Venticinquesima Parte

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[Emma]

Ho il petto che va su e giù, una storia che sta per sgretolarsi e il mio stomaco che fa male. Non è giusto tutto questo dopo quello che abbiamo passato e non è giusto per il nostro bambino che mi sta crescendo in pancia.
Stefano mi stringe forte la mano mentre cerca di rispondere a Giorgia.
Ste: Gio' per favore, non puoi capire
Giorgia: cosa devo capire? Ci sono tante ingiustizie nel mondo e voi siete una di queste
Non riesco neanche a parlare.
Ste: ma ingiustizie di cosa Gio? Emma il suo lavoro lo fa perfettamente, non ha mai avuto preferenze perché i 4 e i 3 non si è mai fatta problemi a mettermeli, come a tutti
Giorgia è rossissima in faccia, ha la vena nel collo che sta per esplodere e le lacrime che stanno per uscire. Forse mi sento sbagliata, forse sono stata davvero stronza a mettermi con Stefano, stronza con i miei alunni e troppo egoista.
Giorgia: meno cazzate Stefano, meno!
Ste: oh puoi dire quello che vuoi di me ma non di lei, capito?
Dice adesso fin troppo duro e Giorgia si zitta per un attimo guardandomi.
Giorgia: giusto o non giusto si sa tutti che non si può, è una legge. E poi le ingiustizie ci sono lo stesso Stefano, tu con me sei stato ingiusto dal primo giorno.
Ste: non dire minchiate, sapevi a cosa saresti andata incontro e poi non voglio parlare di noi.
Giorgia: ma io ero innamorata Stefano!
Ste: io di te non lo sono mai stato e lo sapevi! Non sapevo neanche cosa era l'amore.
Io: adesso basta!
Ora parlo io, alzando la voce, con non so quale forza. Si zittano e prendo un bel respiro.
Io: io non sono mai stata ingiusta con nessuno e non ti permettere mai più di dirmi che non so fare il mio lavoro perché io per arrivare ad insegnare mi sono fatta un culo così facendo tantissimi sacrifici.
Giorgia sbuffa.
Giorgia: ma non è giusto tutto questo nei nostri confronti, lo capisce?
Spiega ora più calma e io mi metto a piangere. Saranno gli ormoni, saranno i sensi di colpa, mi sento una merda.
Ste: Em..
Cerco di asciugarmi velocemente le lacrime cadute frenando quelle che vorrebbero cadere.
Io: non è neanche giusto che tu dici queste cattiverie senza conoscere la nostra storia. Dici tanto che eri innamorata di Stefano e manco sapevi i suoi problemi..
Giorgia guarda Stefano che abbassa lo sguardo.
Io: non ci puntare il dito addosso, non sai niente di noi. Oggettivamente può essere ingiusto ma non è, non lo è per me ne per lui perché ci amiamo. Io so cosa passa lui, te non te ne sei mai fregata!
Giorgia: Stefano non ama
Deglutisce la ragazza abbassando lo sguardo insieme alla sua voce.
Io: magari con te sbagliava ma io lo so che..
Ste: io la amo..
Spiega Stefano a Giorgia al posto mio e sorrido in mezzo a tutto questo casino.
Giorgia: prima o poi finirà tutto questo vostro teatrino
Non le va proprio giù che Stefano ama me.
Ste: puoi semplicemente essere matura per una volta? Dici di amarmi o comunque mi amavi, allora non farmi del male ma del bene e lasciami fare
Giorgia: mi prendi anche per il culo adesso?
Sento le fitte allo stomaco per l'agitazione e vorrei solo calmarmi per non creare niente al piccolino. Stefano capisce al volo perché mi tiene sempre sotto controllo con lo sguardo, sempre.
Ste: senti, te lo chiedo perfavore pensa quello che vuoi ma lasciaci fare. Non dire niente a nessuno Giorgia, Emma si merita per quel lavoro, piuttosto non faccio io gli esami ma ti prego, stai zitta.
Nego con la testa.
Io: tu devi fare quegli esami Ste
Giorgia ci guarda e poi sospira.
Giorgia: non è giusto
Si asciuga una lacrima scappata dai suoi occhi e se ne va. È proprio in questo momento che perdo il senso, non sento più le mie gambe e Ste mi regge al volo.
Ste: oh non fare scherzi
Mi tengo stretta a lui cercando di calmarmi.
Ste: stai tranquilla ci sono io, a voi due non succederà niente
Mi tranquillizza posando una mano sulla mia pancia e lo stringo ancora di più per il bene che mi fa.

Arriviamo a casa di sua mamma. Ho in corpo un sacco di emozioni ma Ste mi ha fatto calmare, la mia paura è che Giorgia possa dire di noi e quindi farmi perdere il lavoro e a Ste la maturità. Io ho bisogno di quel lavoro, ho bisogno di soldi per nostro figlio. Stefano deve per forza finire la scuola per iniziare anche lui a dedicarsi al bambino. Ho così tanta paura.
Ste: stai meglio?
Annuisco.
Io: si, spero che Giorgia non dica nulla
Ste: stai tranquilla, ci parlerò meglio io
Mi spiega mentre usciamo dalla sua macchina.
Io: io non voglio che tu parli con lei
Ammetto un po' gelosa.
Ste: se non ci parlo quella va di fuori e fa un casino, è brutto dirlo così ma se ci parlo io mi cade ai piedi e mi darà retta
Sospiro.
Io: basta che tu non cadi ai suoi
Ste: io non sono mai caduto ai suoi e poi amo te, lo sai
Dice baciandomi mentre ci avviciniamo al portone.
Ste: andrà tutto bene
Spero, lo spero davvero.
Io: ste ma hai avvisato tua mamma che a pranzo ci sono anche io?
Nega scrollando le spalle.
Ste: no ma tanto mica le cambia qualcosa, anzi le fa piacere
Apre con le chiavi il portone e saliamo le scale fino ad arrivare all'appartamento di sua mamma. Apre la porta di casa e non appena spalanchiamo la porta vediamo una scena in cui sua mamma si bacia con un uomo. Stefano sussulta.
Ste: mamma, papà!
Sono i suoi?! Cioè sua mamma la conosco, suo papà no e non so come è fatto. I due si staccano di colpo e ci guardano con gli occhi spalancati e quasi impanicati.
MariaRosaria: Stefano a mamma ma che ci fai qua? Ciao Emma!
Sorrido imbarazzata.
Ste: no, che ci fa papà!
Suo papà si gratta la testa non sapendo che dire.
Io: se disturbiamo... Ce ne andiamo, anzi al massimo me ne vado io! Senza problemi
Spiego farfugliando qualcosa.
PapàSte: nono, vado io dai
Ste: io voglio spiegazioni
Ammette Ste e sua mamma lo guarda.
Mamma: sentite rimanete tutti qua da me, poi Ste ti spieghiamo
Io annuisco tranquilla e poi, di conseguenza, anche Ste che ancora non realizza la scena che ha appena visto.

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