Capitolo 5

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-Ti è caduto questo-
Mi ferma un ragazzo porgendomi il portafoglio che probabilmente è scivolato dalla tasca che come una sbadata ho lasciato aperta
-Grazie,menomale che l'hai visto perché se no lo avrei perso-
-Niente- dice alzando la testa che era abbassata verso l'asfalto del marciapiede
-Ma tu sei Emma Marrone,possiamo farci una foto?-
Ovviamente accetto,lo faccio con tutte le persone che mi fermano,lui ha anche recuperato il portafoglio perciò glielo devo come minimo.
Rimetto il portafoglio nello zaino e continuo a correre. Le mie Nike non fanno rumore quando si posano per terra,questo è segno che negli ultimi mesi sono migliorata nel correre,lo faccio sempre per rilassarmi e per cacciare via i pensieri ma,oggi non faccio che pensare a ciò che è successo ieri a casa di Tina:mi ha baciata,in effetti avevo notato un cambiamento da parte sua negli ultimi mesi ma mai mi sarei immaginata questo. Ma che cazzo sto dicendo? Qui il problema non è lei,per lei è normale che le piaccia una donna ma io,ieri ho ricambiato e mi è anche piaciuto,madonna se mi è piaciuto. Due secondi dopo mi ritrovo per terra per colpa di un sasso che non ho visto
-Cazzo,ma puoi essere così distratta Emma?-
E ci risiamo,parlo anche da sola,siamo proprio messi bene oggi. Ancora seduta mi guardò il braccio destro che è tutto sbucciato e mi brucia,così come il ginocchio. Mi rialzo e continuo a correre ma poco dopo il pantalone che sfrega contro la sbucciatura mi brucia,così mi limito a camminare fino a casa.
Apro la porta e il mio olfatto viene soddisfatto da un profumo di pasta al forno che invade il corridoio,mi giro verso la cucina e vedo Frency che prepara il tavolo e serve la pasta
-Frency io ti amo,lo sai?-
-Lo so,ma ora non esageriamo che è già tanto se non ti sei ritrovata la cucina in fiamme-
Rido sedendomi davanti al piatto.
Mentre mangio mi ritorna in mente il bacio di Tina
-Ehi amo che hai?-
Mi dice Francesca vedendomi giocherellare con la forchetta
-Niente,sono solo un po' preoccupata-
-Per cosa?-
-Eh per il lavoro,le amicizie...-
-È per questo che ieri sei andata da Tina?È successo qualcosa?-
-Fra se te lo dico mi prendi per pazza quindi lasciamo stare eh-
Mi alzo e me ne vado in salone a leggere il mio solito libro,si chiama "il buio addosso" è il racconto di una speranza: quella di un buio creato solo dagli altri, e da cui ci si può liberare. Questo autore mi appassiona molto,riesce a toccare tutto quello che provo e farmi emozionare.
-Amo che hai fatto al braccio?-
Stacco gli occhi dalle pagine del libro e guardo la sbucciatura
-Ah niente,ero distratta e sono caduta mentre correvo-
Francesca è perplessa ma esce dalla stanza lasciandomi al mio libro.

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