Capitolo 25

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Emma's prov

El: Ei...
E: Eli mi dispiace tanto, davvero non volevo trattarti male, solo che...
El: Shhh. Stai tranquilla. È tutto finito. Sono qui con te. Non ti preoccupare.
Non ho ancora smesso di piangere. Intanto siamo andate a sederci sul muretto e io sono ancora abbracciata a lei. A quel punto mi stacco, ma non so per quale motivo mi torna da piangere. Cerco di trattenere le lacrime il più possibile. Ma a quanto pare Eli se ne accorge...
El: Amore, sono qua per te. Non trattenere le lacrime. Fa bene sfogarsi.
Questa volta è lei che mi abbraccia. Ricomincio a piangere. Sembro una fontana...
E: Eli... Scusami. Davvero, sono stata un'idiota sta mattina. Avevo la testa altrove e non ho pensato a quello che stavo dicendo.
El: Stai tranquilla. Ho esagerato anche io. Ma tu ne avevi tutto il diritto.
E: No non è vero. Tu sei la persona più importante della mia vita, sei quella persona che c'è sempre stata per me. L'unica che mi ha sempre sostenuta, coccolata e aiutata.
El: Ti voglio un bene dell'anima.
E: Anche io, davvero tanto... Sah andiamo dai ragazzi?
El: Eh?! Cosa?! Scherzi vero??
E: Perché no?
El: Guarda come sei ridotta.... Sei distrutta tesoro...vai a casa. Oggi ai ragazzi ci penso io.
E: No Eli sta sera c'è il Serale. Non posso mancare.
El: Ascoltami. Vai a casa rilassati, riposati e poi ti vengo a prendere io sta sera.
E: Sicura? Non voglio che tu faccia tutto da sola...
El: Massì tranquilla dobbiamo solo fare il sound check. Niente di che. Tutto il resto lo abbiamo fatto insieme.
E: Mhh...va bene... Però prima ascoltami.
El: Si, dimmi.
E: So che può sembrare una cosa scontata, ripetere sempre le stesse cose dopo un po' diventa noioso e spesso le parole perdono significato. Però io ti devo dire ancora una volta grazie. Grazie per essere la persona fantastica che sei. Con un grande cuore.
El: Emma non mi devi ringraziare, sei la mia migliore amica, mia sorella, tutto. Non potrei fare altrimenti, lo sai.
Un ultimo abbraccio e ci separiamo. Io vado alla fermata del pullman. Non ho voglia di chiamare Franci. Tanto poi ci vedremo a pranzo e dovrò raccontarle comunque tutto.

SEPARATI DALLA NASCITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora