi amici che lo fissavano chi curioso chi incazzato.
"Che ci facevi in macchina con lo stronzo?" domandò Niall con le braccia tese lungo i fianchi
"Non è uno stronzo, Niall. Ti ho detto già che non lo conosci, e mi da fastidio che tu ne parli in questo modo"
"Parli di lui come se fosse il tuo ragazzo" obbiettò ancora il biondo
"Perchè forse lo è-" si bloccò spalancando gli occhi. Perchè non riusciva mai a tenere la bocca chiusa?
"Che cosa?" urlò Niall
"Che cosa?" sussurrò Harry
"Che cosa?" finì Harry
"Noi, umh, ieri ci siamo baciati...non so se stiamo insieme. E comunque per ora non ne deve sapere niente nessuno"
"Ma è bellssimo Li!" esaltarono Harry e Louis contemporaneamente abbracciandolo.
Diede un occhiato verso Niall e lo vide -se possibile- più rigido di prima.
"Avevi detto che non ci saresti uscito!" urlò il biondo
"Niall ti stai rendendo ridicolo. Liam può fare ciò che vuole" lo ammonì Louis
"Quando ti avrà rotto il cuore, non venire a piangere da me" disse ancora prima di voltare le spalle e andarsene
"Qualche volta si comporta come un bambino, non ha nessun diritto su di me" disse offeso Liam
"Gli passerà, aspetta un po' che si abitui alla novità. Ti vuole bene e non vuole vederti stare male" spiegò Harry
"Può anche rimanere incazzato con me a vita, ma che non mi venga più a parlare male di Zayn, non lo conosce".

Da quel giorno passarono due settimane, le migliori nella vita di Liam, lui e Zayn si vedevano tutti i giorni il pomeriggio a casa di Zayn o sua quando non c'era Karen. 
Si scambiavano baci per i bagni fra una lezione e l'altra e riuscivano a nascondere bene la loro relazione. Niall e Liam si vedevano spesso ma si parlavano sempre meno, solo quando erano costretti a farlo. Questo al castano dispiaceva ma non poteva farci più di tanto.
Liam, stanco della lezione di storia per la prima volta in vita sua, chiese alla professoressa se poteva andare in bagno.
Si rinchiuse in uno dei tanti e respirò piano leggendo le scritte dei muri per passare il tempo.
Sentì poco dopo la voce inconfondibile di Zayn che parlava a qualcun'altro che suppose essere uno di quelli che lo spintonavano nel corridoio. Rimase fermo non volendo uscire ed incontrarli.
"Zayn ti ho visto venire in macchina con Payne ultimamente" disse uno -forse Ben-
"Si, l'ho accompagnato" spiegò
"Ci stai sempre intorno" constatò un altro
"Non è che ci sei diventato amico dopo la storia della ricerca?" chiese quello di prima.
Liam deglutì sapendo che Zayn in questo momento fosse in difficoltà eppure confidava in lui.
Le parole che pronucniò, però, fecero gelare il sangue sulle vene.
"Ma chi? io amico con quello sfigato asociale di Payne? Ma per favore! Mi serviva qualcuno da sfruttare per i compiti e ho trovato lui....niente di più"
Sfigato.
Asociale.
Qualcuno da sfruttare.
Niente di più.

Rimase fermo per alcuni secondi, come aveva potuto pensare che lui fosse importante per Zayn? che lui piacesse a Zayn? Si morse le labbra iniziando a versare le lacrime che non ne volevano sapere di rientrare.
Aprì la porta del bagno e incontrò gli occhi di Zayn che lo fissavano e poi terrorizzati.
Liam non riuscì a dire niente, forse per la mente offuscata dalla tristezza o semplicemente per le lacrime che causavano la voce strozzata.
Si mosse velocemente verso  la  porta superando il gruppo quando si sentì afferrare una mano da Zayn.
"Liam, aspetta" disse il moro
"Cosa devo aspettare? Mi hai preso in giro! per un po' di compiti, bastava minacciarmi, no? no, dovevi farmi soffrire sennò non saresti stato contento" urlò fra le lacrime mentre gli altri se la ridevano, ma a lui in questo momento non importava di niente, avrebbe potuto ricevere anche tutte le botte di quel gruppo, non avrebbero mai fatto più male del suo cuore.
"No, non ti ho preso in giro. Lasciami spiegare" lo supplicò ancora.
"Non c'è bisogno di continuare questa messa in scena, i compiti te li faccio, basta che lasci stare questo povero sfigato asociale" sussurrò per evitare di farsi sentire da tutto il corridoio
"Zayn, ne troverai un'altro di sfigato, no?" domandò retorico Ben
"No!" ruggì il moro voltandosi verso Ben mentre ancora aveva in pugno il polso di Liam in una morsa ferrea ma non dolorosa
"A no?" domandò Liam nell'intento di metterlo in difficolta
"No, voglio te, non ne trovo un altro" sussurrò con più calma guardandolo con gli occhi che l'avevano fatto innamorare
"Zayn, ti stai rendendo ridicolo.Te li faccio io i compiti se bisogna continuare così" fece Ben ridendo  
"Non.è.per.i.compiti" scandì il moro
"Non ci sto capendo niente" sussurrò Ben confuso
"Non c'è niente da capire. Non sto sfruttando Liam, e non lo considero una sfigato. L'ho detto solo perchè...non so perchè l'ho detto." concluse abbassando lo sguardo Zayn
"Allora dimmi, che legami hai con questo qui?" continuò Ben
"Questo qui ha un nome, ed è sicuramente migliore di te. Io....lui" Zayn stava per parlare, in evidente difficoltà.
Liam capì che stava cercando il suo consenso per confessare la loro relazione, ma scosse la testa prontamente.
Se tutta la scuola fosse venuta a sapere che lui era gay, le voci avrebbero girato e sarebbero arrivate fino a Karen e questo lui non poteva permetterlo, era ancora troppo presto per fare coming out, non era pronto lui e forse neppure Zayn.
"Siamo amici" concluse il moro avendo capito le sue intenzioni.
"Cosa?" esclamarono Ben e il gruppetto intorno
"E' così, Ben, siamo amici. Se non ti va bene puoi pure smetterla di parlarmi"
"Ti sei completamente rincoglionito tu" borbottò ancora Ben facendo segno agli altri di uscire.
Quando tutti se ne furono andati Zayn cercò di avvicinare Liam a sè ma quest'ultimo glielo impedì.
"Leeyum..." bisbigliò ancora terrorizzato "Non volevo dire quelle cose, non so perchè l'ho fatto" ripetè
"Sembravi sincero" constatò pronto a versare altre lacrime "Eri così freddo, cinico" continuò
"Lo so, ma lo sai che sono capace a mettermi le maschere davanti agli altri. Sai che sono il vero Zayn solo con te, tu sei capace a capire quando sono sicero, non è così?" chiese il moro facendolo annuire subito
"Allora guardami, Liam, guardami e credemi se ti dico che tu sei importante per me, tanto. E che non vorrei farti del male e che sapere che queste lacrime sono a causa mia mi spezza il cuore" sussurrò il moro con gli occhi lucidi.
E Liam, vedendolo così disperato e così sincero, gli si buttò fra le braccia ricominciando a piangere disperatamente.
"Smettila di piangere, basta ti prego" lo supplicò Zayn. Il castano annuì appoggiando la testa nel petto dell'altro.
La porta del bagno si aprì e Liam si scostò da Zayn per paura di farsi scoprire.
"Liam? perchè piangi? che cazzo gli hai fatto Malik?" urlò Niall dopo essere entrato.
Liam sbuffò e "Non mi ha fatto niente, Nì. Smettila" disse.
"Non ci credo, l'avevo detto che ti avrebbe fatto soffrire! Stammi a sentire, tu," disse il biondo indicando Zayn con un dito teso "Se solo vedo Liam piangere un'altra volta per colpa tua, non m'iporta se sei più forte, ti prendo a pugni fino al coma, hai capito pakistano di merda?" urlò ancora.
Liam sentì Zayn irrigidirsi al suo fianco, portò una mano velocemente stretta alla sua cominciando a fare piccoli cerchi sul dorso nel tentativo di calmarlo.
"Che cazzo hai detto?" tuonò Liam severo, nessuno doveva offenderlo, nessuno, e oltre all'incazzatura era anche mortificato che un suo amico, il suo - ex- migliore amico, fosse capace di dire certe parole meschine.
"Quello che è. Ti fa solo soffrire e se fosse rimasto nel suo paese invece che venire qui, a quest'ora noi non staremmo in questa situazione" strinse ancora la mano di Zayn 
"Non ti rendi conto di quello che dici? lui merita più di te di stare qui! molto più di te...e da te non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Non provare mai più a parlarmi, mai più! e smettila di dire che mi fa soffrire perchè non è così" urlò Liam fuori di se supplicando Zayn con lo sguardo di andarsene.
Si avviarono verso la porta e uscirono in cortile, ignorando entrambi le lezioni a cui avevano partecipato fino a dieci minuti prima.
Quando arrivarono su una panchina Liam lasciò sedere Zayn per poi guardarlo.
"Mi dispiace, non sai quanto mi dispiace per ciò che ha detto Niall, io..io non pensavo fosse così ottuso, davvero" sussurrò con la testa bassa vergognandosi per il comportamente dell'amico.
"Non preoccuparti, sono abituato a questo genere di offese, ho passato tutte le elementari e le medie a riceverne, poi ho reagito diventato lo stronzo che sono ora" spiegò Zayn che sembrava non preoccuparsene più di tanto
"Non sei stronzo" aggiunse Liam
"Oh si che lo sono, non con te però" fece il moro facendolo sedere sulle sua gambe.
"Che dici di fare qualcosa che non hai mai fatto?" chiese ancora il moro
"Tipo?" fece Liam curioso
"Saltare tutto il resto delle lezioni e venire con me da qualche parte" sussurrò Zayn in modo tremendamente convincente. Liam pensò qualche minuto alla risposta e si disse che saltare qualche lezione non doveva essere così tanto grave.
"Okay, possiamo andare a casa mia se ti va, mia madre è al lavoro" propose il castano.
"Perfetto".
Appena entrati in casa Liam diede un occhiata in giro per vedere se c'era sua madre.
"Liam, posso farti una domanda?" 
"Certo" rispose guardando Zayn
"Tuo...padre...dov'è?" chiese il moro con calma
"Si sono divorziati quando avevo dodici anni" spiegò impassibile
"Oh, è stato difficile per te" chiese il moro
"No, per niente a dir la verità. Lavorava tanto ed ero abituato a vederlo poco, ora vado da lui due settimane in estate e mi bastano per mantenerci i rapporti" disse ancora guidandolo in camera sua.
"Meglio così" aggiunse il moro prima di stendersi sul letto e far cadere Liam accanto a lui.
Fu Zayn, come spesso accadeva, a dare il via alla solita dose di baci di cui loro due avevano bisogno per stare sempre.
Le sensazioni che Liam provava non erano ancora cambiate, il cuore che batteva, il respiro accellerato, le gambe che tremavano e una felicità in controllabile.
Oggi, però, sembra tutto contornato da qualcosa di pià che felicità, qualcosa di nome eccitazione.
Zayn rimosse la lingua da Liam causando un mugolio di protesta, scese con le labbra lungo il mondo per poi arrivare al collo dove iniziò a lasciare baci umidi e leggeri che fecero fremere Liam.
Quando arrivò lentamente con un movimento estenuante tra lo ziagomo e il lobo di Liam, Zayn cominciò a succhiare insistentemente quel punto. Il castano non riuscì a trattenere un gemito e arrossì poco dopo mentre Zayn si beava della sua reazione a quel contatto.
"Posso?" chiese il moro afferrando il lembo della  maglia di Liam che annuì stordito e arrossato.
Zayn cominciò a far salire la maglietta fino a sfilarla e adagiarla in fondo al letto, si posizionò a cavalcioni su Liam e iniziò a lasciare scie di baci per tutto il suo petto e fino al bordo dei boxer. Liam gemette, di nuovo.
"Zayn" ansimò sentendo l'erezione nascere e diventare costretta tra i boxer.
Zayn continuò quella piacevole tortura fino a che "Ti pregò" lo supplicò Liam.
Non si erano mai spinti oltre al bacio ma questa situazione non sembrava dispiacere a nessuno dei due.
Zayn ridacchiò sommessatamente sfilando piano i boxer di Liam che impaziente pensava a cosa avrebbe provato, perchè in fondo per lui era la prima volta.
Sentì la mano di Zayn avvolgere il suo membro e sospirò per il sollievo appena ricevuto.
Il moro la massaggiò facendolo gemere e ansimare ancora.
"Zayn" supplicò ancora per poi sentire la mano dell'altro pompare il suo mebro.
Chiuse gli occhi spingendo l'erezione contro la sua mano, mentre sentiva di stare per venire.
"Credo di star per..." non finì la frase e sentì il liquido scorrere tra le gambe e sulla mano del moro.
"Come è stato, Leeyum?" s'informò Zayn rimettendosi steso dopo essersi ripulito la mano
"Perfetto" sospirò ancora stordito dall'orgasmo. 
Ora Liam, voleva solo ricambiare Zayn per quello che gli aveva fatto provare.
Si ricordava ancora la descrizione di Louis su come si faceva un pompino, era stato costretto ad ascoltarla dopo una scommessa e non c'era stata cosa più imbarazzante in tutta la sua vita.
Si buttò su Zayn e cominciò a baciarlo sul collo mentre muoveva le mani sul petto e suglia addominale dell'altro lentamente sperando di star facendo bene. Un gemito di Zayn di conferma lo incitò a continuare, lo baciò sullo zigomo arrivando alla bocca mentre l'altro intreccia le dita fra i capelli, tracciò con le dita gli addominali scolpiti e si staccò  togliendogli i jeans e poi allargandogli le gambe. Gli baciò prima l'interno coscia e poi la pelle appena sopra ai boxer.
"Liam, non sei...non sei costretto" ansimò il moro
"Voglio farlo" annuì deciso facendo scorrere i boxer di Zayn fino alle caviglie.
Prese un respiro e lecco tutta la lunghezza di Zayn più volta. Cominciò a fare piccoli cerchi con la lingua sulla punta succhiandola piano.
"L..liam sei...meraviglioso" ansimò Zayn inarcando la schiana e chiudendo gli occhi.
Liam prese un respiro e sperando di fare bene prese tutto il membro in bocca cercando di rilassarsi e succhiare.
Le mani di Zayn andarono di nuovo fra i suoi capelli e lui continuò a dargli piacere.
"Liam sto per..." cercò di dire Zayn scostando la testa del castano che non ne voleva sapere di staccarsi.
Quandò il moro venne urlando il suo nome, ingoiò tutto sorpendendosi del suo buon sapore.
"Liam, tu non sai quello che....sei perfetto" disse il moro carezzandogli una guancia.
"Io...era la prima volta" arrossì Liam
"Sei stato davvero meraviglioso" lo rassicurò Zayn portandoselo al petto per coccolarlo.

Quel pomeriggio, Liam, ancora stordito e troppo felice per la mattinata, dovette occuparsi di lavare le lenzuola e eliminare le tracce dell'accaduto a sua madre.
Proprio mentre stava per infilare il coprimaterasso sentì il telefono squillare.
"Liam, perchè non eri a scuola? e perchè Niall era incazzato nero?" domandò Louis senza dargli il tempo di salutare
"Niall era incazzato? io dovresi esserlo, e infatto lo sono. Ha dato a Zayn del pakistano di merda"
"Oh, gli darò una bella strigliata. Come mai non eri a scuola?" disse Louis
"E perchè non c'era neppure Zayn?" la voce di Harry raggiunse anche il telefono
"Harry è con te?" chiese Liam
"Come sempre" disse ovvio Louis "C'è il vivavoce"
"Mmh, ciao Harry" aggiunse Liam
"Ciao Lee" trillò il riccio
"Cosa avete fatto tu e il tuo ragazzo?" domandò Louis, il suo ragazzo suonava bene
"Niente di che" mentì Liam arrossendo
"Stai mentendo, sta mentendo" urlò Harry
"Non è...non è vero, siamo stati a casa mia" Liam optò per una mezza verità
"A fare cosa?"
"Non vi deve interessare" sbottò
"Se qualcuno svergina il nostro migliore amico, si che ci interessa" disse Louis piccato
"Nessuno mi ha sverginato, diamine" sussurrò rosso in viso
"A no?" alluse ancora il riccio
"Solo, preliminari" confessò infine
"Oddio, hai sentito Lou? Hai sentito?" urlò Harry come un bambino
"Si, Haz. Che tipo di preliminari?" domandò ancora Louis
"Ho la possibilità di non rispondere a qusta domanda?" s'informò Liam infastidito
"No" dissero insieme il riccio e il suo ragazzo
"Gli ho fatto un...un..." diamine, era troppo puro per pronunciare certe parole lui
"Pompino, gli ha fatto un pompino. E come facevi a sapere come fare? "
"Harry, ti ricordo che neanche tu sapevi come fare la prima volta, viene nautarale!"
"Poi ho imparato bene, però" aggiunse il riccio orgoglio
"Si, molto bene"
"Smettetala o riattacco subito!" sbottò Liam pronto a fare ciò che aveva detto
"Sei noioso, allora come hai fatto?" chiese ancora il riccio
"Ho seguito le descrizioni di come tu lo fai a Louis" ridacchiò Liam
"Ah...cosa? che cosa hai fatto tu?" strillò il riccio
"Era per una scommessa, una cosa innocente" si difese il più grande
"Vai a raccontare in giro come io....niente sesso per un mese Tomlinson" minacciò Harry
"Cosa, non puoi farmi questo.."
"Si che posso"
Liam attaccò la telefonata ridendo per la sua vendetta nei confronti di Louis e finì di fare il letto.

Altre due settimane erano passate, ed oggi Zayn e Liam facevano un mese della loro relazione.
Oggi, comunque, il moro gli aveva detto di aver preparato una sorpresa a casa sua e aveva aggiunto che lo sarebbe venuto a prendere alla sette.
Era immensamente felice di poter passare un po' di tempo con lui, ma anche abbastanza agitato sapendo di doverci anche passare la notte.
Certo, il moro non gli aveva mai messo fretta nell'andare oltre a quello che due settimane prima era successo e sapeva che avrebbero potuto passare la notte semplicemente abbracciati senza problemi, eppure, ultimamente, sentiva sempre più il bisogno di concendersi a lui.
Dopo lo squillo di Zayn scese impaziente le scale e salutò la madre.
"Buon anniversario, Leeyum" disse Zayn salutandolo con un bacio dolce
"Buon anniversario anche a te, Zeeyum" rispose Liam di rimando.
"Ho mandato le mie sorelle dai nonni, ovviamente" disse Zayn facendolo entrare.
"Chiudi gli occhi" aggiunse mettendogli una mano davanti per chiuderli, lo spinse con una mano verso la cucina guidandolo per non farlo sbattere da qualche parte.
"Ora aprili" quando Liam li aprì, vide la stanza coperta di petali di rosa e di candele, la tavola apparecchiata perfettamente e piena di cibi prelibita.
Non aspettò molto per girarsi verso il moro e baciarlo con più amore possibile.
"E' fantastico, grazie" sussurrò con gli occhi lucidi, perchè davvero, un mese fa non si sarebbe mai aspettato che con Zayn sarebbe stato così tanto fantastico.
"Sono contento che ti piaccia. Ora mangiamo o si fredda tutto" disse Zayn sconstando la sedia per farlo sedere
"Grazie. Hai cucinato tu?" domandò curioso
"Si, ma Don mi ha dato una mano".
La cena passò senza inceppi, chiacchierarono del più e del meno fino a che alnche il dolce era finito.
"Vieni di là? devo darti una cosa" disse alla fine Zayn alzandosi.
Liam si morse le labbra, aveva girato tutto il giorno precedente dei negozi con Louis e Harry, ma non aveva trovato niente di così speciale come regalo per il suo ragazzo, non voleva fargli qualcosa che poi non avrebbe contato nulla e così alla fine se n'era ritornato a mani vuote.
Si sedettero sul divano e Zayn tirò fuori un piccolo pacchetto con un fiocco blu.
"Io...emh...non ho comprato nulla per te" disse abbassando la testa "Ho girato tutti i negozi di Bradford ma non ho trovato niente di adatto, scusami" continuò mortificato
"Ehi, Lee, non c'è nessuno problema! Sei qui oggi, mi basta" sussurrò il moro costringendolo a guardarlo.
Liam scrollò le spalle e sfilò il fiocco eccittato come un bambino.
Quando aprì il pacchetto, resto senza fiato. Un piccolo bracciale, con una striscia argentata e la scritta "Tuo per sempre, Zayn" era adagiato sul cuscinetto della confezione.
Deglutì con lo sguardo basso mentre cercava di trattenere le lacrime di gioia.
"Non sei obbligato ad indossarlo, insomma era solo solo un piccole gesto per farti capire che sono tuo e solo tuo, che sei l'unico che abbia in pugno il mio cuore e so che è una cosa impegnativa, che è presto per queste cose ma-ma tu stai piangendo" portò il dito vicino all'occhio e si accorse che una lacrima era sfuggita al suo controllo.
"E' perfetto, Zay. Perfetto" disse Liam buttandosi fra le braccia e baciandola con quanta dolcezza avesse in corpo.
"Ti amo, Zay. Ti amo da quando ti ho visto la prima volta, e forse non sei pronto a sentire quelle parole, forse non ricambi i miei sentimenti ma io ti amo e non riesco più a trattenere i miei sentimenti" confessò il castano sulle labbra dell'altro. Stette immobile per un momento aspettando una reazione da parte del moro.
Sentì le mani del più grande infilarsi sotto la maglietta e avvolgerlo completamente mentre lui si impegnava a baciarlo con passione.
Portò le mani sulla cresta di Zayn e iniziò a baciargli il collo togliendogli la maglietta per poi iniziare a lambirgli il petto.
"Zay" ansimò guardandolo negli occhi e fermando le mani
"Si, Leeyum?"
"Voglio...voglio fare l'amore con te" balbettò incerto.
"E' una decisione importante, Li. Sei davvero sicuro? sai che non ti ho invitato a dormire qui per fare questo" sussurrò il moro
"Non..tu non vuoi? Non mi vuoi?" chiese il castano terrorizzato da quella probabilità
"Come puoi dire una cosa del genere? Ti desidero più di qualsiasi cosa al mondo Lee. Ma se tu non sei pronto..." Liam interruppe le sue parole con un altro bacio 
"Voglio sentirmi tuo, voglio farlo" ripetè.
"In questo caso, forse è meglio andare di sopra" constatò il moro con gli occhi lucidi dall'eccitazione.
Zayn lo prese in braccio adagiandolo sul letto della sua stanza, Liam stette immobile per un attimo mentre sentiva Zayn baciarlo dappertutto e sfilargli i pantaloni facendolo rimanere solo in boxer.
Quando la gamba -ancora avvolta dai jeans- di Zayn strusciò contro la sua nuda, Liam ribaltò le posizioni e spogliò anche Zayn fino a farlo rimanere in boxer.
Si continuarono a baciare mentre le erezioni pulsavano e si strusciavano fra loro con a dividerle solo i boxer.
Zayn ribaltò ancora le posizione e sorrise togliendo anche l'ultimo pezzo di stoffa che costringeva l'erezione del più piccolo.
Liam, a sua volta, tolse i boxer di Zayn baciandogli il collo e mordendo il lobo del suo orecchio.
"Non so cosa devo fare, Zay" sospirò tra un bacio e l'altro "Non ti preoccupare, faccio tutto io".
Zayn si mise ancora sopra a Liam e fermò ogni tipo di contatto guardandolo negli occhi.
"Farà un po' male, Lee" disse Zayn aggiungendo subito "Ma ci sono io, e cercherò di fartene meno possibile.
Quando Liam annuì un po' impaurito ma sicuro, Zayn senza staccarsi da lui aprì il cassetto del comodino tirando fuori un pacchetto con il lubrificante e i preservativi.
"Faccio io" balbettò Liam prendendone uno e infilandoglielo più passionevolmente possibile.
Si distese di nuovo aspettando che Zayn si mettesse il lubrificante sulle dita.
"Ora rilassati, Leeyum" lo invitò Zayn.
Quando Zayn infilo il primo dito provò un fastidio assurdo, ma cercò di trattenersi e di rilassarsi come gli aveva detto il moro.
Sentì poi un altro dito infilarsi e cominciar a sforbiciare dentro di lui, il dolore era tanto e cominciò a respirare agitatamente mentre sentiva Zayn baciarlo dappertutto per distrarlo da quell'intrusione. 
Al terzo dito un gemito di dolore gli sfuggì dalle labbra ma le carezze di Zayn che ne seguirono bastarono a placare tutto.
Poco dopo sentì la punta dell'erezione di Zayn entrare in lui e il dolore si fece ancora più forte.
"Cucciolo, posso fermarmi se vuoi. Non voglio farti del male" sussurò Zayn mortificato.
Liam scosse la testa aspettando che anche quella scossa di dolore cessasse e "Vai" lo incitò.
Il dolore che ne seguì fu certamente il più forte che Liam aveva sentito in tutta la sua vita, si sentiva diviso in due, e fu inevitabile che una lacrima seguita da un urlo uscissero da lui.
"Scusa, amore. Scusami" disse Zayn baciandogli una spalla e asciugando le lacrime.
Amore, l'aveva chiamato amore.
La sensazione di benessere nel sentire quella parola e nei tocchi leggeri di Zayn fecero sparire tutta la sofferenza.
Pensò che poco importava se faceva male, in quel momento Zayn era dentro di lui, e stavano facendo l'amore.
"Leeyum" gemette Zayn incapace di trattenersi "Puoi andare Zay" lo incitò Liam.
I gemiti di dolo si trasformarono in gemiti di piacere. Zayn cominciò a entrare e uscire da Liam più volte.
La stanza si riempì dei gemiti e degli ansiti dei due ragazzi che si stavano amando nel migliore dei modi.
Vennero insieme urlando il nome dell'altro.
Liam si accasciò vicino a Zayn, stanco ma felice come mai prima d'ora.
Lì, fra le braccia di Zayn si sentiva completo, si sentiva al posto giusto.
E quando sentì il "Ti amo, Leeyum" del moro, davvero, non desiderò altro che poter rimanere con lui per tutta la vita.

La mattina dopo, Liam, si svegliò fra le braccia di Zayn e sorrise come mai prima pensando a tutto quello che era successo il giorno precedente.
Uscì piano dalla stanza prendendo il cellulare e fare la chiamata che dalla sera prima aveva l'intenzione di fare.
Rientro con un sorriso nel letto e si girò verso l'altro e "Zeeyum" lo chiamò piano "Fra poco tornano le tue sorelle, non possiamo farci trovare così" continuò.
"Mmh" mugolò in risposta quello. Liam si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia non smuovendolo di un millimetro.
Sbuffò e cominciò a lasciargli una scia di baci sula collo.
"Lee, non vale così" sbuffò il moro aprendo gli occhi e cercando di ricambiare il bacio.
"Alzati, faremo tardi" disse Liam staccandosi.
"Okay, come stai?" chiese serio Zayn
"Benissimo" disse Liam perchè davvero, non gli importava del fastidio che provava nel punto in cui Zayn era entrato, quella mattina aveva tutte altre cose a cui pensare.
Zayn sorrise "E' stata la notte più bella della mia vita" disse baciandolo.
"Anche la mia" sospirò Liam.
"Okay, tu vai a farti la doccia che io rimetto a posto il casino di ieri, poi me la faccio io...anche se..."  Zayn si bloccò pensando
"Anche se?" chiese Liam avendo una mezza idea
"Potremmo farla insieme" mormorò Zayn malizioso.
E così, finirono per ancora l'amore, sotto l'acqua calda e l'odore di sapone al cocco.
Poco importava se Niall ora lo odiava e odiava anche il suo ragazzo, poco importava se nessuno a scuola ancora sapesse di loro, poco importava che sua madre se non sapeva fosse gay e che stesse con un ragazzo. Lui lo amava e l'altro amava lui, erano la cosa più perfetta e giusta che Liam avesse mai visto.
Erano l'amore pure e vero, quello stabile che non si rompe, quello che non si arrende e che aggiusta tutto, quello che tutti invidiano e che pochi hanno.
Erano infinito e lo sarebbe sempre stato, due anime che si incontrano e che non sono più capaci di separarsi.

"E comunque" disse Liam mentre lavava i piatti della sera precedente con Zayn "Ho ordinato un bracciale identico al mio, con la scritta -Tuo per sempre, Liam- per te. Lo devo passare a prendere dopo" aggiunse prima di essere travolto dall'ennesimo bacio.
Ennesimo, ma speciale come il primo.




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