Principalmente di maniaci (e) caparbi

544 17 5
                                    

Capitolo 2  -- Principalmente di maniaci (e) caparbi

Liam era sempre stato un tipo caparbio. Non zuccone, secondo Zayn, ma caparbio: determinato, testardo, volenteroso, instancabile; quando si poneva un obiettivo, sarebbe stato capace di provare a raggiungerlo anche mille volte, finché non ce l'avesse fatta. Poi il fatto che fosse anche uno zuccone, era un altro paio di maniche. Lui principalmente era caparbio.

Quel giorno era il suo turno di fare la spesa e per questo motivo Liam si trovava al supermercato meglio fornito della città per fare compere. Considerati gli esami che il suo coinquilino avrebbe dovuto dare nelle settimane seguenti, calcolò che avrebbe dovuto comprare qualcosa in più piuttosto che qualcosa in meno. Era certo, infatti, che Zayn fosse rimasto indietro con lo studio e la settimana seguente non avrebbe avuto un minuto libero per andare a fare rifornimento. Ecco, quindi, che lo spirito di responsabilità di Liam si faceva sentire. Perché oltre che caparbio, Liam era anche estremamente responsabile. Ed estremamente tonto, a detta dei suoi amici, ma lui era fermamente convinto del contrario. Sì, okay, non era proprio la persona più sveglia della terra, a volte tendeva a perdersi nei suoi pensieri, ma non poteva definirsi nemmeno stupido.

Mentre camminava tra gli scaffali del supermercato, Liam osservava distrattamente il post it appiccicato al manico del carrello che stava spingendo, per assicurarsi di non dimenticare nulla. Aveva studiato la lista nella spesa tutta la mattina, per cui era certo di non aver commesso errori di quantificazione o dimenticato di scrivere alcunché.

Due pacchi di carta igienica. Meglio tre forse, si disse, mentre gettava gli involucri nel carrello.

Magari anche qualche pacco di fazzoletti, in caso a qualcuno fosse venuto il raffreddore.

Spuntò le due voci dalla lista e poi cambiò corridoio, dedicandosi finalmente al cibo. Servivano diverse confezioni di pasta. Una di maccheroni, un'altra di spaghetti... Curioso quanto la ragazza bionda che aveva appena superato somigliasse all'amica di Niall con cui non era ancora riuscito a parlare.

Oh, dannazione, era lei!

«Dixie!» esclamò, girando su se stesso per poter scorgere meglio la ragazza.

Questa sobbalzò, sentendosi chiamare, e si sistemò gli occhiali sul naso mentre lo guardava spaesata. «Ci conosciamo?» domandò lei freddamente.

Lui sorrise, era felice di trovarla in quel posto. Si era presentato alla sua facoltà almeno altre tre volte, negli ultimi giorni, senza mai incontrarla. Aveva bisogno di parlarle, di chiederle aiuto, quell'incontro fortuito era stato un vero colpo di fortuna.

«No, a dire il vero. Che caso incontrarti qui!»

Lei inarcò un sopracciglio e tornò ad osservare le diverse confezioni di maccheroni, valutando quale fosse quella che più faceva al caso suo. «Già, è davvero strano incontrare sconosciuti al supermercato» convenne con indifferenza e un tono che a Liam parve decisamente sarcastico.

Ridacchiò, leggermente in imbarazzo. «No, non intendevo questo, – si affrettò a correggersi: - Ti stavo cercando. È da qualche giorno che ti aspetto in facoltà ma non ti ho più incontrata dopo... be', dopo il giorno del McDonald. Ti ricordi?»

Liam osservò la ragazza perdere lo sguardo nel vuoto, poi prendere un respiro profondo e rimettere al posto giusto sullo scaffale la scatola blu di maccheroni che stava soppesando. «Ah – mormorò, collegando finalmente il volto del ragazzo alla persona che aveva incontrato due volte pochi giorni prima. Lo stesso ragazzo che aveva visto più volte cercarla nei corridoi della facoltà e che, turbata dalla sua presenza, lei aveva opportunamente evitato. - Sì, mi ricordo» rispose. Dopo tutto, osservò Dixie, era strano vederlo in felpa, ormai si era abituata ad identificarlo con quella camicia a quadri allacciata fino all'ultimo bottone.

Let's CupidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora