9 CAPITOLO

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Ciò che vide gli congelò il sangue, si portò una mano sulla bocca per soffocare un urlo.
Li davanti ai suoi occhi c'era Fabrizio con le mani sporche di sangue, circondato da giovani ragazzi deceduti.
L'uomo spintonò Ermal facendolo cadere sulla terra tinta di rosso, calde lacrime presero a scorrere sul volto del giovane. Non avrebbe immaginato mai di assistere ad una scena così spietata, non avrebbe immaginato che le parole di Fabrizio fossero vere.
"Toh ti ho portato un bel bocconcino Fabbri!"
Il più grande strinse i pugni e si piegò prendendo tra le mani il volto del ragazzo. Intrecciarono i loro sguardi e in quel momento erano soltanto loro due, due giovani anime incapaci di rialzarsi e sanare le loro ferite.
Fabrizio lasciò che le labbra combaciassero  con quelle del riccio, non avrebbe avuto la forza di staccarsi, lo strinse a sé con dolcezza e accarezzò i suoi morbidi capelli. Sentì quel corpo magro irrigidirsi al suo tocco ma non fu in grado di lasciarlo, sarebbe voluto rimanere così per sempre, per la prima volta si sentì al sicuro.
La voce dell'uomo lo portò alla realtà, prese per i capelli il riccio e lo trascinò accanto a quei corpi che emanavano un odore sgradevole.
"Come ti sei ridotto Fabrizio! Ahhh me fai pena."
Fabrizio si alzò da terra e si avvicinò a quel giovane ragazzo che stava tremando, gli sfiorò una guancia e lo baciò sulla fronte.
"Non permetterò a nessuno di farti del male ed io non te ne farò, tu Ermal mi stai salvando, con te.. io sto ritrovando la pace che non ho"
L'uomo interruppe quella scena così piena d'amore puntando un coltello sul fianco di Ermal, ciò fece infuriare Fabrizio che si scagliò sull'uomo con violenza e prese a colpirlo, Ermal pensò a quelle parole e sentì di potersi fidare di Lui, poggiò la testa sulla sua schiena stringendo i suoi fianchi.
Il più grande sentì una fitta al cuore, si sentì al sicuro. Mormorò qualcosa prima di accasciarsi a terra.

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