Capitolo 2

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Camila abitava in un appartamento con suo padre e sua moglie. Moglie che non era sua madre. Perché chiunque fosse sua madre non la considerava degna di attenzione. Non aveva conosciuto quella donna e non voleva nemmeno conoscerla. Aveva Sharon e lei, anche se era arrivata quando aveva dieci anni, era sua madre.

Ma sperava di non rimanerci tanto a lungo. Aveva iniziato a lavorare subito dopo aver finito il liceo e come obbiettivo si era data l'auto. Una volta comprata un’auto usata ma in  buone condizioni si era prefissata di andare a vivere da sola. E da due anni lavorare il doppio per mettere da parte i soldi e fare in modo che suo padre e la sua compagna stessero soli senza di lei.

È per questo che lavorava due ore in più tutti i giorni, al bar dove faceva da pasticcere, perchè voleva lasciare ai due un po’ di privacy ed intimità. Non avevo mai avuto tempo libero oltre che la luna di miele avuto quando lei faceva la prima media ed aveva passato due settimane a casa Jauregui.

In quel periodo lei e Lauren erano ancora amiche dopotutto. E piaceva ad entrambe avere la compagnia dell’altra. Era durata poco più a lungo però quella voglia di vedersi ed essere amiche. Ma era la vita e lo aveva accettato. Quello che non accettava era il fatto che sia suo padre che Chris fossero poco propensi a farlo. Lauren aveva scelto che amici avere e lei aveva scelto di non sforzarsi per averla accanto. Un amico non dovrebbe faticare a stare con te o volerti vedere. Per questo Camila aveva detto basta. E la cosa non la toccava più da anni. Ma ogni tanto il più grande dei Jauregui decideva di farle tornare in mente che Lauren esisteva ed era ancora quella di sempre.

Ehi, Cami. Tutto ok?

Normani Kordei, ragazza richiamo del bar in cui lavoravano entrambe e sua migliore amica la chiamò, per farla tornare nella realtà.

Sì. Scusa, Mani. Ho un po’ da pensare ultimamente.

Ed io spero non per lei. Sono passati troppi anni perché tu debba tormentarti ancora.

Camila sbuffó alzandosi dal muretto su cui era seduta buttando a terra la sigaretta, per poi spegnerla calpestandola, per poi raggiungere la ragazza.

È nemmeno quello ti fa bene.

Lo so. Ma non fumo quasi mai. Solo ogni tanto mi va. Ed è in parte colpa tua. La tua compagnia fa male.

Disse scherzosamente, mentre la ragazza la guardava con un finto sguardo storto, per poi sbuffare e sorridere.

Certo. Come mio cugino e quei deficienti dei nostri amici, mi pare ovvio. Torniamo dentro, adesso, la pausa è finita.

Le due ragazze entrarono dalla porta posteriore del bar, che dava alla cucina e mentre Normani si diresse in sala, dove lavorava, Camila rimase in cucina, si tirò su la manica destra della divisa, che le era scivolata fino al polso e si piazzò davanti al tavolo in metallo dove il cuoco, stava preparando alcuni contorni che avrebbero servito a pranzo quel giorno. Il resto lo avrebbe cucinato quasi tutto sul momento.

Lei però non si occupava solo della cucina. Infatti i dolci che il bar presentava con orgoglio erano opera sua. Non aveva studiato pasticceria per nulla, dopotutto. Le piaceva e lavorare in quel bar era piacevole e soprattutto divertente perché nessuno dei suoi colleghi era “normale”. Anzi erano tutti persone particolari e divertenti per lei. Ma era solo uno dei motivi per cui lavorava lì. Per prima cosa, Natasha, il capo e proprietaria del bar era un’amica di suo padre. Normani era la sua migliore amica, anche se era più grande di un paio di anni, l’aveva implorata di andare a fare il colloquio perchè voleva avere una persona che non fosse completamente folle come collega. Il cuoco Louis che non era nemmeno sicura che quello fosse il suo vero nome, che era un pozzo di esperienza e umorismo da cui prendere spunto, in qualsiasi tipo di occasione.  Ed infine c’era Michael, il pasticcere, che ora non lavorava più lì, che le aveva chiesto di badare a sua sorella minore, l’altra cameriera oltre a Mani, prima di lasciarli.

Oggi sei strana, Mila. Qualcosa non va?

Louis era con lei quasi sei ore al giorno, tutti i giorni ed iniziava a capire che qualcosa non andava quasi con la frequenza di Normani. E la cosa non le piaceva più di tanto. I suoi problemi o preoccupazioni amava tenerseli per sé. Fare troppo affidamento sugli altri, aveva imparato, era troppo rischioso.

No. Pensavo solo al passato. Ed al fatto che non mi manca.

Oooh… quindi aveva ragione Kordei. Pensavi a Jauregui. No ti pare di farlo spesso, nonostante non vi vediate da otto anni?

Camila sorrise appena e scosse la testa. Louis assottigliò lo sguardo ed aspettò che fosse lei a parlare. Tirarle fuori le parole non sarebbe servito a nulla. E conosceva abbastanza bene la cubana che sapeva che avrebbe parlato solo di sua spontanea volontà.

Sono quasi quattro, in realtà. L’ho vista il giorno del suo compleanno, al concerto che hanno fatto i ragazzi, nella sala dal vivo del Chaos. Era con Dinah ed un tipo che non avevo mai visto. Ma per mia fortuna non mi hanno notato. Nemmeno mentre me ne andavo, quando gli sono passata alle spalle, per uscire. Ho avuto quel pizzico di fortuna che mi sarebbe servita per non notarla.

Spiegò la ragazza mentre cominciava a preparare un impasto, per una torta, portando gli ingredienti dal frigorifero o dalla dispensa. Il biondo invece si era fermato e la stava guardando. Soprattutto guardava il suo volto concentrato ma anche corrucciato dal discorso.

Tu… non l’hai dimenticata, non è vero?

A quella domanda Camila alzò lo sguardo verso il cuoco, che le sorrideva debolmente e con gentilezza, come se comprendesse la delicata situazione in cui si ritrovava la ragazza.

No. Ma non ha importanza. Ho deciso che non l’avrei più cercata. E poi… dopo quello che ha fatto… non potrei nemmeno prenderla seriamente.

Dopo quella frase, Louis capì che era meglio chiudere il discorso lì e non propagare oltre il rimuginare della sua giovane collega. Non voleva vedere Camila con quello sguardo assorto e triste più del necessario e non voleva nemmeno che Normani lo picchiasse per aver fatto incazzare la sua migliore amica.

Perchè sì. Normani Kordei era la migliore amica di Camila Cabello. Lo era stata dopo che Lauren Jauregui era sparita dalla sua vita ed il biondo era certo che non sarebbe più cambiato. Perchè se la bruna fosse tornata nella vita della cubana, non avrebbe riavuto il suo vecchio ruolo. Non dopo aver ridotto Camila in quello stato.

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