Capitolo 10

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L'estate la trascorsero tutti insieme,non era più una settimana, ma un mese.
E in meno di cinque giorni,sarebbero tornati a scuola.
Quei giorni passarono come gli altri del resto, ma visto che erano tutti insieme si divertirono di più.
Era il 15 settembre di un lunedì piovoso.
Il primo giorno di scuola proprio brutto.
Kristen non aveva voglia di alzarsi, ma suo padre non poteva lasciarla dormire e farle saltare il primo giorno di scuola.
"Piccola alzati" sussurrò sedendosi sul suo letto.
"5 minuti" sbuffò
"Sono le sette e mezza"
"oh cavolo" si alzò e velocemente si preparò.
Jeans, felpa e via.
"Tesoro sei in ciabatte" le fece notare suo padre.
Stava andando a scuola con le ciabatte,bella questa.
Corse a mettersi le scarpe e poi uscì di casa.

Arrivò in classe con cinque minuti di ritardo, ma la prof la fece entrare lo stesso.
Però prima volle sapere il motivo.
"ehm..ecco...mi è morto il gatto, si."
La professoressa la lasciò perdere e la fece sedere.
Questo significava che Kristen non sa dire le bugie.
Si mise nel suo posto e aprì il libro di filosofia.
"Non si saluta vero?" sussurrò Austin.
"Scusami è che ho fatto tardi e..."
"Vero..il gatto, mi dispiace" fece una faccia dispiaciuta.

"Eh si...aspetta cosa? Non era vero" guardò male il ragazzo.
"Ma davvero? Eri così credibile" rise
"Non è affatto divertente"
"scusa, scusa" alzò le mani in segno di arresa,o forse era solo per prenderla un pò in giro.

Quando suonò la campana,ciò significava la fine delle lezioni, Kristen e gli altri andarono verso un bar.
"Quindi che si fa?" parlò Lena
"Oh potremmo andare da..." Tom fu interrotto da una ragazza,che si precipitò verso Austin.
"Austin ciao, da quanto tempo" parlò con la voce da gallina.
"Ciao Molly,come stai?"
"Benissimo, sai che mi sono trasferita qui?" ancora con quella voce da ochetta strillante.
"Davvero?" Austin sembrava colpito.
Intanto Kristen li guardava con stupore.

Come può un ragazzo come lui, frequentare una ragazza come lei.
Aveva i capelli biondissimi,era sicuramente bionda ossigenata. Occhi scuri e un paio di artigli al posto delle unghie.
Indossava un vestitino strettissimo dove si vedevano tutte le tette, pompate tra l'altro.
"Loro sono i miei amici, Kristen,Lena e Tom" li presentò Austin.
La bionda ossigenata, se così vogliamo chiamarla, si suffermò su Kristen.
"Ciao, io sono la ex ragazza di Austin" strillò.
'Madonna che voce fastidiosa' pensò Kristen.

"Ciao anche a te, non volevo sapere chi eri" sorrise in modo sarcastico da lasciare quell'altra stupita.
Non era gelosa, in fondo lei e Austin erano solo amici, o forse qualcosa in più?
Non lo sapeva neanche lei,però quella ragazza la innervosiva, o per la voce troppo fastidiosa o perché stava troppo appiccicata ad Austin.
"Noi andiamo,ciao" disse Lena cambiando discorso.

Kristen e gli altri andarono a mangiare qualcosa fuori e poi andarono a casa sua, visto che suo padre era fuori per lavoro.
Avevano deciso di dormire tutti a casa di Kristen,dato che aveva anche una casa spaziosa.
La sera ordinarono una pizza e guardarono un film.
"Ragazzi io vado a dormire" disse Lena che subito fu seguita da Tom.
Rimasero Kristen e Austin.
"Beh, io vado a letto" parlò Kristen imbarazzata.
"Sì anch'io..." fece altrettanto lui.

Kristen durante la notte si svegliò, sempre a causa di quegli incubi.
Scese giù e andò a bere un bicchiere di acqua fresca.
Erano le quattro del mattino,così fece piano per non svegliare nessuno.
Prese il bicchiere e versò l'acqua,mentre beveva sentì dei passi.
Si girò e vide Austin,mezzo addormentato che si strofinava gli occhi.
Aveva i capelli arruffati e solo i pantaloncini.
Quindi si vedeva la sua bellissima tartaruga.
'ma che sto dicendo' pensò Kristen.
"Anche tu sveglia?" disse Austin.
"Colpa di quegli incubi" accennò un sorriso
"E tu?" aggiunse
"Non ho tanto sonno"

"Vieni con me" disse ad un tratto Kristen.
Il ragazzo confuso la seguì.
Uscirono dalla porta e si trovarono nel giardino.
Kristen prese una tovaglia da mare e la mise a terra,poi prese una coperta e si sdraiò.
"Vieni" invitò il ragazzo a sdraiarsi con lei.
"Ogni volta che non riesco a dormire vengo qui,e guardo le stelle" parlò guardando il cielo.
"Lo facevo con mia madre" continuò portando lo sguardo verso il ragazzo.
"Non ho mai guardato le stelle" rispose lui.
"dovresti farlo più spesso"

"sei una ragazza davvero speciale" parlò di punta in bianco.
Lei lo guardò e poi sorrise timidamente.
Quel ragazzo la faceva stare veramente bene, e forse c'era qualcosa in più di una semplice amicizia. Ma lei non voleva ammetterlo, era uscita da una relazione molto brutta e cercava di non affezionarsi troppo alle persone, per non soffrire.

Trascorsero tutta la mattina sdraiati sul giardino a guardare le stelle e poi il tramonto.
Sembrava una cosa romantica, erano tanto carino insieme.

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