Suona la sveglia,cerco di alzarmi ma ho il braccio addormentato,apro gli occhi e Frency è di fianco a me che dorme,sposto il braccio facendo attenzione a non svegliarla.
Scendo di sotto e mi preparo la colazione, le uova con i kiwi,apro il frigorifero e trovo due ciambelle con un bigliettino sopra: "Magari il cibo migliora il tuo umore ahaha" con un cuore. Sicuramente sarà Francesca che si è alzata presto ed è andata a prenderle per poi mettersi sopra il mio braccio a dormire.
Mi siedo a tavola e mangio sia la mia colazione,sia quelle ciambelle deliziose. Mi sento prendere le spalle e mi giro di colpo dato che mi spavento, è Francesca
-Buongiorno bella-
-Giorno Fra e grazie per le ciambelle-
-Dovresti ringraziare un'altra persona in realtà-
Alzo gli occhi al cielo ripensando a ciò che è successo ieri,collegando immediatamente a Tina il gesto.
-Tina vero?- le dico sbuffando
-Si,voleva farsi perdonare ,non voleva intendere quello che ha detto e che era solo sarcasmo-
-Si ma il sarcasmo arriva da una situazione che si presume sia vera,per questo ci sto male-
Mi alzo dalla sedia e mi porto le ciambelle in sala dove accendo la tv per far sì che il discorso finisca,Frency mi segue
-Allora che avrebbe dovuto fare oltre al chiederti scusa?-
-Magari dirmelo di persona? O almeno chiamarmi-
-Allora aspetta che ti chiami lei-
Annuisco e mi concentro sulla televisione. Ogni tanto controllo il telefono sperando di trovare una sua chiamata ma non arriva mai.
Mi sono arresa,ma mi suona il telefono e vedo un suo messaggio:
-Mi manchi e non l'ho fatto apposta,te lo giuro,ci possiamo vedere questo pomeriggio?-
Non visualizzo il messaggio e chiamo Francesca ,appena le do in mano il telefono le risponde di si. Io le tiro un cuscino anche se so benissimo che alla fine le avrei risposto nello stesso modo
-Non le dici l'ora Emmì?- mi prende in giro
Prendo il telefono e le dico di trovarci,per pranzo,al locale dove andiamo sempre.
Sono già le 11 perciò salgo al piano di sopra per farmi una doccia, mi trucco per rendermi almeno un pochino decente anche se sono ancora distrutta dalla scorsa notte.
Dopo circa un'ora suonano alla porta,vado ad aprire Tina e la saluto con due baci sulle guance,restando abbastanza distaccata. Esco di casa ,prendo la macchina e con lei mi dirigo al locale
Mentre guido Tina mi guarda ,io mi giro e le passo la mano davanti agli occhi per farle distogliere lo sguardo
-Oi ci sei?-
-Ehm no scusa è che...mi dispiace,stavo scherzando,non penso quello che ti ho detto e non pensavo che la prendessi sul serio...ecco scusa-
Guardo la strada con un filo di magone
-No io non sono arrabbiata perché credo che tu lo pensi davvero ma perché so benissimo che è vero,noi non possiamo stare insieme ,ceh sinceramente non so neanche il perché tutto questo sia cominciato,fino ad una settimana fa non mi piacevano le donne ed ora ci sto male-
Riesco ad intravederla dallo specchietto,mi guarda con aria persa, come se avesse capito ciò che intendo e ciò che provo ma non volesse ammetterlo a se stessa.
Parcheggio proprio davanti al locale e senza dire niente scendo dalla macchina e la invito a seguirmi. Ci sediamo al tavolo l'una di fronte all'altra e ci guardiamo,così, senza dirci niente perchè ci siamo già capite. Amo restare a guardarla. Allungo la mano fino a sfiorare la sua,lei me la stringe
-Mi dispiace- si scusa ancora
-Non è colpa tua,ma... forse mia e del mio lavoro-
-Cazzo stai zitta,non è colpa tua e neanche mia,ma delle perone e dei loro pregiudizi-
La faccio alzare e la porto nel bagno
-Vaffanculo-
La sbatto contro il muro e la bacio. Non me ne frega niente,non posso farmi rovinare una cosa così...bella da delle persone che non mi conoscono, a me basta lei. Io la amo diamine...la amo
-Ti amo-