Undicesima Parte

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[Emma]

Frugo nervosamente nella mia borsa per cercare un moment. Sto fisicamente male, sono stanca. È il secondo giorno di ciclo e sono piegata in due dal dolore.
Ele: Emma hai visto?
La guardo non capendo mentre si affianca a me la mia amica in sala insegnanti. Ho l'ora libera e lei pure.
Ele: la nuova circolare, dice che non puoi fare un tot di assenze scolastiche altrimenti non vieni ammesso all'esame.
Sussulto quasi. Ste avrà già fatto una ventina di assenze.
Io: fammi vede
Mi passa il suo telefono dove mi mostra la circolare dal registro elettronico.
Io: merda
Dico leggendo
Io: e siamo solo a Dicembre
Ele ridacchia ma io sono leggermente preoccupata.
Ele: avvisalo Em
Io: si assolutamente, tanto dopo ho la sua classe.
Mi passaggio la pancia dal dolore.
Ele: che teso' sei incinta?
Sgrano gli occhi
Io: ma manco per idea! È il ciclo
Ride. Diciamo che da sabato sera anche lei ha stretto un rapporto non più scolastico con Ste.
Ele: vabbeh oh ma tutto può succedere
Io: zitta scema, non ci pensare neanche
Ele: scherzo stupida
Si siede affianco a me e dopo ci raggiunge anche il prof Tirano che ormai, essendo un prof giovane come me e Elena si è aggregato a noi.
Edo: ciao belle
Dice sedendosi di fronte a noi.
Io: ei!
Ele: Edo! Ora libera anche tu?
Edo: già, ho finito l'ora e mezza che avevo in quinta, mamma mia cos'e quella classe!
Io: va beh sicuramente è meglio tenerla in palestra che in classe..
Edo: si ma ci sono pettegoli e pettegole. Che palle, cioè, sono allibito dalle ragazze li dentro
Lo guardiamo ascoltandolo
Edo: ho capito che sono giovane ma non così da provarci con me!
Imbarazzo.
Ele: in che senso?
Edo: la Zanno sempre, vi giuro. Secondo me, con tutto il rispetto, è un po' troppo aperta come ragazza
Che nervi quella, se penso che prima era scopamica di Stefano mi verrebbe da segnarle 4 a volontà sul registro.
Io: ma va ma sembrerà a te!
Edo: beh spero, perché almeno qualche settimana fa sembrava stare con il De Martino, erano sempre a limonare!
Emma, stai tranquilla.
Ele: hai detto bene, erano! Avranno avuto un qualcosa.. ma comunque, stavamo dicendo, ma che fa per provarci?
Grazie Ele che cambi discorso, ti amo.
Edo: si fa correggere tutte le pose, anche quelle più assurde
Io: beh ma allora tu correggila a voce, se la correggi fisicamente lei parte secondo me
Elena ride.
Edo: boh vedremo, tu Brown? Tutto apposto?
Annuisco
Io: si tutto bene
Edo: oh Ele, ancora non sono riuscita a farla uscire con me
Elena mi guarda
Ele: eh con lei è difficile! Ma poi è impegnata
Ora l'ammazzo. Ma perché non sta zitta?!
Edo: ah sì?! Ma se eri appena uscita da una relazione da appena 2 anni e mi hai detto che volevi restare sola?
Spiega Edoardo guardandomi ed Elena capisce di aver sbagliato.
Io: infatti è così! Ele lo dice per dire, nel senso che nel nostro gruppo ci sono tanti amici maschi e ci si stuzzica a vicenda, ma niente di più
Ele: si infatti Edo
Dice ridendo. Dopo la prendo a schiaffi.

Rebecca: prof, non ho capito ancora una volta, scusi
Sbuffo. È la terza volta che rispiego questa cosa, già sono nervosa di mio per il ciclo poi la classe non aiuta perché parla, e anche Stefano oggi non ascolta molto. Mi volto, guardandoli in silenzio incrociando le braccia sotto al senso aspettando che si accorgono della presenza della loro professoressa in classe. Ridono, parlano, qualcuno si accorge di me che li fulmino con lo sguardo e si zittiscono. Menomale che tra due giorni iniziano le vacanze di Natale e scendo in Puglia dai miei perché non ne posso più. Ogni volta che esco dalla loro classe ho un mal di testa assurdo.
Mi accorgo di Marantino con il telefono in mano, sotto il banco. Senza dire niente mi avvicino a lui, affianco a Stefano e glielo sfilo di mano. Lui sorpreso mi guarda.
Io: beh, vogliamo accorgerci che c'è una professoressa in classe che spiega o vogliamo continuare a fregarcene e stare al telefono?
Fulmino Fabio che mi fissa.
Fabio: prof, ma solo due minuti, guardavo l'orario
Io: no! Non cercare giustificazioni, non mi interessa quello che stavi facendo. Voglio un po' di rispetto!
Dico alzando la voce e ora non vola neanche una mosca. Torno alla cattedra posando il telefono sopra. Quando ho il ciclo sono ingestibile, lo so.
Ste: prof posso andare in bagno?
Dice alzandosi Stefano.
Io: no!
Dico nervosa. 
Ste: ma che ho fatto?
Io: hai parlato fin troppo mentre io spiegavo per la seconda volta un passaggio ad una vostra compagna di classe...e pensa De Martino che guardando i tuoi voti poteva servire anche te!
Sbuffa e si siede. Faccio un enorme respiro e poi riparto a spiegare con ora il silenzio.
Spiego e Stefano mi fissa continuamente e non mi guarda nemmeno tanto bene. Se la sarà presa ma non mi interessa. La cosa che non sopporto di più in questa classe è la mancanza di rispetto e la strafottenza verso il lavoro di una persona, ovvero, verso l'insegnante. Finisco di spiegare.
Io: ora interrogo
Non avevo avvisato, ma tanto si sa, a scuola devi essere pronto sempre.
Io: De Martino
Mi guarda sgranando gli occhi e ora mi viene quasi da ridere. Sono maledettamente lunatica con il ciclo.
Io: se vuoi puoi andare in bagno
Si riprende velocemente e si alza.
Io: mi raccomando in bagno e non a fumare
Annuisce, stavolta sorridendomi e va.
Tiro a sorte un numero.
Io: chi è il 19?
Fabio: prof ma ce l'ha con me per caso?
Io: sei te?
Annuisce alzandosi e viene alla lavagna
Io: non ce l'ho con nessuno, ho tirato a sorte. Per prima invece già ti ho detto. Ci vuole rispetto in classe verso una persona che pur sempre facendo il proprio lavoro si mette a vostra disposizione
Gli passo il gesso e l'interrogazione inizia.

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