*NOTA AUTORE*
Come è già accaduto ho deciso di inserire un audio da ascoltare come sottofondo musicale durante la lettura. Ricordo a chi legge da pc che può tranquillamente far partire il video che ho posizionato appena prima della scena cui si riferisce, per chi invece legge da dispositivo mobile purtroppo dovrà usufruire del video all'inizio del capitolo e poi ritornare a leggere nel punto esatto in cui la lettura è stata interrotta.
Un abbraccio, Emma
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Lex è silenziosa mentre cammina accanto a me, la mano stretta nella mia, quasi avesse paura di perdersi tra i corridoi dell'ospedale. La conduco all'aperto, fermandomi per un secondo, quel tanto da poter osservare l'espressione inquieta che aleggia sul suo volto, la stessa che mi ha rivolto nel momento esatto in cui l'ho raggiunta dinnanzi alla porta dello studio del suo medico, la stessa che ha ostentato mentre sentiva battere il cuore di suo figlio.
Dovete credermi, sono talmente sconvolto che posso capire come si senta lei in questo momento, voglio dire... è stato... incredibile! Vedere quell'esserino, il profilo appena accennato del suo nasino e le manine non ancora del tutto formate... Dio, avreste dovuto sentirlo quel cuoricino come batteva... era... ce l'avete presente un colibrì? Ecco... era come il battito d'ali fremente di un uccellino... era veloce, insistente e dannatamente forte... certo, se ha preso dalla ma-
«Chris?» La voce irritata di Lex mi riporta coi piedi per terra, costringendomi a voltarmi verso di lei per capire il motivo di tanto nervosismo.
«Sei sicura di sentirti bene?» chiedo passandole un braccio attorno alla vita.
Lei scivola via dal mio abbraccio, quasi non sopportasse la mia presenza. Poi sospira, prima di ringhiare: «Me lo vuoi spiegare perché diavolo sei venuto qui?!»
Mi blocco dove sono, con il braccio ancora a mezz'aria, del tutto incredulo e senza uno straccio di risposta da darle, limitandomi a fissarla quasi mi fossi accorto di essere di fronte a una pazza scatenata. Infine, con un filo di voce, replico: «Lex, lo so che forse ho esagerato, l'altra settimana ho reagi-»
«Non è questo, Christopher!» esplode lei, con la voce che gronda esasperazione. Poi, dopo essersi scostata la frangia e aver fatto un respiro profondo, aggiunge: «Andiamo... accompagnami a casa, per favore».
La seguo con passo incerto, mentre mi precede aiutandosi con il bastone per non vedenti, e intanto mi chiedo che cosa possa averla infastidita tanto da sbraitare contro di me in quel modo. Okay, lo ammetto, probabilmente ho agito egoisticamente pensando che le avrebbe sicuramente fatto piacere condividere questa cosa con me... eppure c'è un dettaglio che mi sfugge, quel quid che già so mi tormenterà fino a quando non avrò capito cosa ho fatto di tanto sbagliato per meritare un trattamento del genere. Ma, d'altronde, io sono Christopher Braxton, ed è bene che ve lo ricordi: quando mi metto in testa una cosa, è difficile farmi desistere dal portare a compimento i miei piani.
Perciò raggiungo Lex, incurante del suo cattivo umore, e decido che no, a casa non ce la porterò nemmeno se dovesse implorarmi, nemmeno se dovesse telefonare a Tray dicendo che l'ho sequestrata. Perché è proprio quello che ho intenzione di fare: rapirla e coccolarla fino a far tornare il sorriso su quelle labbra che non vedo l'ora di poter baciare.
Alexandra e io rientriamo nel mio appartamento perseverando in un botta e risposta sorprendentemente esilarante, tanto che per un secondo mi fermo a osservare il suo sorriso, ad ascoltare la sua risata spensierata, mentre per l'ennesima volta mi prende in giro in quel modo che mi intriga e mi invoglia ad afferrarla per farle il solletico, o semplicemente per stringerla tra le braccia. Mi avvicino lentamente per darle il tempo di capire che cosa sto per fare e, quando appoggio le mani sui suoi fianchi, sorrido della sua espressione vagamente sorpresa, di quel modo in cui si morde il labbro per non darmi la soddisfazione di vederla sghignazzare ancora.
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DOVE INIZIA LA FINE DEL CIELO
Chick-LitNo, non ho intenzione di spifferare subito come è andata questa faccenda, siete troppo curiosi. E la curiosità, amici miei, a volte può rivelarsi letale. Non mi credete? Un motivo in più per leggere oltre, per non fermarsi alle apparenze, allo spro...