Cap.12

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Lo scheletro fece ritrovare la ragazza davanti, anzi, in mezzo, ad una cittadina contenta che stava festeggiando un non sapeva cosa, guardò lo scheletro che cercava di riprendere le energie, quel teletrasporto è stato piuttosto lungo e le conseguenze erano, purtroppo, quelle, lo fece appoggiare ad un muro e, assieme, guardarono la popolazione di quella città festeggiare felici, la ragazza si mise seduta affianco allo scheletro mentre alcuni bambini passarono davanti a loro, ridendo e scherzando, poi vi erano i ragazzi che uscivano ed entravano nei negozi o bar, insomma, quella città aveva un felicità enorme.

-"Siamo sicure che stia bene?"
-"Sei preoccupata per me, Chara?"
-"Non ho domandato a te, Spazzatura Ambulante.", la ragazza, o almeno la metà del corpo della sottoscritta, alzò l'occhio al cielo mentre lo scheletro sorrise divertito, l'altro occhio guardò la metà del corpo, quasi squadrandola, era inquietante in quel punto di vista, ma per loro era una cosa normale.
-"Comportati bene, con lui, Chara.",disse nella mente la ragazza, che fece alzare, questa volta, l'altro occhio, color rosso.
-"Dopotutto è grazie a lui se siamo qui e non in ospedale.", la ragazza riprese del tutto il controllo del suo corpo, vittoriosa sospirò stanca e chiuse gli occhi, rilassando per un momento i muscoli, riaprì gli occhi e guardò lo scheletro, che subito le diede un'altro bacio, stupita e, sicuramente, arrossita guardò lo scheletro allontanarsi ridendo per la sua espressione buffa, prese il Block Notes dalla tasca della camici e iniziò a scrivere, 'Non vale!', lo scheletro sorrise per poi alzarsi e porgerle la mano,  l'afferrò, si alzò anche lei e, con ancora le mani unite, iniziarono ad esplorare quella strana città.

(...)

-"Dove siamo?"
-"Non lo so, Chara."
-"Dove stiamo andando?"
-"In un posto."
-"Quale?"
-"La vorresti finire?"
-"Qualunque basta che abbia del cibo, dei letti e che non sappia chi siamo."
-"Allora perché non andiamo in un Motel?"
-"Perché non sappiamo se accettano i soldi che abbiamo noi mostri, (T/N) ha per caso qualcosa con se?"
-"Ha detto di 'No'."
-"Hey! Io non ho detto nulla.", la ragazza rise piano mentre lo scheletro la guardò interrogativo, ormai era da ore che camminavano in quelle strade buie, dopo un pò la città si era spenta, non lasciando nessuno camminare fra quelle fredde strade, la ragazza si guardò attorno, notando che i pochi che erano svegli li guardavano in modo strano per poi chiudere violentemente le finestre e le tende, che strano, pensò, si sedettero sopra a una panchina, lo scheletro si stese facendo appoggiare il capo sulle sue gambe, egli iniziò a giocherellare con i lunghi capelli della ragazza, quest'ultima chiuse gli occhi, chinando di poco il capo, riaprì subito gli occhi, la stanchezza stava per farla cedere, lo scheletro si alzò per poi far cambiare i ruoli, la ragazza cercò di alzarsi ma l'altro la obbligò a rimanere in quella posizione.
-"Tranquilla, veglierò io su di te, se potrebbe mai succedere qualcosa ti sveglio, okay?"
-"Non ti preoccupare, (T/N), rimarò anche io sveglia, non mi fido molto di questa Spazzatura Ambulante.", alzò gli occhi al cielo per poi annuire, chiuse gli occhi mentre i due le augurarono 'sogni d'oro', dopo quelle che parevano ore si risvegliò a causa di un rumore, non trovò lo scheletro affianco a lei, si mise a sedere e si guardò attorno, nessuna traccia di lui, d'improvviso sentì qualcuno metterle qualcosa davanti alla bocca e al naso, iniziò a lamentarsi ma pian piano cadde, di nuovo, fra le braccia di Morfeo, non prima di aver visto qualcuno con quello che le sembrava un passamontagna calarsi davanti a lei.

--- --- ---

-"Abbiamo la ragazza.", disse una voce mentre prendeva la ragazza e la mise sulla sua spalla, attese la risposta che venne subito dall'auricolare.
-"Perfetto, lo scheletro?"
-"Ha fatto un pò di resistenza ma alla fine si è arreso anche lui."
-"Ottimo, semplicemente ottimo. Portateli in centrale, daremo loro una bellissima accoglienza."
-"Okay, capo. Passo e chiudo.", disse la solita voce prima di avvicinarsi ad un camion bianco, buttò la ragazza al suo interno, dove venne legata subito e messa affianco all'amico, quando anche il proprietario della voce fù entrato, partirono di tutta fretta.

(...)

Aveva il cranio che gli faceva male, così come tutte le ossa del corpo, aprì le orbite e si guardò attorno, cercò di muoversi ma si accorse troppo tardi di esser legato ad un palo di ferro con delle manette, la stanza in cui era finito era completamente buia ed esser legato non era una bella cosa, dato che non poteva esplorare la zona, fece illuminare l'occhio così da creare una piccola luce e notò che, davanti a lui, non molto distante, vi era un'altra figura, cercò di capire chi fosse, sgranò le orbite quando capì di chi si trattava, cercò di liberarsi ma quelle manette erano fin troppo resistenti, vide la figura di suo fratello materializzarsi davanti a lui, era da un bel pò che non parlavano fra di loro, ma questo non era il momento adatto di fare una riunione di famiglia, doveva liberarsi per salvare la ragazza e...

-"Sans!", alzò di scatto lo sguardo, incrociando un'arrabbiato Papyrus, abbassò il capo, stringendo la mascella, sentì un sospiro da parte suo per poi vederlo calarsi alla sua altezza.
-"Vuoi davvero salvare quella ragazza?", lo scheletro annuì piano, era questo il suo intento, non sapeva cosa era per lui quella ragazza, ma era una persona speciale che non si sarebbe fatta scappare come aveva fatto una volta.
-"Allora smettila di agitarti, in questa situazione devi essere lucido, per di più sento dei passi avvicinarsi alla stanza, sicuramente richiamati dal rumore che hai causato con le catene.", infatti subito dopo la porta venne aperta e una luce accecante gli fece chiudere un'orbita, c'era due figure davanti alla porta, ma non riusciva a capire chi fossero a causa della luce che illuminava il lato opposto da quello in cui era posizionato lui, dopo un pò una terza figura si fece largo tra le altre due e allargò le braccia.
-"Alquanto vedo uno dei nostri ospiti si è svegliato.", questa voce l'avrebbe riconosciuta tra mille e miglia.
-"Gaster.", disse con tono duro lo scheletro mentre guardava il così detto 'Gaster' avvicinarsi a lui.

I'm not crazy (Asylum!Sans x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora