Ventitreesima Parte

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[Emma]

Sorrido al mio ragazzo e papà di mio figlio posando la testa sopra al suo petto. Non saprei come descrivere le mie emozioni in questo momento e non saprei nemmeno dire quando sto bene, troppo probabilmente. Mi sento leggera, con qualche grammo in più in pancia ma comunque leggera. È quasi la fine di Marzo e tra poco è Pasqua, inoltre il 21 aprile abbiamo il concerto di Vasco a Napoli. Stefano non vede l'ora e mi ringrazia ogni giorno per quei biglietti che gli ho regalato per Natale. Invece, io, porto sempre fissa la collana che mi ha regalato lui sul mio collo, ogni volta mi spoglio di tutto tranne che di essa; ormai è quasi come un portafortuna. Stefano mi stringe a se portando una mano sopra il mio leggero rigonfiamento. In realtà non vedo l'ora di avere un po' più di pancia, di sentire il nostro bambino scalciare e sentirmi piena di vita all'interno. Rido emozionata quando Ste si abbassa fino alla mia pancia e mi ci lascia baci umidi facendomi un leggero solletico a causa della sua barba. Abbiamo finito di fare l'amore e ci stiamo coccolando come al solito.
Io: che fa ti parla?
Chiedo felice.
Ste: mh, mi piacerebbe ma ancora no..
Io: amore è una pulce, come fa a parlare ahahaha
Sorride continuando a toccare la mia pancia.
Ste: ma da quando iniziamo a sentirlo?
Io: credo dal quarto o da quinto mese
Gli spiego posando anche io una mano sul mio basso ventre. Ste torna disteso affianco a me senza togliere la sua mano da lì.
Ste: non vedo l'ora
Ammette portandomi un mega sorrido sul volto.
Io: anche io amore
Mi lascia un bacio sulle labbra che io gli ricambio dolcemente per poi rilassarsi con la testa sul cuscino. È un bimbo.
Io: allora per Pasqua scendi con me dai miei?
Lo guardo e percepisco un po' di paura nel suo volto.
Io: non ti mangiano Ste, tanto prima o poi dobbiamo farlo. Sei il mio ragazzo da ormai quasi cinque mesi e aspettiamo un bambino da due, è più che giusto presentarti ai miei!
Ste: lo so amore ma mi ammazzano, se sanno che sono un tuo alunno poi! Mi fanno fuori.
Ridacchio vedendolo veramente preoccupato.
Io: si e poi?! Amore ma sono i miei, figurati se ti fanno qualcosa. Mi hanno sempre lasciata libera di fare le mie scelte e so che loro li avrò sempre dalla mia parte quindi credimi, se sono tranquilla io, dovresti esserlo anche tu.
Gli spiego accarezzandogli il petto ben scolpito.
Io: Ti prego vieni, ci tengo a farti conoscere i miei.. non vedo l'ora di dirgli che aspettiamo un bambino
Lo guardo voltandomi verso di lui e subito mi raccoglie una ciocca di capelli caduta davanti agli occhi mettendomela dietro l'orecchio.
Ste: va bene amore, vengo. Tu però promettimi che torno intero
Sorrido di cuore.
Io: interissimo, promesso
E lo bacio.

Fuma con gli occhiali della rayban, un giacchetto di pelle e i capelli arruffati, è talmente bello che ho paura che qualcuno me lo ruba. Siamo appena arrivati in Puglia ed è bello poterci dare la mano davanti a tutti senza aver paura di essere scoperti. Queste ultime settimane a scuola sono passate velocissime tra compiti, interrogazioni e ripasso e ora eccoci qua, pronti ad affrontare i miei. Qualche giorno fa, quando i miei mi hanno chiamato per sapere del volo e tutto lì ho avvisati che sarei venuta con il mio nuovo ragazzo in modo da farglielo conoscere e loro tranquilli mi hanno detto che non vedevano l'ora. Sono felicissima del rapporto che ho con i miei perché nonostante che io, adesso, ho la mia vita loro sono sempre presenti appoggiandomi in tutto basta vedermi felice!
Ste: dov'è che veniva e a prenderci tuo fratello?
Io: in realtà qua
Afferro il telefono pronta a chiamarlo ma nello stesso istante qualcuno urla il mio nome. Mi volto e non appena lo vedo butto tutto quello che avevo a terra e corro da lui saltandogli in collo. Francesco è la mia versione al maschile ed è la parte di me più importante. Quando sono a Roma sento spesso la sua mancanza, quasi più dei miei.
Io: Checco
Lo richiamo stringendolo e lui mi appoggia a terra.
Checco: quanto sei bella!! Come stai?
Gli sorrido.
Io: bene Che', benissimo adesso.
Sento Ste avvicinarsi con entrambi i trolley che io non curante ho lasciato lì.
Io: vieni amore, dammi
Dico al mio ragazzo tranquilla prendendo il mio trolley.
Io: Checco lui è il mio fidanzato, Stefano! Ste lui è mio fratello, Francesco.
Si stringono la mano sorridendosi.
Checco: dai venite, andiamo in macchina così vi porto a casa
Lo seguiamo mentre ci aiuta a portare qualche borsone per poi caricarlo in macchina. Faccio salire Ste davanti e io mi metto dietro.
Checco: da quanto state insieme?
Chiede mio fratello partendo.
Ste: quasi cinque mesi
Checco: ah beh, tantino ormai.. Emma non mi avevi detto niente!
Dice guardandomi dallo specchietto.
Io: ho colto l'occasione migliore
Rispondo tranquilla, sorridendo.
Io: così lo dico anche a mamma e papà

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